di Patrick J. Buchanan (da takimag.com, 27 ottobre 2015)
Le verità cattoliche sono immutabili? Oppure possono modificarsi con il cambiare dei tempi?
Questa è la domanda profonda dietro ai temi che hanno causato convulsione nelle tre settimane del Sinodo sulla Famiglia, tenuto dai 250 vescovi cattolici a Roma e finito sabato scorso.
Un anno fa, il cardinale tedesco Walter Kasper aveva chiesto un cambiamento nella Chiesa - affinché accogliesse le coppie omosessuali e permettesse alle coppie cattoliche conviventi o ai cattolici divorziati e risposati di ricevere la Comunione.
Replicarono i tradizionalisti: questa è eresia.
Se il Papa avesse seguito il suo amico cardinale Kasper, ordinando che cambiassero l'insegnamento cattolico e la pratica diocesana, avrebbe potuto provocare uno scisma all'interno della Chiesa.
Un tale cambiamento nella dottrina avrebbe messo in discussione l'infallibilità papale. Definito nel Concilio Vaticano degli anni 1869-70, quel dogma dichiara che quando un papa parla ex cathedra, su questioni di fede e morale, egli è protetto dall'errore dallo Spirito Santo. Le verità dottrinali, insegnate dai papi in comunione con i vescovi, attraverso i secoli, non possono cambiare.
Però, se le verità cattoliche sull'indissolubilità del matrimonio e sull'intrinseca immoralità delle unioni omosessuali possono essere modificate, allora o la Chiesa è stata in grave errore nel passato, oppure la Chiesa sta flirtando con l'eresia oggi.
Sabato, The Washington Post ha descritto il sinodo come una "rissa sull'idea di inclusione di Francesco".
L'inviato Anthony Faiola ha paragonato il papa ad un agente di cambiamento come Barack Obama che si ritrova bloccato e frustrato dai conservatori.
Il documento uscito dal sinodo sabato ignora la richiesta di una nuova posizione della Chiesa sulle unioni omosessuali. E non approva la Comunione ai cattolici divorziati e risposati, considerati dalla Chiesa come viventi in adulterio.
Tuttavia, nella predica di domenica il papa è sembrato stizzito sia dall'atteggiamento di sfida dei vescovi che fanno resistenza, sia dalle conclusioni del sinodo. Per papa Francesco, sembra che i tradizionalisti pongano i vincoli della legge morale sopra il comandamento evangelico alla misericordia.
"Nessuno dei discepoli si fermò, come invece fece Cristo", ha detto Francesco riguardo al cieco. "Se Bartimeo era cieco, essi erano sordi. Il suo problema non era il loro problema."
"Questo può essere un pericolo per noi. ... Una fede che non sa come far crescere radici nella vita della gente rimane arida e, invece di oasi, crea altri deserti."
Il papa sembra stia dicendo che i vescovi dissenzienti, non importa la loro conoscenza della legge morale, mancano di carità, la maggiore delle tre virtù teologali.
Dove è lasciata la Chiesa dal sinodo dei vescovi sulla famiglia?
In confusione, e a rischio di imboccare la strada delle chiese protestanti, per la quali continua l'emorragia di fedeli.
Ricordiamo. Con la sua accettazione del controllo delle nascite alla conferenza di Lambert nel 1930, la Chiesa d'Inghilterra cominciò la discesa lungo questa strada, come fece la chiesa americana a lei sorella, la Chiesa Episcopale. Questo processo portò al declino di entrambe.
Dal controllo delle nascite, al divorzio e ai successivi matrimoni, sacerdoti donne, gay tra il clero, vescovi omosessuali, matrimoni omosessuali, la Chiesa Episcopale prima è andata in pezzi e ora sembra stia andando senza resistenze verso il sonno perpetuo.
La Chiesa di Inghilterra ha effettivamente avuto origine da uno scisma, quando Enrico VIII ruppe con Roma a causa del rifiuto di papa Clemente VII di approvare il suo divorzio da Caterina d'Aragona e il matrimonio con Anna Bolena. Secondo il cardinale Kasper, Clemente avrebbe dovuto essere tollerante con Enrico.