di Jon Rappoport (da NoMoreFakeNews.com , 31 luglio 2014)

In questi giorni, nel Regno Unito il governo ha assurdamente deciso di dare la caccia a 30.000 persone che potrebbero essere "entrate in contatto" con Patrick Sawyer, il quale ha viaggiato in aereo e si dice sia morto di Ebola.

All'inizio, la ricerca doveva essere mirata solo a poche centinaia di persone, ma ora è stato moltiplicato il fattore isteria.

Ecco un prevedibile effetto: nelle cliniche e negli ospedali, pazienti spaventati che arrivano con quelli che sono definiti "sintomi iniziali" di Ebola saranno etichettati come casi probabili. Quali sono questi sintomi? Febbre, brividi, gola infiammata, tosse, mal di testa, dolore alle articolazioni. Suona familiare? Normalmente, ciò verrebbe chiamato semplicemente influenza.

Quello che (intenzionalmente) manca in tutto questo è la comprensione di cosa è il sistema immunitario. In linea generale, un germe non ha alcuna possibilità di causare malattia seria quando il sistema immunitario è forte.

Naturalmente, non ne sentirete parlare. Invece, le notizie sui media saranno caratterizzate da un'aura di shock e paura: "persone perfettamente sane" improvvisamente soccombono al "bacillo killer".

La realtà è che, a meno che un professionista serio, onesto e molto competente faccia un'analisi completa su un paziente, non può minimamente sapere se quella persona è in buona salute e ha un forte sistema immunitario.

Quando facevo ricerche per il mio primo libro, AIDS Inc., nel 1987, ho letto sommari pubblicati dei "primi casi di AIDS", in ognuno dei quali si trattava di pazienti all'UCLA Hospital. Questi pazienti erano etichettati come "in precedenza altrimenti in buona salute". Quella era propaganda bell'e buona. Nulla avrebbe potuto essere più lontano dal vero. Le liste dei farmaci che prendevano in precedenza smascherano la bugia in un battibaleno.

In regioni del mondo in cui sono diffusi in modo severo malnutrizione, denutrizione, mancanza di igiene di base, acqua contaminata, sovrappopolazione, pesante inquinamento, è routine che la gente si ammali e muoia.

Queste condizioni distruggono il sistema immunitario, cosicché qualsiasi germe che sia diffuso nella zona causa malattia e morte, perché le difese corporee sono compromesse. Questo è il vero problema.

E veniamo ad un altro punto che non vedrete discusso sui notiziari di mainstream: l'affidabilità dei test usati per diagnosticare Ebola.

Due di questi test - anticorpi e PCR - sono notoriamente inaffidabili.

I test per gli anticorpi possono risultare positivi alla malattia perché rispondono a fattori che non hanno nulla a che fare con la malattia che si sta testando. E persino se non si tratta di cross-reazione, un test positivo mostra solamente che il paziente è entrato in contatto con il germe in questione. Non dice niente sulla sua salute presente o futura.

In realtà, prima del 1984 [N.d.T.: anno di inizio ufficiale della vicenda HIV-Aids], quando la scienza fu rivoltata sottosopra, lo stato di positività agli anticorpi era considerato segno che il sistema immunitario del paziente aveva respinto il germe con successo.

Il test PCR è un modo sofisticato di amplificare minuscoli pezzettini di quello che si assume sia materiale genetico virale, in modo da poterli osservare. Il problema qui è questo: se nel corpo del paziente si possono trovare solo minuscoli pezzettini di materiale genetico in primo luogo, non c'è ragione si supporre che siano sufficienti a causare la malattia. Grandi quantità di virus sono necessarie per cominciare a sospettare che il paziente sia malato o stia per ammalarsi a causa di quel virus.

Morale: un enorme numero di persone su cui è eseguito il test saranno falsamente diagnosticate di Ebola.

Poi, in una isteria da pandemia, i test diagnostici sono proprio ignorati del tutto. Valutazioni "ad occhio" diventano all'ordine del giorno.

Questo è esattamente ciò che successe negli Stati Uniti nell'estate del 2009, quando il panico da influenza suina era al suo culmine.

Il  Center for Disease Control (CDC), senza informare il pubblico, smise di eseguire test e di contare i casi americani di influenza suina. Tuttavia, sulla base di zero prove, proclamò che la malattia era un incubo in espansione.

Sharyl Attkisson, all'epoca stella del giornalismo investigativo alla CBS, fece uscire questa storia - e la sua rete televisiva la fermò. C'erano molte più cose che avrebbe potuto far conoscere, ma non successe.

Il CDC improvvisamente affermò che il suo totale (non verificato) di decine di migliaia di casi di influenza suina in America erano in realtà "decine di milioni di casi".

Mentre trascorrono giorni e settimane, sentiremo e vedremo oltraggiosa propaganda su Ebola in tutte le maniere. "Persone coinvolte" e "possibili portatori" e "persone che potrebbero aver avuto contatti con qualcuno che ha Ebola" si tramuteranno in "casi sospetti di Ebola" e "vittime di Ebola".

I guerrieri della guerra psicologica e i loro utili idioti grideranno "pandemia globale" ogni quindici secondi.

Per esercitare controllo sulla popolazione e ottenere obbedienza (state in casa, non viaggiate, evitate contatti con persone che potrebbero essere malate, ecc.) diranno qualsiasi cosa.

Tutte le cosiddette "pandemie" sono un test: fino a che punto la popolazione seguirà gli ordini?

Questo è l'intero punto.

L'Organizzazione Mondiale per la Sanità e il CDC sono le punte di lancia dell'operazione. Fanno uscire le bugie e le bugie sulle bugie. 

L'Organizzazione Mondiale per la Sanità è anche incaricata di danneggiare le economie nazionali. "Chiudete gli aeroporti. Nessun aereo atterri o decolli. Tenete le navi nei porti." 

Disservizio, paura, danno. 

Caos - poi il nuovo Ordine imposto sul caos.

Nel 1987, avvisai che le operazioni di propaganda medica sono, sul lungo termine, le più pericolose. Appaiono neutrali. Non mostrano alcuna bandiera politica. Proclamano di essere scienza. Per queste ragioni, possono realizzare gli obiettivi di fascismo conclamato senza destare sospetti.

La "pandemia" è una strategia di alto valore nel manuale delle operazioni psicologiche medicali.

Il medico è un soldato semplice. Nella maggioranza dei casi, non ha la minima idea di quanto sia usato. Ha imparato bene la sua lezione alla scuola di medicina, dove ha imparato anche come essere arrogante e immune alle verità scomode.

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Nota [MM]

Ormai abbiamo visto in pochi anni così tante epidemie inventate (la SARS, l'influenza dei polli, l'influenza suina, ecc.), sempre con lo stesso copione, che qualche sospetto dovrebbe venire anche ai più creduloni. Naturalmente, l'Aids batte di gran lunga tutte le altre epidemie inventate per dimensioni (numeri di presunti malati, panico generato, finanziamenti, gente impiegata a vario titolo, articoli sui giornali, ecc.)  e per durata. Fu il punto di svolta, da dove partì una sorta di nuovo corso per cui si possono dire impunemente cose in contrasto con tutti i principi assodati di medicina; però epidemie inventate esistevano anche prima (molto istruttivo, sull'Aids e sulla storia delle epidemie finte, "Aids: il virus inventato" di Peter Duesberg).
Rappoport tocca un punto molto importante: le "psyop" in campo medico sono le più insidiose perché sembra non abbiano valenza politica. Le notizie delle agenzie di stampa sono riprese dai giornali di tutto il mondo praticamente allo stesso modo. Molti non si stupiscono se mente Obama. Ma gli stessi generalmente credono all'OMS.

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Update: in questi giorni Jon Rappoport ha scritto diversi articoli su Ebola. Traduco una frase che reputo significativa da un articolo successivo a quello qui sopra (qui il link su InfoWars):

 

Mostrate alla gente un virus e dite loro cos'è e cosa fa, e la gente si inchina. Si arrende. Crede. In realtà non sa nulla. Però crede.

La massiccia campagna per far credere alla gente che il virus Ebola può attaccare in ogni momento, dopo il minimo contatto, è un successo.

(Jon Rappoport, da "Ebola: covert op in a hypnotized world")

 

 

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