di Ron Paul (da The Ron Paul Institute, 28/4/14)
 

Nel corso di questo mese, i droni operati dalla CIA hanno ucciso almeno 55 persone in Yemen, in numerosi attacchi distinti. Nonostante le dichiarazioni ufficiali, secondo le quali le vittime erano "militanti", da notizie di stampa risulta che almeno tre civili sono stati uccisi e almeno cinque feriti. Con quelli di questo mese, sono almeno 92 gli attacchi di droni statunitensi in Yemen durante la presidenza di Obama, con quasi mille vittime tra cui molti civili.

Gli ultimi attacchi sembrano contraddire le revisioni, annunciate lo scorso maggio, alle linee guida del presidente Obama riguardo alle uccisioni mirate. A quell'epoca il presidente aveva affermato che i droni sarebbero stati usati solo contro chi ponesse una "continua e imminente minaccia al popolo americano", che ci doveva essere una "quasi certezza di non uccidere o ferire nessun civile" e che le misure di protezione per prevenire vittime tra i civili erano al "più alto standard che possiamo fissare".

Nessuno di questi criteri sembra sia stato rispettato. In realtà, la soglia in Yemen è considerevolmente più bassa di quanto proclami il presidente. Nel 2012 il presidente Obama ha approvato gli "signature strikes" in Yemen, un criterio per decidere gli attacchi non basato su effettive o sospette azioni criminali, ma piuttosto su un vago insieme di comportamenti ritenuti propri dei militanti.

Questo significa che gli individui uccisi nei più recenti attacchi con i droni non erano necessariamente terroristi e neanche sospetti terroristi. Non era stato dimostrato che avessero commesso alcun crimine, né che fossero membri di al-Qaeda né di alcuna organizzazione terroristica. E tuttavia essi sono stati selezionati come obiettivi di attacco, in più violando la sovranità dello Yemen in questo processo.

Alcuni potrebbero dire che è necessario per noi uccidere i sospetti terroristi all'estero in modo da poter essere più sicuri in patria. Ma gli attacchi con i droni in posti come lo Yemen ci rendono veramente più sicuri? Oppure in realtà sono controproducenti? Una cosa che sappiamo per certo è che uno degli strumenti di reclutamento più forti di al-Qaeda è il fatto che gli Stati Uniti siano là ad usare droni contro la popolazione o ad occupare paesi musulmani.

Come possiamo pensare di liberarci di tutti quelli che potrebbero cercare di farci del male se le nostre politiche di occupazione e di attacchi con i droni creano sempre più membri di al-Qaeda? Non è che stiamo davvero creando una fonte infinita di terroristi di domani con le nostre politiche incoscienti di oggi? Quale esempio diamo al resto del mondo se gli Stati Uniti agiscono come se avessero il diritto di uccidere chiunque, dovunque, semplicemente sulla base degli atteggiamenti di un individuo?

Dovremmo tenere bene a mente tutto questo quando l'amministrazione degli Stati Uniti dà lezioni ai leader del mondo su come dovrebbero agire nel ventunesimo secolo. Recentemente, l'amministrazione americana ha ammonito il presidente russo Vladimir Putin per la sua presunta interferenza negli affari dell'Ucraina, dicendo che violare la sovranità di un altro paese non è il modo di condurre le relazioni internazionali nel ventunesimo secolo. Io concordo che la sovranità debba essere rispettata.

Ma che dire degli Stati Uniti quando fanno la stessa cosa in posti come lo Yemen? Che dire delle centinaia e persino migliaia uccisi dai droni americani non perché dimostrati colpevoli di un crimine, ma perché esibivano "comportamenti" che hanno portato un operatore di droni della CIA, nascosto al sicuro in New Mexico o altrove, a premere il grilletto e mettere fine alle loro vite?

Che dire di un presidente che regolarmente si riunisce in segreto con i suoi consiglieri per determinare chi debba essere inserito in una "kill list" e rifiuta persino di discutere i criteri per l'inserimento in quella lista? E' questo un comportamento accettabile nel ventunesimo secolo?

L'amministrazione Obama deve mettere un freno alla CIA e ai suoi attacchi con i droni all'estero. Ridicolizzano i valori americani e potrebbero davvero renderci meno sicuri.