In difesa di Julian Assange e di chi rivela la verità

Butler Shaffer (LewRockwell.com, 15 giugno 2019 -- qui il 20 giugno)

 Ogni volta che assistiamo ad un'ingiustizia e non facciamo niente, alleniamo il nostro carattere ad essere passivo all'ingiustizia, e in questo modo alla fine perdiamo tutta la capacità di difendere noi stessi e chi amiamo.
Julian Assange

Siamo esseri sociali che richiedono relazioni con gli altri della nostra specie non solo per vivere bene, ma per sopravvivere. Come ci ha ricordato Franz Oppenheimer, ci sono solo due sistemi disponibili per procurarci di che soddisfare i nostri bisogni materiali: il mezzo economico e il mezzo politico. Il mezzo "economico" consiste di persone che volontariamente scambiano i rispettivi titoli di proprietà in termini che negoziano da se stessi; invece il mezzo "politico" riguarda lo stato che prende la proprietà con la forza, senza il consenso del proprietario. Il "principio di proprietà" c'è in ognuno dei sistemi, con il mezzo "economico" che rispetta l'inviolabilità del titolo del proprietario, mentre il mezzo "politico" non ha rispetto per tale inviolabilità.  La distinzione tra questi due sistemi spesso viene espressa come differenza tra "individualismo" e "collettivismo". Lo stato è spesso invocato per imporre i suoi poteri di realpolitik sugli individui che infastidiscono l'ordine stabilito.

La "verità" è essenziale al mezzo economico affinché le parti possano avere precisione nei loro interessi di proprietà che vengono scambiati, così come altri termini del contratto. Dal momento che l'attività politica è radicata in bugie, esagerazioni, inganni e pratiche corrotte, la verità è perlopiù un fattore irrilevante. Per coloro guidati dalla politica in un mondo altamente politicizzato, una bugia va altrettanto bene della verità finché la gente ci crede!

Data la disonestà intrinseca che è la natura di tutti i sistemi politici, lo stato è costantemente impegnato a proteggere i suoi segreti dall'essere rivelati al mondo. Documenti o altre informazioni sono regolarmente "secretati" a vari livelli di riservatezza, in gran parte per proteggere lo stato dall'essere messo in imbarazzo di fronte al pubblico reso consapevole dei suoi atti criminali, immorali o in altro modi impropri. È per questo che Julian Assange, Chelsea Manning, Ed Snowden e l'organizzazione Wikileaks -- persone che indico come Aletheiani, da Aletheia, la dea greca della verità -- sono nemici dello stato e devono essere distrutti. Nel silenziare persone come queste, lo stato indebolisce ulteriormente quel po' di credibilità rimasta verso il pubblico ancora affezionato alla sensazione che il mondo dovrebbe essere sensato, secondo il giudizio basato sulla verità.

Le realtà dell'universo non perdonano. Non riuscire a capire le loro incostanti complessità impone costi di grado variabile che rendono le nostre vite meno appaganti. Avendo pochi istinti a dirigerci, dobbiamo fare affidamento sulla ricerca della verità della nostra mente se vogliamo distinguere i fatti dalla fantasia, e per valutare le probabili conseguenze delle opzioni di fronte a noi quando contempliamo un corso d'azione. Come ci hanno suggerito molti storici, la nostra continua mancanza di considerazione per questi fatti di base dell'esistenza ha fatto crollare civiltà precedenti, e aiuta a spiegare l'attuale rovina della Civiltà Occidentale.

Lungo il corso della storia, le menti di uomini e donne intelligenti hanno contribuito al benessere della nostra specie creando, inventando e scoprendo sistemi, verità e opere sia artistiche sia tecnologiche, che potenziano le qualità che ci aiutano a trasformarci da bestie primitive a esseri civili. Questi progressi sono stati possibili solo quando le persone erano libere di pensare, fare congetture, e cercare risposte a domande derivate dalla loro curiosità attiva.  Non sappiamo il nome della persona(e) che inventò lo strumento più importante, la ruota. Però conosciamo l'identità del recente inventore di quel potente strumento per condividere informazioni: il worldwide web.  Lo scienziato britannico Sir Timothy John Benners-Lee ha creato, senza benefici personali da un brevetto, un sistema che ha grandemente espanso l'invenzione di Johannes Guttenberg nel quindicesimo secolo, che aveva permesso agli individui di comunicare gli uni con gli altri senza il tramite di un intermediario che poteva censurare.

Chi scrisse la Costituzione capì l'importanza dell'anarchia epistemologica nel farne l'essenza del Primo Emendamento nel Bill of Right. La gente deve rimanere libera di pensare, pubblicare, e riunirsi per discutere pacificamente qualsiasi tema di loro interesse. Queste libertà non erano intese solo per fornire trastulli agli intellettuali interessati a dibattere principi filosofici astratti, ma per assicurare l'indipendenza delle menti che perseguono azioni a supporto della vita in un mondo incerto. Questo sentimento fu ben espresso da Thomas Jefferson: "Ho giurato sull'altare di Dio ostilità eterna contro ogni forma di tirannia sulla mente dell'uomo".

Questa mentalità prevalse tra chi pensava politicamente almeno fino al settembre 1787, quando nacque il governo degli Stati Uniti. Il fatto che fosse negata quando il governo minacciò guerra contro lo stato del Rhode Island -- i cui cittadini rifiutarono di ratificare la Costituzione -- rimane al più un fatto da nota a piè di pagina della storia politica americana.  Fu ulteriormente rifiutata quando, nel 1798, l'amministrazione del presidente John Adams fu in grado di approvare come legge gli Alien and Sedition Act. Questo rivelò l'animosità che tutti i sistemi politici hanno verso le persone che, in teoria, si suppone abbiano libertà individuale. Queste leggi resero un crimine la critica al governo federale, sebbene, a differenza dell'America moderna, la "verità" poteva essere usata in difesa.

L'industria dell'intrattenimento -- del quale il "giornalismo di mainstream" è diventato una parte importante -- da lungo tempo è al servizio dell'establishment politico nei suoi sforzi per rendere plausibili al pubblico certi programmi politici. L'industria cinematografica, ad esempio, opera in un mondo di finzione, impiegando attori e attrici che fanno finta di essere persone diverse da se stessi e usano le loro abilità ben allenate per recitare sceneggiature scritte da altri. I registi chiedono ai loro spettatori di sospendere il loro senso della realtà, un atteggiamento molto utile per lo stato. E tuttavia,, l'importanza della verità riesce ad introdursi nei film. Una delle mie battute preferite è verso la fine del film Il dottor Zivago. Un generale sovietico -- interpretato da Alec Guinness – crede che una giovane donna sia la figlia di Zivago, fratello del generale. Chiede alla donna, la quale non ha consapevolezza dell'identità di suo padre, "perché non lo credi; non vorresti crederlo?", alche lei risponde "no, se non è vero".

La nostra cultura ci ha insegnato come vivere pacificamente, creativamente, collaborativamente, produttivamente e con rispetto e amore gli uni verso gli altri. Molto tempo fa abbiamo scoperto i benefici mutui di incoraggiare tali qualità. Allora perché continuiamo a dedicare così tanto del nostro tempo, della nostra energia e di altre risorse in sforzi frenetici per distruggere le nostre vite, le nostre anime, e forse la nostra specie?

Perché permettiamo ad istituzioni che si nutrono di morte di dominare le nostre vite? Perché non riusciamo a sfidare il tipo di pensiero che ha tenuto Galileo imprigionato per aver detto la verità; o che ha fatto impiccare le "streghe" a Salem per aver espresso i loro pensieri allora "politicamente scorretti"; o bruciare "eretici" e "infedeli" sul rogo per aver offerto la loro personale interpretazione dei testi religiosi? Su questo punto dovremmo ricordare l'acuto commento di Ayn Rand, per il quale l'uomo che ha scoperto come fare il fuoco probabilmente è stato bruciato sul rogo per i suoi sforzi! Ci si deve aspettare che le persone che hanno l'esercizio del potere sugli altri lo usino quando è vantaggioso per i loro interessi. Quando l'imperatore romano Tiberio fece decapitare un uomo per l'invenzione del vetro flessibile -- una creazione non ripetuta per i successivi duemila anni -- la sua apparente motivazione era proteggere l'economia romana da qualcosa che vedeva come fattore destabilizzante.

Non si tratta di semplici esempi tratti dalla storia antica, avvenimenti per i quali ci possiamo dare pacche sulla spalle perché siamo progrediti oltre questi comportamenti brutali e disumanizzanti.

I moderni sistemi politici occidentali continuano la guerra dello stato contro l'espressione di verità scomode. Quelli che hanno rivelato coraggiosamente verità governative imbarazzanti al pubblico sono stati sterminati altrettanto sommariamente. Il 22 febbraio 1943, Sophie e Hans Scholl e il loro amico Christopher Probst furono giustiziati a Monaco per il crimine di "alto tradimento", per aver distribuito volantini critici di delle idee e delle pratiche del partito nazionalsocialista di Adolf Hitler. Oggi, Julian Assange -- e probabilmente altri rivelatori di verità -- hanno di fronte la morte per mano dello stato per il ruolo, quale che sia, che egli possa aver avuto nel contribuire a rendere pubblici segreti che si sono dimostrati imbarazzanti per il governo americano, pubblicando prove di crimini dello stato.

Minacciare di morte chiunque ricerchi o dica la verità, o permettere allo stato di assassinare chiunque di sua scelta, è un'ammissione aperta della natura fraudolenta di ogni sistema che così si comporta. Molto più di così, questa guerra potenzialmente mortale contro la rivelazione della verità è anche una guerra contro le incertezze intrinseche in un mondo complesso. Non possiamo permetterci il lusso di censurare, punire o distruggere le persone che potrebbero dire le verità problematiche per chi è al potere, e al tempo stesso evitare le conseguenze ostili alla vita rese più tentacolari dai sistemi politici.

Di tutti gli attributi che i processi evoluzionistici forniscono alle specie per la loro sopravvivenza, l'umanità è stata sia benedetta sia maledetta dalle sue capacità di intelligenza. Le nostre menti sono in grado di distinguere la verità dalla falsità; hanno creato innumerevoli strumenti usati per potenziare le nostre forze fisiche relativamente deboli; hanno imparato come capire molto dell'universo in cui viviamo, e, al tempo stesso, come collaborare gli uni con gli altri a mutuo vantaggio. Mentre la nostra comprensione si è espansa, abbiamo scoperto anche che il perseguimento di valori materiali deve essere combinato con la ricerca di quelle qualità immateriali, senza forma, spirituali e invisibili che si combinano con la nostra ricerca di obiettivi terreni per amplificare e rendere più profonda la nostra sensazione di vivere bene.

Ma le nostre menti sono state usate anche per creare strumenti, idee e sistemi distruttivi del benessere umano. Uomini e donne intelligenti hanno fabbricato dogmi e armi di distruzione, organizzato agenzie di forza usate per controllare, tiranneggiare, regolamentare e uccidere altri esseri umani in guerre, genocidi e altre azioni ostili alla vita. Qualcosa come 200 milioni di esseri umani sono stati uccisi, dalla guerra soltanto, nel ventesimo secolo. I moderni Aletheiani come Scholls, Assange, Manning, Snowden, Glenn Greenwald e altri hanno preso a cuore le parole di Einstein che disse "il mondo è un posto pericoloso, non a causa di chi fa cose cattive, ma a causa di chi osserva e non fa niente".

La maggior parte dei nostri vicini preferiscono rimanere seduti ai lati ad osservare quietamente mentre gli Aletheiani si incaricano dei compiti che il resto di noi è troppo codardo per intraprendere. Peggio ancora sono le Madame Defarge reincarnate che si piazzano alla base della ghigliottina, acclamando il massacro di coloro che infastidiscono i tiranni rivelando la natura malvagia delle loro azioni.

Ci vuole grande coraggio per affrontare le forze senza scrupoli che vogliono uccidervi per le vostre virtù, incluso il dire la verità sulle malvagità perpetrate dallo stato. Però gli uomini e donne di integrità sono incapaci di fare diversamente. Questi sono i veri eroi della nostra epoca politicizzata e militarizzata, e hanno bisogno del nostro più forte supporto morale non solo per loro, ma per noi stessi. Sophie Scholl ha espresso l'importanza di quello che faceva settantasei anni fa: "Ergetevi per quello in cui credete anche se sarete gli unici in piedi".  Simili idee sono state espresse più recentemente da Julian Assange: “Si deve cominciare dalla verità. La verità è l'unico modo in cui possiamo arrivare da qualche parte. Perché ogni decisione basata su bugie e ignoranza non può portare a una buona conclusione".

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Nota -- MM
Butler Shaffer, in questa bella difesa di Assange, a mio avviso mostra qualche ingenuità, ad esempio Galileo non fu mai "imprigionato", oppure gli accenni all'evoluzione, da "bestie primitive" o "per la sopravvivenza". Però è un articolo molto bello, e soprattutto il tema di fondo, contenuto nel titolo, è importantissimo. Senza la verità non si sopravvive.

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