di Mark R. Crovelli (da LewRockwell.com, 31 marzo 2014)

In quanto titolare di una ditta di costruzioni, il concetto di insolvenza mi è anche troppo familiare. Qualsiasi azienda che assume rischi irresponsabili, fa scelte poco oculate, o gestisce male il flusso di denaro (nel senso che gli impegni di spesa correnti superano i fondi disponibili), è o andrà presto in bancarotta. L'ho visto anche troppe volte, e conosco anche troppo bene le ramificazioni negative di un tale evento per ogni altra entità che fa affari con un'azienda che fallisce. Sono stato personalmente colpito da aziende insolventi più spesso di quanto mi piaccia ricordare o ammettere.

Mentre ho familiarità con bancarotta, insolvenza ed eccessi aziendali, non ho alcuna familiarità con il concetto di "bailout". Nel mondo reale, dove il flusso di denaro e il debito sono voci irrevocabili nei libri contabili, non c'è alcun "bailout" miracoloso in attesa, non ci sono figure o agenzie angeliche che aspettano di intervenire per aiutare gli incompetenti. Nel mondo in cui vivo e lavoro, chi fa errori di previsione o di contabilità viene spietatamente punito dal mercato. Chi di noi fa previsioni accurate, soddisfa i clienti e gestisce bene la contabilità, sopravvive e possibilmente prospera persino, se lavora abbastanza alacremente. Chi non ci riesce è relegato alla bancarotta o a posizioni di non proprietà in un'azienda che lo tenga al riparo da rischi e responsabilità. Non c'è una terza alternativa.

Perciò sono seriamente perplesso e infuriato leggendo dei "bailout" governativi che avvengono regolarmente in tutto il mondo moderno. La junta ucraina sta apparentemente per essere "bailed out" con denaro rubato a uomini come me, perché il precedente governo ucraino ha accumulato debiti tali da rendere insolvente l'intera società. Goldman Sachs, GM, e AIG sono state tutte di fatto "bailed out" perché i loro dirigenti erano stati così eccezionalmente incompetenti e corrotti da rendere i loro istituti insolventi di ordini di grandezza. Gli imbecilli al Servizio Postale americano sono stati ancora una volta "bailed out" dal governo federale perché sono così completamente incapaci e inetti che non riescono a spostare fogli di carta ripiegati senza perdere denaro. Lo stesso vale per la Social Security e il Medicare, i quali stanno entrambi ricevendo la ricompensa per la loro insolvenza, con un "bailout" di denaro dei contribuenti proveniente dal fondo generale del governo americano. La lista è quasi infinita: Citi, Chrysler, Long Term Capital Management, Mexico, Fannie and Freddie, l'ECB, la Grecia, la Spagna, le banche-ombra della Cina…

Cosa diavolo è un "bailout", se non una ricompensa per l'incompetenza o la criminalità e uno schiaffo in faccia (e al portafoglio) alla gente onesta e responsabile in tutto il mondo? Non riesco letteralmente ad immaginare cosa potrebbe accadere al mio ramo di attività se ad ogni imbecille, ladro o giocatore d'azzardo venisse regalato denaro o credito immeritato, come premio per il suo disservizio al mercato globale; però al momento questa è prassi nazionale e persino globale. Più sei criminale e incompetente, più denaro di "bailout" ti puoi aspettare.

L'odiosa immoralità dei "bailout" del governo è oscurata dagli apologeti di professione dello stato: gli accademici e gli specialisti della politica. Per un professore di scienze politiche o di economia, rubare denaro da uomini onesti e lavoratori per ricompensare ladri e imbecilli si definisce "azzardo morale". Queste parole dal suono elevato sono usate come copertura per crimini enormi, allo stesso modo in cui gli accademici usano termini dal suono innocuo come "ricerca di rendite" per riferirsi alla vorace rapina da parte delle classi politiche.

"Azzardo morale" in linguaggio comune significa che premiare idioti e criminali per essere idioti e criminali causerà problemi enormi lungo la strada. Ma va?! Nascondere questa verità lapalissiana con l'ambiguo termine "azzardo morale" permette agli accademici e ai giornalisti di dibattere all'infinito se i cosiddetti costi pesano più dei cosiddetti benefici oppure no, creando spazio ai politici e ai loro scaltri consiglieri per dilettarsi in questa pratica ogni volta che è profittevole o conveniente.

Nel frattempo tra la gente comune, i proprietari di ditte di costruzioni sorvegliano con prudenza i loro flussi contabili nella speranza di evitare l'insolvenza. I proprietari di ristoranti e bar combattono ogni giorno per servire e non perdere i loro clienti e tenere aperto, perché sanno che a loro manca il peso politico per avere un "bailout" dal potere legislativo dello stato, il Congresso, oppure dalla Federal Reserve. E i proprietari di ogni altro tipo di azienda immaginabile in tutto il paese si sforzano ogni giorno per stare a galla nella onesta e meravigliosa parte dell'economia che è ancora relativamente libera.

La loro ricompensa per il duro lavoro, la parsimonia e la saggezza negli affari sarà quella di sganciare una parte dei loro guadagni per "bail out" la junta ucraina, di tutta la gente che c'è. Se questo non dimostra una volta per tutte che le tasse sono un furto, e che il governo non è altro che una banda di ladri predatori, allora nulla lo farà. Se questo non dimostra al lavoratore americano di non essere nulla più di un cavallo da tiro per le classi politiche parassite, allora nulla lo farà.

Pensate a questo domani mattina quando vi caricate di lavoro per guadagnare denaro, non per voi stessi o la vostra famiglia, ma per la junta ucraina e il Servizio Postale.

 Mark Crovelli