Ron Paul (RonPaulInstitute, 16 luglio 2017)

Venerdì scorso il Congresso ha approvato a larga maggioranza un massiccio incremento delle spese militari, facendo passare il decreto per la Difesa Nazionale per il 2018 che prevede 696 miliardi di dollari di spesa. La richiesta del presidente Trump includeva già un enorme aumento di spesa pari a circa 50 miliardi, ma il Congresso a maggioranza repubblicana ha deciso che persino quello era troppo poco. I parlamentari hanno aggiunto altri 30 miliardi alla legge per stare sicuri. Persino il presidente Trump, nella sua dichiarazione ufficiale, ha espresso qualche preoccupazione per la spesa nella legge approvata dal Congresso.

Secondo le già deboli limitazioni agli aumenti di spesa militare previsti nella legge "sequestro" del 2011, il budget militare di base per il 2018 sarebbe 72 miliardi più di quanto permesso.

Non preoccupatevi, troveranno un modo di girarci attorno!

La grande esplosione di spese militari arriva mentre gli Stati Uniti stanno pianificando di incrementare notevolmente le azioni militari oltreoceano. Ci si aspetta che il presidente invii migliaia di truppe aggiuntive in Afghanistan, la più lunga guerra nella storia americana. Dopo quasi 16 anni, i Talebani controllano più territorio di quanto sia mai stato dall'invasione iniziale americana, mentre l'ISIS si infiltra nelle crepe create dalla costante azione militare americana in quel paese.

Il Pentagono e il Segretario alla Difesa James Mattis ci stanno già dicendo che, persino quando l'ISIS sarà finalmente sconfitto in Iraq, l'esercito americano non osi terminare l'occupazione di quel paese di nuovo. Aspettatevi una lista molto costosa di basi militari permanenti sparse per tutto l'Iraq. Tant'è per la nostra invasione del 2003 che doveva creare una democrazia stabile, come promesso dai neocon.

In Siria, gli Stati Uniti hanno attualmente stabilito almeno otto basi militari, pur non avendo l'autorizzazione dal governo siriano, né  una risoluzione ONU che autorizzi la presenza americana. Funzionari del Pentagono hanno detto chiaramente che continueranno ad occupare il territorio siriano anche quando l'ISIS sarà sconfitto, per "stabilizzare" la regione.

E non dimentichiamo che Washington sta pianificando di riportare l'esercito americano in Libia, un altro nostro intervento che ci è stato promesso sarebbe stato stabilizzante ma si è rivelato un disastro.

Inoltre, le guerre con i droni continuano in Somalia e altrove, come continua la partecipazione degli Stati Uniti nella orribile guerra dell'Arabia Saudita contro lo Yemen, un paese impoverito, guerra che dura da due anni.

Il presidente Trump spesso fa dichiarazioni incoraggianti, suggerendo che egli condivida alcuni dei nostri punti di vista non interventisti. Per esempio, mentre il Congresso la settimana scorsa riversava palate di miliardi in un budget militare già molto gonfio, il presidente Trump  ha detto di non voler spendere altre migliaia di miliardi di dollari in Medio Oriente, dove non otteniamo "nulla" per i nostri sforzi. Preferirebbe mettere a posto le strade qui negli Stati Uniti, ha detto. L'unica ragione per cui siamo là, ha detto, è per "eliminare i terroristi", dopodiché possiamo focalizzarci sui nostri problemi domestici.

Purtroppo, il presidente Trump sembra incapace di comprendere che è l'intervento americano, con l'occupazione di paesi stranieri, a creare instabilità e nutrire il terrorismo. Continuare a fare la stessa cosa per più di 17 anni - altre bombe americane per "stabilizzare" il Medio Oriente - e aspettarsi risultati diversi non può essere una politica estera ragionevole. E' follia. Fino a quando non capirà che il nostro impero militare è la fonte piuttosto che la soluzione ai nostri problemi, continueremo a spendere selvaggiamente per il nostro impero militare fino a quando il dollaro collasserà e saremo in ginocchio.  Allora che faremo?

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[Nota - MM
Il "partito della guerra" sembra l'unico vincitore della guerra interna al Deep State americano. Trump può farci poco ma soprattutto non può cambiare rotta tutto d'un tratto, indipendentemente da quello che pensa o vorrebbe. La mia impressione è che però abbia una strategia di più lungo termine per affrontare il problema.
Il fatto che la gente possa ancora credere alla "necessità di eliminare il terrorismo" come giustificazione per vertiginose spese di soldi pubblici sembra davvero incredibile. ]

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