Taki sulle storie di "suprematisti bianchi"

Taki Theodoracopulos (Takimag, 26 agosto 2017)

Quando 100 anni fa i tedeschi fecero entrare di nascosto in Russia l'uomo verosimilmente più malvagio del mondo, non potevano immaginare la sciagura che stavano scatenando sulla razza umana. Una volta preso il sopravvento, Lenin decise di forgiare una nuova coscienza, l'Uomo Nuovo Sovietico, come lo chiamavano i Bolshie, il quale avrebbe superato 'l'antinomia tra soggettivo e oggettivo, corpo e spirito, famiglia e partito'. Lasciate che sia un mostro come Lenin a progettare un nuovo essere umano (sebbene un certo austriaco abbia cercato di emularlo meno di venti anni dopo) e ottenete Yakov Sverdlov, l'uomo che ordinò l'assassinio dello zar e della sua famiglia, inclusa l'impiccagione dei loro cani.

Sentiamo parlare molto di nazisti in questi giorni, ma molto poco di mostri come Lenin e Sverdlov, e di chi li ha appoggiati. Se c'è stato qualcuno che ha copiato i metodi di Lenin per vincere a mani basse tramite terrore e assassinio, questi sono stati Hitler e Goebbels.

Ma lasciamo da parte la feroce persecuzione dell'aristocrazia da parte dei Bolscevichi, la distruzione di un'intera classe, le storie agghiaccianti di palazzi saccheggiati e milioni di morti assassinati, e restiamo alla creazione dell'Uomo Nuovo. Quello che era richiesto era la trasparenza tra l'individuo e il collettivo. La famiglia borghese doveva essere cancellata dalla propria coscienza -- legami familiari, vita domestica, mogli, figli e amanti, e qualsiasi altra cosa gli esseri umani pre-Lenin si concedessero. Gli intellettuali di sinistra furono d'accordo, molti di loro inglesi, come i Webb e Bertrand Russel. È una macchia che il mondo accademico ha difeso fino ai giorni nostri -- ora più vigorosamente di sempre, a pensarci. Quando Robert Conquest pubblicò per la prima volta la sua litania sul grande terrore e sulle decine di milioni di morti, egli fu ignorato da quello stesso mondo accademico, e invece del conferimento di un titolo nobiliare per il suo lavoro, egli fu più o meno ostracizzato dai professori di sinistra e dalla cosiddetta elite. Idem per Alexander Solzhenitsyn, che fu fischiato durante conferenze presso università americane per aver messo in evidenza la vacuità della società dei consumi.

Quel tipo simpatico che succedette a Lenin, quando questi schiattò, sequestrò il grano ai contadini, che soffrirono la fame per finanziare industrie nelle città. Trenta milioni morirono solo per questo. Tuttavia, i veri bolscevichi rimasero leali alla causa, padri che denunciavano figlie alla terribile polizia segreta, figli che tradivano madri, e così via. L'ingegneria sociale è cominciata con i bolscevichi e devo ammettere che ha funzionato, almeno per quanto riguarda gli intellettuali. Il progetto sovietico ha avuto successo nell'inquinare il sistema accademico in tutto il mondo, e questo continua anche oggi. Il che mi porta a quanto è accaduto un paio di settimane fa alla mia vecchia alma mater, la University of Virginia, a Charlottesville, Virginia.

La rissa è stata tra estremisti di entrambe le parti. In una popolazione di quasi 350 milioni di americani, direi che ci siano probabilmente poche migliaia di cosiddetti neo-Nazi, e circa lo stesso numero di suprematisti bianchi. In effetti, neanche quello, perché i due gruppi si sovrappongono. Però le cose sono molto diverse quando si tratta dell'altra parte, l'antifa che si oppone a loro. Per dirla in parole semplici, tutti gli studenti che ho conosciuto in America sono 'antifa' nello spirito. Non ammettono che oratori conservatori parlino a gruppi conservatori nei loro campus. Interrompono ogni incontro che non aderisca alla correttezza politica. Si sono spinti così avanti da pretendere che gli studenti bianchi lascino il campus per un giorno per ripulirlo dai crimini e pensieri dei bianchi nel passato. Sto parlando di università della Ivy League, inclusa Berkeley, dove nel 1964 nacque il concetto di libertà di parola. In altri termini, oggi non c'è libertà di parola nelle università americane, e i media e il mondo accademico sono complici. Quello che mi colpisce è l'amoralità dei media e dell'accademia; l'inganno, la disonestà e il disprezzo razziale contro i bianchi che passa per progressismo.

Incoraggiata dai media, l'estrema sinistra ora decide chi parla nei campus e, ovviamente, chi appare in televisione. Fox News è diventata l'equivalente del 'nemico del popolo' sotto i Bolshie. Nella mia stessa creatura, l'American Conservative, un certo Rod Dreher attacca Pat Buchanan per aver scritto quanto segue: 'Guardando indietro alla storia della civiltà occidentale, quelli che noi definiamo grandi, gli esploratori che venivano da Spagna, Portogallo, Francia, Olanda e Inghilterra non erano forse tutti suprematisti bianchi?' Per amor del cielo, ancora nel 1955 Winston Churchill sollecitava a 'mantenere bianca l'Inghilterra'. Non penso che credere nella propria superiorità sia un crimine. Molti neri in America orgogliosamente ridono della debolezza dei bianchi quando si tratta di sport e della camera da letto. Molti ebrei sono esterrefatti per la mancanza di ambizione e la pigrizia dei gentili. E molti bianchi come me sono orgogliosi di quanto europei bianchi ora defunti hanno dato a questo mondo.

Proprio come nell'era dei Bolshie l'Uomo Nuovo vide membri della stessa famiglia tradirsi l'un l'altro per il bene del partito, l'elite globalista di oggi etichetta come neo-Nazi e razzista chiunque manchi di abbracciare pienamente la correttezza politica. Come ho detto prima, se ci sono più di 3000 neo-Nazi e suprematisti bianchi tra 350 milioni di americani, mi mangio il cappello, come si usava dire tra gli Yankee. E ho voglia di mangiarlo più o meno come oggi ho voglia che arrivi il mio compleanno. Il sessantadue percento degli americani non vuole che le statue della Confederazione siano tirate giù. Sessantadue percento! Non fateci caso, dice il NY Times  e altri simili organi  del ‘nuovo uomo’. Non più di 40 neo-Nazi arrivano a Boston con il permesso di manifestare, ma migliaia di contro-manifestanti antifa, armati di spray urticante e acido, li spazzano via. Tuttavia i titoli sono tutti sulla manifestazione di neo-Nazi nel luogo dove è cominciata la rivoluzione americana. L'Uomo Nuovo vive.

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Nota -- MM
L'idea di neo-nazisti in America mi fa sempre venire in mente il film The Blues Brothers! Difficile prenderli troppo seriamente... Nonostante i neo-nazisti siano (al più) pochi come dice Taki, in realtà probabilmente la manifestazione  a Charlotteville non era nemmeno spontanea ed è stata organizzata proprio al fine di creare disordini (si può leggere a questo proposito C'è qualcosa che puzza su Charlottesville da American Thinker). Quasi tutto quello che fa clamore ideologico sui giornali è probabilmente falso.

Oggi (26/8/17) Lew Rockwell ha ripubblicato, presentandolo con la frase: "I nazisti erano di sinistra", un suo scritto di un anno fa, che avevo tradotto con La malvagità senza pari della Sinistra.

Su questo tema un altro articolo qui è: Quelli di sinistra danno in escandescenze quando si ricordano loro le radici socialiste del nazismo.

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