2 gennaio 2016

Il 31 dicembre 2015 Lew Rockwell ha pubblicato un articolo apparso a settembre 2015 sul sito Washington Blog. Ne traduco una buona parte, poi concludo con commenti miei.

Il tema dell'articolo non è (o non è solo) che gli stati organizzano atti di terrore di cui incolpano altri ("false flag"): l'accento è sul fatto che, tempo dopo e lontano dai riflettori, in realtà questi misfatti sono ammessi proprio da funzionari governativi.

[Update 7/11/17: Lew Rockwell pubblica oggi, ancora dal sito Washington Blog, I “False Flag” sono così comuni che ufficiali americani ne discutono comunemente ]

Non dimenticatelo mai.... il vostro governo ammette di aver organizzato atti terroristici "false flag"

su LewRockwell.com (31 dicembre 2015), originale su Washington Blog (settembre 2015)

Nei casi seguenti, funzionari del governo che ha eseguito l'attacco (o ha seriamente proposto un attacco) ammettono di averlo fatto, oralmente o in documenti scritti o tramite fotografie o video:

(1) Militari giapponesi causarono una piccola esplosione su un binario ferroviario nel 1931, e il Giappone accusò falsamente la Cina dell'attentato per giustificare l'invasione della Manciuria. Questo episodio è noto come “incidente di Mukden” o "incidente della Manciuria". Il Tribunale Militare Internazionale di Tokio concluse: “Diversi partecipanti al piano, incluso Hashimoto [un alto ufficiale dell'esercito giapponese], in varie occasioni hanno ammesso il loro ruolo nel piano e hanno affermato che l'obiettivo dell'"incidente" era trovare una scusa per l'occupazione della Manciuria da parte dell'esercito Kwantung ….” E leggete questo.

(2) Un importante ufficiale delle SS naziste ammise al processo di Norimberga che - sotto gli ordini del capo della Gestapo - insieme ad altri operativi nazisti egli mise in atto attacchi contro il suo stesso popolo e paese, attacchi che furono attribuiti ai polacchi per giustificare l'invasione della Polonia.

(3) Il generale nazista Franz Halder testimoniò al processo di Norimberga che il leader nazista Hermann Goering ammetteva di aver organizzato l'incendio al palazzo del parlamento tedesco nel 1933, incolpando falsamente i comunisti.

(4) Il leader sovietico Nikita Khrushchev ammise per iscritto che l'Armata Rossa sovietica bombardò il paese russo di Mainila nel 1939 - incolpando la Finlandia per l'attacco - come base per lanciare la "Guerra d'Inverno" contro la Finlandia. Il presidente russo Boris Yeltsin confermò che la Russia era stata l'aggressore nella Guerra d'Inverno.

(5) Il parlamento russo, l'attuale presidente russo Putin e l'ex-leader sovietico Gorbachev ammettono tutti che il leader sovietico Josif Stalin ordinò alla sua polizia segreta di sterminare 22000 tra ufficiali dell'esercito polacco e civili nel 1940, incolpando i nazisti.

(6) Il parlamento britannico ammette che  – tra 1946 e il 1948 – fece bombardare 5 navi che trasportavano ebrei in fuga dall'Olocausto per cercare rifugio in Palestina, creò un falso gruppo chiamato "Difensori della Palestina araba", poi fece falsamente rivendicare a questo pseudo-gruppo la responsabilità per le bombe ((si veda anche questo, questo e questo).

(7) Israele ammette che nel 1954 una cellula terrorista israeliana operante in Egitto piazzò bombe in diversi edifici tra cui quelli della diplomazia statunitense, lasciandosi dietro "prove" che indicavano gli Arabi quali colpevoli (una delle bombe scoppiò in anticipo, permettendo agli egiziani di identificare i bombaroli, e diversi degli israeliani coinvolti in seguito confessarono) ((si veda anche questo e questo)

(8) La CIA ammette di aver assoldato degli iraniani negli anni '50 per fingersi comunisti e compiere attentanti in Iran, al fine di spostare l'opinione pubblica del paese contro il primo ministro democraticamente eletto.

(9) Il primo ministro turco ammise che il governo turco era responsabile per le esplosioni nel 1955 in un consolato turco in Grecia - danneggiando anche il luogo di nascita del fondatore della moderna Turchia, adiacente al consolato  - attentati di cui incolpò la Grecia al fine di incitare e giustificare atti di violenza contro i greci.

(10) Il primo ministro britannico ammise al suo segretario per la difesa di aver approvato nel 1957 insieme al presidente americano Dwight Eisenhower un piano per compiere attentati in Siria e incolpare il governo siriano, in modo da facilitare il cambio di regime.

(11) L'ex primo ministro italiano, un giudice italiano e l'ex-capo del controspionaggio italiano hanno ammesso che la NATO, con l'aiuto del Pentagono e della CIA, ha compiuto attentati in Italia e altri paesi europei negli anni '70 incolpando gruppi comunisti, al fine di far crescere il supporto ai loro governi in Europa nella loro battaglia contro il comunismo. Come ha detto un partecipante a questi programmi segreti: “Si dovevano attaccare i civili, la gente, donne, bambini, persone innocenti, gente sconosciuta lontanissima da ogni gioco politico. La ragione era molto semplice. In questo modo la popolazione italiana sarebbe stata forzata a rivolgersi allo stato per chiedere maggiore sicurezza. (si veda anche questo) (l'Italia e altri paesi europei soggetti alla campagna terroristica erano entrati nella NATO prima che cominciassero gli attentati). Guardate questo speciale della BBC. Presumibilmente, furono gli stessi a compiere attacchi terroristici in Francia, Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e altri paesi.

Gli attacchi sotto "falsa bandiera" compiuti nell'ambito di questo programma includono (solo per fare qualche esempio):

(12) Nel1960, il senatore americano George Smathers suggerì che gli Stati Uniti lanciassero "un attacco sotto falsa bandiera a Guantanamo Bay, al fine di fomentare uno scontro che ci darebbe il pretesto per intervenire e rovesciare Castro".

(13) Documenti ufficiali del Dipartimento di Stato mostrano che, nel 1961, il capo dello Stato Maggiore Congiunto e altri alti ufficiali discussero la possibilità di far esplodere un consolato nella Repubblica Dominicana per giustificare un'invasione del paese. Questi piani non furono messi in pratica, però furono tutti discussi seriamente come proposte.

(14) Come è ammesso dal governo americano, documenti recentemente declassificati mostrano che, nel 1962, lo Stato Maggiore Congiunto autorizzò un piano per far esplodere aerei americani (tramite un progetto elaborato che comprendeva lo scambio di aerei) e anche commettere atti di terrorismo sul suolo americano, per poi incolpare i cubani, per giustificare un'invasione di Cuba. Si veda questo servizio di ABC news; i documenti ufficiali; e questa intervista.

(15) Nel 1963, il Dipartimento della Difesa americano scrisse un articolo in cui si promuovevano attacchi nelle nazioni appartenenti all'Organizzazione degli Stati Americani - come Trinidad-Tobago o la Giamaica - di cui incolpare falsamente Cuba.

(16) Il Dipartimento della Difesa americano suggerì persino di assoldare segretamente una persona all'interno del governo di Castro per attaccare gli Stati Uniti: "L'unica area rimasta da considerare sarebbe quindi corrompere uno dei comandanti subordinati a Castro affinché lanci un attacco a Guantanamo".

(17) La NSA ammette di aver mentito riguardo a quanto realmente avvenne nell'incidente del Golfo di Tonkino nel  1964.... manipolando i dati per far apparire che barche nord-vietnamite aprirono il fuoco su una nave americana, al fine di creare una falsa giustificazione per la guerra del Vietnam.

(18) Un comitato parlamentare americano ha ammesso che - come parte della campagna "Cointelpro" - l'FBI aveva usato molti provocatori tra gli anni '50 e '70 per compiere atti violenti e attribuirli falsamente ad attivisti politici.

(19) Un altissimo generale turco ha ammesso che le forze turche bruciarono una moschea a Cipro negli anni '70, incolpando i loro nemici. Ha spiegato: “In Guerra Speciale, certi atti di sabotaggio sono eseguiti e attribuiti al nemico per far crescere la resistenza nel pubblico. L'abbiamo fatto a Cipro; abbiamo persino bruciato una moschea". In replica allo sguardo incredulo dell'attonito corrispondente il generale ha detto: "Sto facendo un esempio".

(20) Un documento declassificato della CIA del 1973  rivela un programma per l'addestramento di polizia e truppe straniere su come costruire trappole esplosive, fingendo di addestrarli su come indagare sugli atti di terrorismo:

L'Agenzia mantiene collegamenti di vario grado con le organizzazioni di polizia/sicurezza in paesi stranieri....
[La CIA fornisce sessioni di addestramento come segue:]
a. Fornendo ai partecipanti all'addestramento conoscenze di base nell'uso di demolitori e incendiari commerciali e militari, in quanto possono essere applicati alle operazioni di terrorismo e sabotaggio industriale.

 

b. Introducendo i partecipanti ai materiali commercialmente disponibili e alle tecniche di laboratorio casalingo, probabilmente utilizzati nella fabbricazione di esplosivi e incendiari da terroristi o sabotatori.

 

c. Familiarizzando i partecipanti con i concetti di analisi di obiettivo e pianificazione operativa che un sabotatore o terrorista deve impiegare.
d. Introducendo i partecipanti alle tecniche e ai dispositivi di costruzione di trappole esplosive, fornendo esperienza pratica sia con i dispositivi fabbricati sia con quelli improvvisati attraverso reale fabbricazione.

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Il programma fornisce ai partecipanti ampia possibilità di sviluppare familiarità di base e usare con abilità, tramite maneggiamento, preparazione e applicazione, le varie cariche esplosive, agenti incendiari, dispositivi terroristici e tecniche di sabotaggio.

(21) Il governo tedesco ha ammesso che, nel 1978, i servizi segreti tedeschi hanno fatto esplodere una bomba nel muro esterno di un carcere e piazzato "strumenti di evasione" su un prigioniero - un membro della fazione Esercito Rosso - a cui i servizi segreti volevano addossare l'esplosione.

(22) Un agente del Mossad ammette che, nel 1984, il Mossad piazzò un trasmettitore radio nel complesso di Gheddafi a Tripoli, Libia, che diffondeva false trasmissioni terroriste registrate dal Mossad, per incastrare Gheddafi come sostenitore del terrorismo. Ronald Reagan bombardò la Libia immediatamente dopo.

[....]

L'articolo continua ancora a lungo, citando casi in tutto il mondo di ammissione di: fomentazione di rivolte pretendendo di reprimerle, infiltrazioni, piazzamento di false prove per incastrare finti colpevoli, attribuzione di atti a gruppi estranei, eccetera eccetera. Sono inclusi anche casi molto recenti.

Non tutte le interpretazioni dell'autore sono per me condivisibili in toto, a volte i livelli di inganno sono molteplici, ma in ogni modo il reale svolgimento dei fatti e i reali colpevoli non sono quelli additati al pubblico.

L'articolo si conclude così:

(56) I leader lungo tutto il corso della storia hanno riconosciuto i "benefici" della falsa bandiera per giustificare i loro piani politici:

Il terrorismo è la miglior arma politica, in quanto niente spinge più forte la gente della paura di morte improvvisa."
– Adolf Hitler
“Naturalmente la gente non vuole la guerra... Ma dopotutto sono i leader della nazione che determinano le azioni, ed è sempre una cosa semplice trascinare la gente, che sia una democrazia o una dittatura fascista, o un parlamento, o una dittatura comunista.... Voce o non voce, la gente può sempre essere portata ad accettare le richieste dei leader. E' facile. Tutto quello che occorre fare è dire loro che sono sotto attacco. e denunciare i pacifisti perché mancano di patriottismo e espongono il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in ogni paese."
– Hermann Goering, leader nazista
"Il modo più facile per ottenere il controllo della popolazione è compiere atti di terrorismo. Il pubblico reclamerà a gran voce tali leggi se la sicurezza personale è minacciata”.
– Josif Stalin

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In questo elenco sono citati solo casi nella storia contemporanea, ma compiere atti di terrorismo di cui incolpare altri non è certo una cosa nuova. In tutte le epoche e in ogni luogo spaventare la popolazione con finte minacce esterne, o additare colpevoli fasulli per i propri crimini, è uno strumento tipico del potere.
Ci sono forse anche casi in cui i reali colpevoli di atti terroristici sono proprio quelli additati, ma sono verosimilmente sparuti, e sono eventi di portata limitata. I grandi episodi di violenza che scuotono l'emotività collettiva, con conseguenze che cambiano il corso della storia, mi sentirei di dire, sono quasi sempre "false flag", o comunque non sono avvenuti come racconta la narrativa ufficiale. Tempo dopo, in sordina, viene pure ammesso. Adesso è molto agevole, per chi vuole, rintracciare libri e articoli che raccontano versioni più veritiere.

Oggi, almeno metà degli americani non crede alla versione ufficiale sull'11 settembre. Ma ormai "la frittata è fatta". L'attentato è servito a quello a cui doveva servire. E' subito che bisogna farsi domande ed essere diffidenti delle versioni ufficiali. Le armi di distruzione di massa di Saddam.... ormai è tardi, marameo.

Gli americani, e non solo loro, invece non hanno creduto nel 2013 all'uso di gas letale da parte del governo siriano contro il suo stesso popolo, o almeno hanno pensato che non fossero fatti loro, nonostante una martellante propaganda. L'intervento in Siria già pianificato ha dovuto aspettare, si sono dovuti cercare altri pretesti, e tuttora l'obiettivo non è stato raggiunto. A proposito, nonostante qualcuno ancora accusi Assad dell'uso di gas (senza alcuna prova), poi si è saputo che proprio non era vero. Anzi, sembra che il gas provenisse dai turchi e sia stato usato dai ribelli, notizie apparse recentemente, in sordina. All'epoca persone istruite e intelligenti, però del tutto succubi della propaganda, mi dicevano costernati che occorreva "certamente fare qualcosa contro questo dittatore spietato".

Alla luce anche solo dell'elenco qui sopra, mi sembra che la narrativa attuale dei media sulle minacce terroristiche assuma una dimensione totalmente surreale.
Possibile che non siano al corrente di questi fatti i giornalisti e gli opinionisti profumatamente pagati, gli storici illustri, da cui ci si aspetta che si occupino a tempo pieno di queste analisi? Cervelli così brillanti e preparati non sono in grado di fare due più due? O forse costoro sono ben consapevoli che i loro emolumenti derivano dal non farsi troppe domande e propagandare le versioni date loro dall'alto?

Oggi Maurizio Blondet ha pubblicato un altro articolo da non perdere: Anonymous contro ISIS. E Gozilla contro King Kong
Blondet cita il Corriere della Sera, e le notizie su "Anonymous denuncia l'ISIS" che il grande quotidiano riporta in tutta serietà. Sembra di entrare in un regno dell'assurdo. Basta dire "terrore" e qualsiasi cosa va bene, senza pudore.
E Il Giornale, che propaganda incessantemente la necessità di una sorta di guerra santa contro l'Islam....  A causa degli attacchi di Parigi! Ma li hanno esaminati bene, quegli attacchi? Non c'era proprio nulla che non torna?
Naturalmente, poi Hollande pronuncia il suo bel discorso, e la Francia può andare alla guerra (non esattamente in modo dignitoso). Le quotazioni di Hollande risalgono. Déjà vu?

Tra l'altro, si tratta di una guerra che va proprio nella direzione auspicata da chi ci obbliga a riempirci di migranti per odio verso la nostra civiltà.

I fatti citati in questo elenco non sono insegnati e approfonditi a scuola. Gli studenti potrebbero fare qualche collegamento con quello che sentono dire sugli eventi attuali. Come ci si può aspettare che la scuola controllata dallo stato insegni a non fidarsi dello stato, il più grande bugiardo?

Capisco il bisogno di identificarsi con qualcosa che ci tenga insieme, che dia il senso di appartenenza alla nazione che rappresenta la nostra identità storica e culturale. Ma identificare la patria con il governo è un equivoco che porta sciagure. Tra l'altro, adesso abbiamo proprio un governo che in maniera più palese di sempre è asservito a interessi non italiani!
Non c'è per nulla bisogno di azioni contro lo stato, sia esso il nostro governo, o la UE, o la NATO, o il governo americano che ci comanda, e i suoi servizi segreti onnipresenti: sarebbe sufficiente essere diffidenti verso quello che dice, e riflettere sulle sue motivazioni e obiettivi, ricordando che creare paura e senso di impotenza è da sempre un obiettivo primario dello stato. Una popolazione che rifiuta di credere alle bugie e non si lascia spaventare, è questo che è efficace contro i soprusi dello stato.

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