di Chris Rossini (da The Ron Paul Institute, 10 luglio 2014)

 

Se siete non-interventisti, il neocon Michael Ledeen ha qualcosa di nuovo da dirvi. Non fatevi prendere troppo dall'euforia per un possibile accordo sul nucleare con l'Iran:

Per prima cosa, i nostri problemi con l'Iran vanno ben oltre l'accordo sul nucleare. Se potessimo avere una bacchetta magica con cui far scomparire l'intero progetto nucleare, ci troveremmo ancora di fronte ad un regime radicalmente islamista che ci ha dichiarato guerra e la sta portando avanti, dal Medio Oriente all'America del Sud.

Non sembra anche a voi un'affermazione singolare?

L'Iran sta facendo guerra a "noi" in Medio Oriente e in America del Sud? Da quando il Medio Oriente e l'America del Sud sono "noi"?

Forse ho bisogno di una nuova carta geografica....

Ecco cosa vuole Leeden:

Quale potrebbe essere una strategia post-nucleare seria? Da tanto tempo sostengo l'idea di aiutare l'opposizione interna iraniana.

Non sono sufficienti i danni già causati dagli Stati Uniti "aiutando" l'opposizione a governi che non gradiscono? I fatti di Bengasi non hanno insegnato niente? E dare supporto ad Al Qaeda in Siria? L'acronimo ISIS non significa niente? E ho citato giusto i più recenti episodi di militarizzazione dell'opposizione che si è ritorta contro di noi. E Leeden chiede ancora un altro round?

Essere coinvolti negli affari delle altre nazioni è un esercizio di gran lunga troppo complesso, questo è il motivo per cui non funziona mai. Le conseguenze non previste sono sempre garantite. Se qualcosa si può dire, è che la politica estera degli Stati Uniti degli ultimi 100 anni offre solide prove empiriche di questo.

Ma con i neocon non finisce mai. Essi proveranno a portare avanti le loro tattiche screditate fintanto che riescono.

Leeden avrebbe bisogno di: A) Procurarsi una nuova carta geografica in modo da poter identificare accuratamente "noi"; e B) Leggere la Costituzione degli Stati Uniti!

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(MM)

Questo breve pezzo di Chris Rossini mi spinge a ribadire un tema generale per me molto significativo.

L'argomento specifico riguarda le affermazioni senza ritegno di Michael Leeden sulla necessità di interventi militari degli Stati Uniti. Il professore Michael Leeden è considerato uno dei principali "intellettuali" neocon. Addirittura, qualche giorno fa anche il Giornale ha pubblicato una sua intervista con grande riverenza, intervista in cui Leeden addossa a Obama le colpe della situazione in Iraq (cioè, in pura logica neocon, il disastro in Iraq sarebbe causato dal ritiro delle truppe americane, non dall'invasione dell'Iraq in primo luogo). I neocon non hanno alcun senso di autocritica. Nel 2003, Ron Paul scrisse uno stratosferico articolo ("We Have Been Neoconned!") che è diventato un classico, in cui demolisce i neocon e in particolare Michael Leeden; quell'articolo di dieci anni fa è sempre attuale.

Il tema generale è che, quando sullo sfondo ci sono flussi di denaro enormi, si trovano sempre "intellettuali" disposti a sostenere senza ritegno le cose più in contrasto con l'evidenza. Il premio Nobel Paul Krugman è uno degli esempi di questo tipo in economia. Al Gore e la sua caparbia difesa del "global warming" (poi "climate change" perché non faceva più caldo, poi ora "climate disruption") è un esempio nel campo dell'allarmismo ambientale. E così via, in tanti altri campi.

Naturalmente, i media di mainstream, finanziati dagli stessi poteri che hanno interesse in quei flussi di denaro, sostengono a spada tratta che questi sono gli "esperti" di cui fidarsi. E' così difficile rendersene conto?

Però, ci sono anche i Ron Paul, gli economisti austriaci, i climatologi che denunciano le bugie del "climate change". Con un po' di approfondimento, non è difficile rendersi conto da quale parte si dicono cose ragionevoli. Però, quell'approfondimento è necessario. Se ci si fida senza verifica degli "esperti" sui media, per quanto numerosi siano, non ci si deve stupire se ci si ritrova ingozzati di bugie clamorose.

Alla radice di tutto ciò sono quei flussi di denaro, che non ci dovrebbero essere. Provengono dall'estorsione ai cittadini da parte dello stato, giustificato con le bugie di cui sopra e accettato senza spirito critico da una parte troppo ampia della popolazione.