Bionic Mosquito legge C.S. Lewis: il risveglio della ragione che ancora è da venire
La vera scienza vs. la 'vera scienza'

Bionic Mosquito (LewRockwell.com, 27 luglio 2019)

TheScrewtapeLettersThe Screwtape Letters, C. S. Lewis

la storia è in forma di una serie di lettere da un demone senior, Screwtape, al nipote Wormwood, un Tentatore junior. Le raccomandazioni dello zio riguardano la responsabilità del nipote nell'assicurare la dannazione di un uomo inglese noto solo come "Il Paziente".

Non ero sicuro di cosa aspettarmi quando ho cominciato questo libro, però ecco qua, nella prima lettera da Screwtape c'è materia per riflessioni. Dal libro:

Suona come se tu supponessi che l'argomentazione sia il modo di tenerlo fuori dalle grinfie del Nemico.

Il nipote sta cercando di usare l'argomentazione per convincere il Paziente contro "il Nemico". Screwtape ritiene che questa sia una cattiva idea. Avrebbe potuto essere okay qualche secolo prima, quando la gente capiva quando qualcosa era dimostrato e quando no, quando riconosceva concetti come vero e falso -- quando argomentazione appropriata era necessaria per convincere qualcuno di qualcosa. La gente non vive più in un mondo siffatto -- meglio per quelli come Screwtape che le cose rimangano così:

Il problema con l'argomentazione è che sposta l'intera battaglia sul terreno stesso del Nemico.  Anch'egli può argomentare, mentre nella propaganda realmente pratica del tipo che suggerisco Egli si è mostrato nei secoli molto inferiore al Nostro Padre Sotto.  Con l'atto stesso di argomentare, tu risvegli la ragione del paziente; e, una volta che questa è sveglia, chi può prevedere come va a finire.

Non scostarti dalla propaganda -- quelli da "Sotto" sono molto meglio in questo rispetto al "Nemico" contro cui lottano. Una volta portata l'argomentazione nel quadro, si rischia di risvegliare ciò che Screwtape e i tipi come lui hanno lavorato tanto a lungo per epurare dall'uomo -- la ragione dell'uomo.

Una volta risvegliato, il Paziente comincerà a considerare temi universali e a ritirare l'attenzione dalle esperienze immediate dei sensi.

Sopra ogni cosa, non tentare di usare la scienza (intendo la vera scienza) come difesa contro il Cristianesimo.  Lo incoraggerebbe attivamente a pensare a realtà che non può toccare e vedere.  .... la cosa migliore è non farlo leggere nulla di scienza, ma fornirgli una grandiosa idea generale che egli conosca tutto e che tutto quello che gli capita per le mani siano 'i risultati dell'indagine moderna'.

Questa è una frase molto interessante.  Ci viene detto che la scienza ha dimostrato falso molto di quello che il Cristianesimo offre, che la scienza ha rimpiazzato la fede.  Tuttavia Screwtape teme la scienza -- quella che chiama "vera scienza".

Cosa intende Lewis, tramite Screwtape, per "vera scienza"?  Sembra che la contrapponga allo scientismo:

…Lewis era fortemente contrario alla politicizzazione della scienza (ideologia) al fine di usare il falso idolo dello scientismo come un randello per schiacciare religione, Cristianità, capitalismo, intelligent design e ogni filosofia del mondo i cui obiettivi differissero dalla vera "scienza". Facendo eco all'ateismo evoluzionistico di Darwin, questa visione materialistica del mondo richiedeva che tutta la conoscenza scientifica fosse ridotta a cause materialistiche, cieche, senza guida.

Quando vedo la locuzione "vera 'scienza'" nella frase sopra, può significare solo scienza come la vedono i materialisti affinché la frase abbia qualche senso.  Ora, questo richiederà un po' di decifrazione, quindi prima di dire qualcosa come "cosa ne sa Lewis, non era uno scienziato" è meglio fare un respiro profondo.

Da Edward Feser:

… per gran parte della storia della filosofia e della scienza, non c'è stata alcuna distinzione rigida tra queste discipline; "filosofia" era solo quel generico "amore per la conoscenza"....

Può andare Albert Einstein come esempio dei tanti scienziati e fisici che hanno visto la necessità di guardare oltre al mondo materiale?  Eccolo nel 1944:

Tantissima gente oggi -- e persino scienziati professionisti -- a me sembrano come qualcuno che ha visto migliaia di alberi ma non ha mai visto una foresta. Una conoscenza del background storico e filosofico fornisce quel tipo di indipendenza dai pregiudizi di questa generazione, che affliggono molti scienziati.  Questa indipendenza creata dalla visuale filosofica è -- questa  è la mia opinione -- il segno di distinzione tra un mero artigiano o specialista e un reale cercatore di verità.

Oppure questo:

Chiunque sia seriamente impegnato a coltivare la scienza si convince che in tutte le leggi dell'universo sia manifesto uno spirito enormemente superiore all'uomo, rispetto al quale noi con i nostri poteri dobbiamo sentirci umili.

Lewis era interessato alla vera scienza, che incorporava la metafisica e non meramente ciò che è fisico o materiale; per gran parte della storia, le idee di scienza e filosofia erano integrate -- una sola materia, se volete.  In molta della storia dell'Occidente, filosofia e teologia erano completamente interconnesse.

Einstein certamente studiò la filosofia così come la fisica, quindi capiva che le due devono essere integrate se si vuole fare un lavoro appropriato, "indipendente".

Allora di cosa aveva paura Screwtape? Fai entrare la scienza reale nella discussione e puoi buttare ogni idea di vincere contro il "Nemico".  Mantieni la scienza puramente nel reame materialistico, fisico -- non scostarti dalla nozione che l'unica verità è la verità che è dimostrata qui. Altrimenti rischi di risvegliare la ragione del Paziente, poi una volta risvegliatosi egli farà domande che lo portano oltre la scienza fisica, nel metafisico -- nella filosofia -- e intrinsecamente, perciò, nella religione.

Conclusione

Nella misura in cui oggi c'è un dialogo sulla crisi di significato, e c'è un risveglio dall'insensatezza della nozione di un mondo puramente materiale e materialistico, sembra ci siano crepe in formazione nei progetti di Screwtape.

Ne vedo prove visibili nel dialogo reso popolare da Jordan Peterson, ma sviluppato ulteriormente da altri come John Vervaeke e Paul VanderKlay -- un dialogo che sta erodendo l'influenza dei "nuovi atei" materialisti.  Tuttavia, questa conversazione non è nuova: sono consapevole in qualche modo della consapevolezza su questo tema nelle opere di Owen Barfield -- una influenza primaria sia su C.S. Lewis sia su  J.R.R. Tolkien -- persino un secolo fa.

Non ho rintracciato la storia di questa conversazione, però sospetto che molti individui in Occidente divennero acutamente consapevoli di una crisi di significato, anche in senso personale, con l'avvento della Grande Guerra; Jacques Barzun certamente direbbe così.

Epilogo

Cosa ha a che fare tutto questo con la libertà o con i temi centrali di questo blog?  Se si suppone che pensiamo alla libertà in termini puramente materiali ed economici, noi tutti possiamo smettere subito di lamentarci -- non abbiamo ragione di protestare.  Però meramente avere più cose non è libertà, in quanto l'uomo è fatto per molto di più.

Stiamo scoprendo che una cultura costruita attorno alle cose materiali non è una cultura che possa difendere o sostenere la libertà.  Quella cultura che una volta difendeva e sosteneva la libertà è stata quasi distrutta, ma possiamo vedere segni di un tentativo di ritorno.  Sarebbe piacevole se questi segni fossero manifesti nelle varie istituzioni cristiane, perché è di qui che dovrebbero provenire e di qui io ritengo debbano necessariamente provenire affinché un tale ritorno sia sostenibile; ma fino ad ora, non sono al corrente di alcuna evidenza significativa che questo accada.

Tradotto senza autorizzazione; originale su Bionic Mosquito.
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Nota -- MM
Negli anni di Lewis la politicizzazione della scienza è stata massiccia, parallelamente alla evoluzione politica in senso sempre più dirigista. Poi è stato sempre peggio, e a tutt'oggi continua, pur con i segni che presagiscono un'inversione di rotta di cui si parla nell'articolo.
Credo che guardando all'epoca contemporanea da una prospettiva distaccata, il ventesimo secolo possa essere definito uno dei secoli più bui per la scienza e la conoscenza in generale, nonostante tutti gli avanzamenti tecnologici. Cent'anni eravamo più vicini a verità di base sul nostro mondo di quanto siamo ora. La libertà di indagine scientifica oggi è fortemente compromessa. Studi scientifici seri si fanno quasi esclusivamente in oscuri istituti privati sconosciuti ai più, quasi di nascosto.

Seppure molti possano trovarsi d'accordo con questo articolo, so per esperienza quanto sia difficile rendersi conto di fino a che punto molto di quello che sappiamo andrebbe rivisto, e come siano state fatte passare per "scienza" elucubrazioni indimostrate, astruse e ideologiche.
Lo stesso Einstein probabilmente sotto sotto sapeva che era stata la politicizzazione della scienza a portare all'acclamazione della sua controversa, irrealistica e indimostrata teoria della relatività. Diversi brillanti e noti scienziati nel corso dei decenni hanno cercato di dire che quella teoria non è né reale né utile. Il livello di ostracismo a cui sono stati sottoposti lascia di stucco chi ripercorre la vicenda.

Risvegliando la ragione, e smettendo di credere a qualsiasi cosa perché "lo dicono gli scienziati", la differenza tra vera scienza e la vera "scienza" di cui parlava Lewis (cioè scienza per decreto ideologico), differenza oggi ancora più attuale, diventa evidente.
Il caso del global warming è emblematico, ma tutto parte da molto più lontano. Consiglierei a tutti di andare a rivedere, con mente aperta, su quali basi è stata formulata, e poi sviluppata e modificata nel tempo, la teora dell'evoluzione.

Al contrario di quello che Screwtape vuole insinuare, non è possibile la separazione tra scienza materiale da una parte e filosofia e quindi religione dall'altra. Qualsiasi indagine scientifica è guidata dalla filosofia di chi la fa e di chi la approva.

Cercare quello che è obiettiamente vero è precisamente l'approccio alla scienza della religione cattolica. È il concetto di realtà "obiettiva", quindi al di fuori del potere dell'uomo di modificare a piacimento, ciò che separa la religione giudaico-cristiana dalla religione dell'ateismo. Il global warming esiste perché lo dicono gli scienziati, questo è l'approccio ateo; l'esame imparziale degli effetti sul clima dovuto alle attività umane è l'approccio cristiano.

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