Il Time è infuriato con Ron Paul. Come osa far notare che i media hanno reagito in modo esagerato alle notizie su Ebola? Come osa affermare che i 13 anni di bombardamenti su paesi islamici da parte del Canada hanno irritato molta gente che si trova dal lato di ricezione di quelle bombe? Come osa raccontare la verità sulla storia americana, cioè che se alle colonie fosse stato detto che non sarebbero più potute uscire dall'unione è improbabile che ci sarebbero mai stati gli Stati Uniti?

Ron Paul è un "provocatore professionista", strilla Denver Nicks su Time.

L'autore di questo articolo di attacco (mancato) sul Time è indignato che qualcuno osi suggerire, come ha fatto il dottor Paul in un articolo recente, che la costante intromissione degli Stati Uniti negli affari dell'Africa sia qualcosa di diverso da beneficenza disinteressata.  "Dubbio al meglio", storce il naso Nicks di fronte all'affermazione di Ron Paul per cui "i popoli della Liberia e di altri paesi starebbero meglio se il governo degli Stati Uniti li lasciasse in pace". Dopo tutto, chi potrebbe aver qualcosa da obiettare ai colpi di stato sponsorizzati dagli USA, alle bombe degli USA, alle intromissioni degli USA, alla confisca di beni da parte degli USA, ai progetti di ingegneria sociale degli USA in Africa?

Dubbio? Ha chiesto al popolo della Libia cosa ne pensano delle intromissioni degli USA?  Piuttosto, gli americani  crescentemente concordano con Ron Paul che tutti noi staremmo meglio se il governo americano ci lasciasse tutti in pace. 

Questo è quanto realmente terrorizza Denver Nicks e i suoi boss al Time (e il resto dei media di mainstream). Il fatto che essi non dettano più i limiti del dibattito negli Stati Uniti. Il fatto che sempre più gente è attratta dal messaggio di Ron Paul per il quale solo la pace e la libertà possono portare alla prosperità.

Non molto tempo fa il Time era il settimanale di attualità dell'establishment repubblicano (e naturalmente della CIA). Ma questi sono tempi duri per i megafoni di regime, in quanto Internet ha fornito una piattaforma per analisi e opinioni "non approvate", avidamente consumate dal pubblico. Appena la gente ha avuto una possibilità di scelta, ha abbandonato le pubblicazioni americane stile Pravda come Time, il New York Times, il Washington Post e Newsweek il più velocemente possibile.

Ciò che fa veramente impazzire il Time e altri custodi delle opinioni accettabili, però, è che Ron Paul ha il proprio Institute for Peace and Prosperity, il quale sta amplificando il suo messaggio e sta avendo un impatto reale nel dibattito sulla politica estera e sulle libertà civili.

E' un onore che Nicks abbia messo il Ron Paul Institute in cima alla lista di entità legate a Ron Paul che fanno infuriare lui e quelli che gli pagano lo stipendio.

A Ron Paul non dovrebbe essere permesso di avere il proprio Istituto! Quello è solo per le enitità dell'establishment che predicano l'importanza dell'"eccezionalismo" armato oltreoceano e lo stato di polizia qui in patria!

Perché Ron Paul (e il suo Istituto) semplicemente non spariscono! Denver Nicks del Time chiude la sua filippica ammettendo la sconfitta. "E' chiaro che nei prossimi mesi continuerà a farsi sentire anche su altri temi".

Ci puoi scommettere, Denver, ci puoi davvero scommettere!

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