Moon of Alabama (RonPaulInstitute, 28 febbraio 2017 - originale su moonofalabama)

whitehelmets

Hollywood è tutta incentrata sulla finzione. E' quello di cui sono fatti i film: finte rappresentazioni di una finta realtà che esiste solo nella mente di sceneggiatori, registi e di un pubblico solitamente ingenuo. (Sì, alcuni film mi piacciono molto.)

Hollywood non ha mai avuto timore di plagiare. Ogni idea o trucco cinematografico che ha fatto scalpore da qualche parte - quindi, un potenziale generatore di denaro - sarà copiato ancora e ancora. Per ogni film di successo c'è un remake. Poi un altro.

Nel 2015 il presentatore di Miss Universo "lesse male" il nome della vincitrice: annunciò "Colombia" mentre la vincitrice scelta era "Filippine". Dopo qualche minuto si è "corretto". Quell'"errore" ha portato molta attenzione in più da parte dei media - e quindi valore finanziario - al proprietario dell'evento.

La Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ovvero la lobby dei produttori cinematografici, assegna ogni anno premi per promuovere specifici film o specifiche persone del mondo del cinema. La cerimonia degli Oscar è un evento piuttosto noioso, però attira molta attenzione mediatica (generando quindi molti introiti pubblicitari).

Per accrescere ulteriormente questo valore, all'evento di quest'anno è stata plagiata l'idea dei promotori di Miss Universo. Uno dei conduttori ha annunciato un vincitore sbagliato per la categoria di miglior film, poi ha smentito se stesso annunciando un diverso "vero" vincitore. E' stato certamente un "errore" almeno quanto l'ultimo film di Hollywood è una descrizione di vita reale.

Quelli senza memoria si sono fatti prendere dalla frenesia come voluto, mentre gli addetti ai lavori hanno sbadigliato: "Oh, ancora quel giochetto un po' grezzo".

Uno dei premi di quest'anno è andato ad un finto "documentario" su un finto gruppo di "soccorritori" che produce e distribuisce finti video, foto costruite e finte vittime sulla guerra in Siria. Questi compari di al-Qaeda per la propaganda, i White Helmets, sono una base operativa britannica di disinformazione finanziata con più di 100 milioni di dollari di soldi dei contribuenti inglesi e americani. Il suo compito generale è quello di convincere il pubblico "occidentale" che la guerra contro la Siria è giustificata dalla  "crudeltà del governo siriano"; i finti reportage hanno lo scopo di stabilire nella mente del pubblico tale crudeltà.

Hollywood non si è mai tirata indietro quando si tratta di prendere denaro dal governo per promuovere la guerra in questo o quel paese o contro quel "nemico". L'ufficio di relazioni del Pentagono a Hollywood finanzia molti film. Se c'è bisogno di qualche carro amato e c'è qualche eroe militare nella sceneggiatura, il Pentagono organizzerà le attrezzature sceniche, veri carri armati e soldati, a costo zero - a patto che naturalmente possa leggere e "correggere" la sceneggiatura nel modo che ritiene opportuno. I produttori di "Top Gun" hanno bisogno di aerei, portaerei e molti esplosivi? Nessun problema e nessun costo per i produttori. In cambio, il personale per il reclutamento aspetterà all'uscita del cinema per tendere le sue trappole a chi ha appena visto il film. Il Congresso fornirà felicemente i fondi per altri inutili aerei.

Un premio Oscar rinforza il messaggio veicolato da un prodotto cinematografico e fornisce valore aggiunto alla gente dietro al messaggio. Le aziende di marketing che creano e gestiscono i "White Helmets" riceveranno sicuramente qualche milione extra grazie all'Oscar di ieri sera.

Hollywood è tutta finzione. E' annunciato il vincitore sbagliato e al-Qaeda riceve un Oscar. "Nessun danno", potrebbero dire i promotori di queste finzioni.

Tranne che per il popolo siriano. Per loro la distruzione e la morte, di cui è promotrice la gente elegante a Los Angeles, sono anche fin troppo vere.

You have no rights to post comments