di Michael S. Rozeff (da LewRockwell.com, 11 aprile 2014)

Gli imperi si espandono eccessivamente, si spingono troppo oltre e poi crollano. La loro inettitudine è gigantesca perché la loro organizzazione è un ombrello sopra forze e interessi che sono sparsi e contraddittori. Coloro al vertice non sanno cosa succede sotto di loro, non riescono ad ottenere informazioni attendibili, non possono controllare chi è sotto di loro, non possono formulare obiettivi chiari, non possono misurare se stanno conseguendo quegli obiettivi, sono soggetti a ricevere consigli faziosi, agiscono in base alla loro stessa faziosità e dirigono con le debolezze e i limiti endemici a tutti gli esseri umani.

Le relazioni tra il governo degli Stati Uniti e la NATO sono un esempio lampante. Proprio come i progetti coloniali e imperiali degli imperi del passato tipicamente costavano di più di quanto rendessero, dimostrando di essere albatros, lo stesso vale per il mantenimento in vita della NATO, mentre avrebbe dovuto essere smantellata nel 1989.

Per gli Stati Uniti, la NATO implica molti costi e molti impegni che possono dimostrarsi costosi in futuro, un carico che grava sulle spalle degli americani. L'Europa dell'Est, in modo specifico la Serbia e la Polonia, fu il punto centrale di frizioni che portarono a due guerre mondiali in cui gli americani non avrebbero dovuto entrare. L'Ucraina è ora un potenziale terzo punto centrale di questo tipo.  La NATO sta portando questa montatura al culmine, ma anche la presenza di nazioni dell'Europa dell'Est nella NATO implica il coinvolgimento degli Stati Uniti.

Tutti sanno che la NATO non può impegnarsi a dispiegare forze in modo significativo senza la partecipazione e l'approvazione degli Stati Uniti. Eppure, ogni dichiarazione, minaccia e azione della NATO riguardo all'Ucraina crea incertezza sulle intenzioni degli Stati Uniti, che permane fino a quando gli USA non chiariscono la loro posizione. La NATO, per quanto non completamente indipendente, ha comunque la capacità di influenzare la situazione e gli stati membri. Questo crea un altro livello di incertezza.

Esiste ora un insieme pericoloso di relazioni in cui un generale statunitense, quindi ufficialmente sotto il comando del presidente degli Stati Uniti, agisce sotto il comando di un corpo della NATO, non eletto. Egli parla di sua iniziativa di una situazione pericolosa che potrebbe creare una guerra importante tra gli Stati Uniti e la Russia. Gli viene chiesto di fare, e fa, piani militari che coinvolgono forze statunitensi. I russi quindi sono costretti ad agire senza sapere precisamente le intenzioni degli Stati Uniti né quanta importanza hanno le azioni della NATO. Per avere chiarimenti devono comunicare con gli Stati Uniti e questo comporta sempre un'incertezza per conto suo.

Obama ha già escluso una guerra per l'Ucraina. Ora abbiamo un generale insubordinato che lavora per un'altra organizzazione (la NATO), la quale pretende di essere un governo, e rilascia dichiarazioni in opposizione a quanto già detto dal suo comandante in capo. Possiamo solo sperare che Obama dica sul serio e non faccia giravolte di 180 gradi come altri presidenti hanno fatto in simili situazioni, ad esempio Woodrow Wilson.

Le minacce della NATO accrescono le probabilità di un'incursione russa in Ucraina a causa dell'implicazione che l'Ucraina sia o debba essere nella NATO. Però, una tale invasione e la guerra non sono realmente nell'interesse dei russi. Gli oneri e le conseguenze di un'invasione dell'Ucraina sarebbero molto pesanti per la Russia.

O gli Stati Uniti preferiscono giocare al gioco del potere in questa maniera duplice attraverso la NATO, oppure hanno creato senza volere uno schema con la NATO che è diventato una mina vagante. Neanche i leader stessi del governo statunitense lo sanno. Non sanno quali sono gli interi costi di avere la NATO attorno e a questo punto non sanno come liquidarla. Comunque sia, gli interessi degli Europei coinvolti e gli interessi della NATO stessa entrano in gioco. Questi interessi non sono quelli del governo americano, come reso evidente dalle dichiarazioni di Obama che escludono la guerra; certamente non sono quelli della maggioranza degli americani che non sanno neanche trovare l'Ucraina sulla carta geografica.

L'idea stessa di mobilitare truppe americane o qualsiasi altro tipo di forza per difendere l'Ucraina è assurda perché l'unico modo di realizzarla implica di essere preparati ad una guerra importante in Ucraina. I costi sarebbero enormi. Oltre ad essere costosa, tale azione avrebbe molte possibilità di essere militarmente inefficace. L'Ucraina e gli ucraini sarebbero distrutti. Significherebbe guerra convenzionale contro la Russia che potrebbe degenerare in guerra nucleare. Avrebbe conseguenze ampie e imprevedibili. Tutto ciò è inconcepibile. Quanto è assurdo combattere la Russia per una terra che la Russia non sta attaccando, quando una guerra simile è stata evitata nei decenni di Guerra Fredda? Che beneficio ne avrebbero gli americani? E non c'è assolutamente alcuna ragione per tale guerra. Perché no? Innanzitutto perché la Russia ha presentato una serie di proposte per la soluzione della crisi in Ucraina. Inoltre, la posizione dell'ucraina come stato è lungi dall'essere chiara. Cosa esattamente sarebbe difeso e perché? C'è ampio spazio per stabilizzare la situazione politica dell'Ucraina pacificamente.

I piani della NATO per la mobilitazione di truppe americane

Il vertice della NATO ha rilasciato una nuova minaccia alla Russia: "La Russia deve ritirare le sue truppe dal confine ucraino come primo passo per cominciare il dialogo sulla crisi in Ucraina, ha detto giovedì il Segretario Generale della NATO Anders Fogh Rasmussen."

In aggiunta, “In un'intervista con l'Associated Press, il generale dell'US Air Force Philip Breedlove ha detto che i piani in corso di completamento per assicurare la stabilità in Europa agli stati membri NATO potrebbero coinvolgere la mobilitazione di truppe americane."

Breedlove ha un atteggiamento da falco sulla situazione Ucraina-Russia da diverse settimane, così come Rasmussen. Breedlove è il comandante USAF a capo delle forze militari NATO.

"Breedlove ha detto all'agenzia di stampa di avere ogni intenzione di rivelare la sua proposta in anticipo sul termine di martedì prossimo e che "non escluderebbe il coinvolgimento di alcuna nazione, inclusi gli Stati Uniti."

Non c'è alcuna indicazione al momento che queste minacce, queste proposte e questi piani della NATO che potrebbero coinvolgere forze americane siano stati coordinati o approvati dal governo degli Stati Uniti.

La NATO continua ad essere un'organizzazione pericolosa e aggressiva che agisce come fosse uno stato indipendente con le proprie relazioni con gli stati esistenti. I suoi dirigenti l'hanno inserita nella situazione Ucraina-Russia.

[Nota: Perché mai paghiamo un lauto stipendio a gente come Rasmussen? Ad un esercito di suoi sottoposti? Chi ce lo fa fare? MM]