di Robert Wenzel (da EconomicPolicyJournal.com, 27 marzo 2014)

Adam Weinstein su Gawker spiega al mondo, in un post dal titolo Ron Paulites Are Batshit Conspiracy Theorists, Chapter 794:

[Ron Paul] ha ripetuto a pappagallo gli argomenti dei russi, lodando il "diritto alla secessione" della Crimea dall'Ucraina in favore del bullo più potente del vicinato.

Nota 1 a Weinstein: Ron Paul non sta ripetendo a pappagallo gli argomenti dei russi. Riconosce il diritto alla secessione da molto prima della crisi ucraina.

Politico scriveva nel novembre 2012:

Il deputato Ron Paul (R-Texas) ha detto lunedì scorso che la secessione è un "principio profondamente americano", mentre un crescente numero di persone sta presentando una petizione alla Casa Bianca per consentire ai loro stati di staccarsi dagli Stati Uniti.
“La secessione è un principio profondamente americano. Questo paese è nato attraverso la secessione. Alcuni ritenevano che fosse tradimento secedere dall'Inghilterra, ma quei 'traditor' sono diventati i più grandi patrioti del nostro paese", l'ex candidato presidenziale ha scritto in un post sul suo sito web al Congresso. "Non c'è alcun tradimento né anti-patriottismo nel volere un governo federale più sollecito nel rispondere alla gente che rappresenta".

Weinstein scrive:

Alcuni libertari pensano che l'argomento di Ron Paul ometta una verità di base: la Russia ha invaso la Crimea sfruttando il più tenue dei pretesti, poi ha giocato con il voto di "auto-determinazione" in Crimea - con le truppe, con gli organizzatori, con propaganda - per spostarlo assurdamente in favore dell'orso russo.
Questo è tutto vero. Non c'è bisogno di volere una guerra tra Stati Uniti e Russia per riconoscere che Vladimir Putin ha eseguito un vorace, dispostico atto di conquista di territorio.

Nota 2 a Weinstein: Sono stati gli USA a immischiarsi negli affari dell'Ucraina e a causare il rovesciamento di un governo democraticamente eletto. Putin ha semplicemente reagito al rovesciamento istigato dagli Stati Uniti.

Se gli Stati Uniti non si fossero intrufolati nel cortile di casa della Russia, la Russia non sarebbe mai entrata in Crimea. Lo ha fatto dopo il rovesciamento in Ucraina, solo per proteggere la maggioranza di gente russa nell'area e proteggere il suo porto navale in acque calde. Un porto di cui i russi hanno l'uso legittimo sulla base di un accordo ratificato nel 1999 dai parlamenti russo ed ucraino, il quale includeva un pagamento al governo ucraino pari a 526,5 milioni di dollari.

Weinstein prosegue entrando nel folle mondo del libertarismo "umanitario", il quale va oltre il principio di non-aggressione e, apparentemente, ritiene che gli uomini bianchi siano una sorta di problema:

Questo blaterare pazzoide è indice di un più grande problema del libertarismo dominato dai bianchi: l'assunzione che il potere coercitivo derivi solo da armi puntate contro, e non da pressioni culturali ed extra-istituzionali.

Nota 3 a Weinstein: Ho capito. Non si può dire una parola negativa su donne, neri o gay, nel tuo mondo "umanitario", ma si può sputare tutto il giorno addosso agli uomini bianchi eterosessuali di sani principi.

Weinstein quindi va avanti ad implicare che i Pauliti trascurino i fatti:

Non credo che nessuno che non sia fatto di Crystal Meth desideri un intervento statunitense in Crimea o in Ucraina occidentale o in qualsiasi altro posto laggiù. Ma questo non significa che dovremmo ignorare i fatti....

Nota 4 a Weinstein: Quando ammetterai il fatto che il vice Segretario di Stato americano Victoria Nuland e l'ambasciatore in Ucraina Geoffrey Pyatt sono stati colti con le mani nel sacco mentre pianificavano il rovesciamento di Yanukovych; quando ammetterai il fatto che Ron Paul non ha semplicemente "ripetuto a pappagallo la versione russa sulla secessione", e quando ammetterai il fatto che non c'è nulla di più nel principio di non-aggressione di, ehm, non-aggressione, allora forse potremo discutere di chi ha ignorato i fatti.

Fino a quel momento, a me tu sembri fuori di testa.

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Nota  (MM)
Negli Stati Uniti in questi giorni, a seguito della crisi in Ucraina-Crimea, la posizione di Ron Paul è risultata inspiegabile a tanti che si ritengono libertari. Il mondo libertario è molto variegato; secondo i libertari "puri", rothbardiani (definizione in cui si riconosce Robert Wenzel e, nel mio piccolo, anch'io), molti gruppi in realtà sono pseudo-libertari, pronti a dimenticare i veri principi libertari alla prima occasione. Svariati think-tank, istituti, movimenti studenteschi per l'appunto pseudo-libertari fanno capo ai fratelli Koch, che sono tra gli uomini più ricchi del mondo. Questi gruppi, che anche in altri momenti ignorano Ron Paul, hanno coerentemente espresso una posizione anti-russa riguardo alla crisi corrente e nei giorni scorsi hanno attaccato Ron Paul per aver difeso il diritto all'autodeterminazione della Crimea. Però sta venendo fuori che le Koch Industries probabilmente hanno da guadagnarci parecchio dai potenziali esiti dell'isolamento della Russia dall'Europa, per questioni relative alle forniture di gas.

La posizione di Ron Paul ha stupito anche molti libertari in buona fede o chi conosce Ron Paul e la sua filosofia superficialmente. Come, il paladino della libertà appoggia i russi?! C'è chi è arrivato all'assurdità di chiedersi se Ron Paul non sia "a libro paga dei russi". Ed effettivamente si è arrivati al paradosso che i giornali russi pubblicano entusiasti interviste e articoli di Ron Paul, mentre lo stesso Ron Paul, il più sincero difensore della Costituzione e dei principi americani, il "Thomas Jefferson" dei nostri tempi, continua a ricevere insulti continui sui media di mainstream a casa sua.

In realtà la posizione di Ron Paul sulla crisi ucraina e sull'annessione della Crimea è perfettamente coerente con le idee che ha espresso per decenni.
E qui c'è una lezione importante. La filosofia libertaria insegna una logica per giudicare gli eventi; insegna a guardare con occhi attenti e a non basarsi su una collezione di etichette preconfezionate. La situazione politica internazionale cambia nel tempo. Gli eventi si giudicano per come sono, non in base a cliché che forse hanno smesso di valere tanto tempo fa. Pensando che gli Stati Uniti siano sempre la terra della libertà si finisce per non vedere fatti macroscopici. Fidarsi poi dei giornali occidentali, senza sentire anche le altre campane ... bé, questo fa veramente sorridere, dopo tutte le bugie conclamate.
La mia posizione è coincidente con quella di Ron Paul non perché io mi adeguo a quello che dice lui. E' che applichiamo la stessa logica, che praticamente sempre ci porta alle stesse conclusioni.

Un ultimo commento. Ron Paul non è a favore dei diritto di secessione dal 2012. Si tratta proprio di un principio libertario. Ron Paul ha sempre espresso Idee favorevoli all'auto-determinazione dei popoli. I libertari sono favorevoli all'auto-determinazione anche dell'individuo ...