di Chris Rossini (da EconomicPolicyJournal, 10 settembre 2014)

Il grafico seguente mostra che oggi gli americani single costituiscono più di metà della popolazione adulta nella "terra della libertà".

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Questa tendenza è un punto a favore dello Stato, e uno a sfavore della Libertà.

Lew Rockwell ha evidenziato:

"La famiglia, così come la struttura dell'economia di mercato, è un prodotto non delle politiche bensì dell'associazione volontaria, resa necessaria da realtà biologiche e sociali. Il capitalismo rafforza il matrimonio e la famiglia in quanto richiede il consenso in tutte le relazioni sociali. La famiglia e il capitalismo condividono quindi un comune fondamento istituzionale e etico."

La famiglia non è una creazione dello Stato. Non è stata attivata dai pianificatori sociali. E' scaturita come risultato di associazione volontaria. Lo Stato odia l'associazione volontaria (e persino l'opinione volontaria, come ci ricorda quotidianamente la folla politically correct). Lo Stato tollera con riluttanza qualsiasi cosa sia volontaria, perché (al momento) è ancora obbligato a farlo.

Ludwig von Mises scrisse:

Le proposte di trasformazione delle relazioni tra i sessi da lungo tempo viaggiano a braccetto con i piani per la socializzazione dei mezzi di produzione. Il matrimonio deve scomparire insieme alla proprietà privata ...

Intanto, due giorni fa, Gallup ha pubblicato un sondaggio per il quale il 70% degli americani sono a favore di fondi federali per l'espansione degli asili-nido. Quanto è bello per lo Stato portare via i bambini, in modo da poterli plasmare in "cittadini" ideali fin da così piccoli!

Il mio obiettivo nel mettere in evidenza queste tendenze non è dire che A dovrebbe sposarsi, o che B dovrebbe avere una famiglia, o che C dovrebbe avere 5 figli, e che questa sia la cosa giusta da fare. Assolutamente no! In quanto libertario, la mia sola preoccupazione è che sia rispettato il principio di non-aggressione. Le vostre relazioni personali e familiari sono affari vostri e dovrebbero essere scelte da voi senza che qualche terza parte cerchi di mettervi i bastoni tra le ruote.

Lo Stato, dall'altra parte, ha obiettivi molto diversi e le sue politiche sono pensate per raggiungere certi fini. Un fine estremamente importante per lo Stato è che esso vuole tutta la vostra lealtà. Né la fede in Dio, né avere un coniuge o una famiglia devono intralciare la strada a questa lealtà. Dovete fare affidamento sullo Stato e garantirgli totale obbedienza.

Sono sicuro non sia un caso che Bloomberg abbia deciso di intitolare quel grafico "Selfies Rule!".

Le élite che fanno le regole sono sicuramente compiaciute.

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Nota [MM]
Molti tradizionalisti o conservatori a questo punto sarebbero pronti a inveire inorriditi, di fronte a frasi come "Le vostre relazioni personali e familiari sono affari vostri", protestando che "i libertari non si interessano agli altri", "i libertari sono immorali e non hanno a cuore la famiglia e i valori tradizionali", eccetera. Questo equivoco è fonte di infinite discussioni sempre uguali. Secondo i libertari, quello che non è compreso dai "paladini della famiglia e dei valori tradizionali"  è che, come dice Ron Paul, "la tolleranza verso certi comportamenti non è equivalente ad approvarli", e che le misure coercitive proclamate "a difesa della famiglia" finiscono inevitabilmente per ottenere i risultati opposti a quelli auspicati. Il rispetto del principio di non aggressione, senza eccezioni anche quando significa tollerare (e difendere dall'aggressione) comportamenti e stili di vita non graditi, è la via migliore per sostenere la moralità della popolazione.

Per questo i veri libertari come Ron Paul difendono a spada tratta senza alcuna esitazione cose che lasciano stupefatti i conservatori, come la legalizzazione di tutte le droghe. Non è perché Ron Paul pensa che usare eroina  sia una cosa buona e che non sarebbe un problema se la gente lo facesse di più; non è perché è talmente ideologizzato da non arretrare di fronte a cose abominevoli. E' proprio che il consumo di droga non si risolve proibendolo, mentre la proibizione (si veda la Guerra alla Droga in America) porta a conseguenze devastanti. E' sempre il  solito equivoco: la gente crede che sostenendo la "Guerra alla droga" si stia agendo contro il consumo di droga e i vari fenomeni associati. Non è così. Non bastano le etichette a realizzare le intenzioni.  

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