Raggiante per aver ottenuto la presidenza della Camera per il barbuto Roberto Fico, Luigi Di Maio ha fatto un breve elenco delle cose da fare una volta al governo:

Taglio delle tasse alle imprese, superamento della legge Fornero, aiuti alle famiglie che fanno figli, strumenti per il lavoro dei giovani.”

Ben vengano i tagli alle tasse (non solo per le imprese), mentre il superamento della legge Fornero, mantenendo un sistema pensionistico a ripartizione (leggi: schema Ponzi), sarebbe disastroso per chi oggi versa contributi, abbassando ulteriormente le probabilità di percepire una pensione in futuro.

Quanto agli aiuti alle famiglie con figli, si tratta di un mantra ripetuto più o meno da tutti. Mentre i non meglio precisati “strumenti di lavoro per i giovani” non si sa cosa siano. Anche se è legittimo supporre che una consistente fetta dell’elettorato del M5S pensi alla percezione di un assegno in assenza di qualsivoglia attività lavorativa.

Al di là di quello che uno pensa dei singoli provvedimenti, in generale il problema è sempre lo stesso: ognuno di essi comporta un aumento del deficit, a meno che non si individuino le necessarie coperture.

Il nuovo che avanza almeno in questo è identico al vecchio.

(Matteo Corsini)

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