Ron Paul Institute, 18/3/14

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Ron Paul, chairman del Ron Paul Institute, in un editoriale sul numero di oggi di USA Today si chiede perché mai gli Stati Uniti siano così impazienti di prepararsi alla guerra per un pezzo di terra relativamente insignificante lontano migliaia di miglia. Il dottor Paul è sollevato dal fatto che i vincoli del commercio internazionale temperano le passioni dei neocon e dei falchi interventisti statunitensi.

Scrive il dottor Paul su USA Today:

L'articolo I dello statuto delle Nazioni Unite indica chiaramente che il ruolo dell'ONU è "sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni basate sul rispetto del principio di uguali diritti e auto-determinazione dei popoli". Perché gli Stati Uniti si preoccupano di quale bandiera sarà issata in un piccolo pezzo di terra lontano migliaia di miglia?

I critici indicano l'"occupazione" russa della Crimea come prova che non ci può essere stato un voto trasparente. Dov'era questa gente quando le elezioni nell'Iraq occupato dalle truppe americane furono definite un "trionfo della democrazia"?

Forse i funzionari USA che hanno appoggiato il rovesciamento incostituzionale del governo ucraino dovrebbero riconcentrare le loro energie sullo studio della nostra Costituzione, la quale non permette al governo degli Stati Uniti di rovesciare governi oltreoceano né di inviare miliardi di dollari per salvare l'Ucraina e i suoi creditori internazionali....

I mercati internazionali hanno mostrato euforia alla notizia che le sanzioni, almeno fin qui, saranno minime. Capiscono che il commercio e le relazioni economiche sono le strade più sicure verso la pace e la prosperità.

L'articolo intero su USA Today è qui.