di Daniel McAdams (da The Ron Paul Institute, 16 maggio 2014)

Sembra che Il Segretario di Stato John Kerry sia impegnato in una missione personale per trascinare gli Stati Uniti verso l'invasione della Siria. Quanto meno, egli rimane determinato a fornire appoggio alla ribellione contro il governo siriano fino alla distruzione completa del paese.

Nel meeting di ieri a Londra, gli auto-definiti "Amici della Siria", inclusi, in aggiunta a USA e UK, modelli di democrazia quali il Qatar, l'Arabia Saudita e la Turchia, hanno deciso di incrementare l'assistenza a chi combatte da tre anni per rovesciare il governo siriano.

Al meeting Kerry ha colto l'occasione per accusare di nuovo il governo siriano di usare armi chimiche, in apparenza per nulla frenato dalle proprie fraudolente affermazioni nello stesso senso l'anno scorso. "Dati grezzi" indicano che il governo siriano ha usato gas al cloro recentemente, afferma Kerry stavolta. Molto grezzi, senza dubbio.

Nel frattempo, il Segretario alla Difesa Chuck Hagel ha detto lo stesso giorno che "non abbiamo visto alcuna prova" di ulteriori attacchi chimici. Sembra che l'amministrazione americana sia in guerra con se stessa, con Kerry che sembra esca dal seminato ad ogni opportunità.

Ricordiamo che la scorsa estate Kerry ha detto inequivocabilmente che "noi sappiamo" che Assad ha usato armi chimiche nel Ghouta. Ricordiamo anche che si sbagliava completamente, avendo portato gli Stati Uniti sull'orlo dell'invasione di un altro paese sulla base di un pretesto inventato.

Nonostante la scorsa estate sia stato raggiunto un accordo per il quale il governo siriano ha acconsentito a rinunciare al suo arsenale chimico strategico - un accordo che è stato mantenuto - gli Stati Uniti non hanno fatto altro che intensificare il loro supporto al cambio di regime.

A riprova, gli Stati Uniti hanno lanciato recentemente un programma pilota per fornire micidiali missili TOW all'opposizione "moderata". Tuttavia, è già stato riportato che questi missili quasi immediatamente sono finiti nelle mani dei radicali in Siria, inclusi combattenti del famigerato al-Nusra Front. In breve, gli Stati Uniti stanno fornendo alcune delle armi più letali del loro arsenale ad affiliati di al-Qaeda.

Se le disposizioni per la carcerazione illimitata del National Defense Authorization Act fossero effettivamente applicate, il Segretario Kerry e buona parte dell'amministrazione USA sarebbero attualmente sotto custodia, tenuti segregati senza accuse e senza accesso ad assistenza legale. Però queste leggi non valgono per chi è incaricato di scriverle e metterle in pratica.

Tragicamente, questo potenziamento dell'aiuto ai ribelli dominati dagli estremisti in Siria giunge in mezzo ai primi segni di una via di uscita dall'incubo che dura da tre anni. A Homs, considerato il luogo di nascita della ribellione, le forze governative e i ribelli hanno raggiunto un accordo per il ritiro pacifico del ribelli dalla città. La battaglia durata anni è finita e quasi immediatamente la popolazione ha cominciato a tornare nella città per iniziare la ricostruzione.

Se la propaganda americana sul regime di Assad fosse vera, naturalmente avremmo visto le forze governative massacrare la gente che ritorna. In realtà l'opposto è vero: la bandiera siriana è stata alzata di nuovo nella città e la gente mostra intenzione di tornare a quanto è rimasto delle loro case.

Come ha scoperto persino il Los Angeles Times:

... un gruppo di donne cristiane si è diretto nella Città Vecchia per verificare lo stato della casa di famiglia. La minoranza cristiana è generalmente calorosa riguardo alla "liberazione" di un'area centrale per la loro antica identità. "L'esercito ha spazzato via tutta la gente cattiva dalla nostra città", ha detto Hannan Ragap, 45, una madre di due figli che indossava tacchi a spillo e jeans mentre camminava verso la Città Vecchia. Nell'adiacente quartiere Zahra, la gente assaporava la vittoria contro quello che molti ritengono sia una minaccia alla loro stessa esistenza da parte di una forza islamica radicale.

Ad Aleppo, ancora controllata dai ribelli, i combattenti anti-governativi guardano stancamente ma con speranza alla resa pacifica di Homs.

La pubblicazione al-Monitor cita il ribelle siriano "Abdel" ad Aleppo:

"Ammettiamolo: è venuta l'ora di un accordo", dice Abdel. ... Il modello, egli dice, è Homs, il cui cessate-il-fuoco comincia ora ad allettare gli stanchi combattenti ribelli ad Aleppo. "Non ci stiamo arrendendo, perché impediremo ad Assad di restare al potere, però con altri mezzi. Nessuno può prevalere con le armi. Sapete cosa c'è là, sul lato occidentale, nella direzione di questo mortaio? Lo sapete a cosa sto sparando? C'è la mia casa. Sto sparando alla mia casa."

L'assurdità dello scontro messa a nudo: un "ribelle" ridotto a sparare alla sua stessa casa!

E' su questo sfondo che gli Stati Uniti cercano di intensificare e prolungare la guerra. E' su questo sfondo che John Kerry continua a fare pressioni per il coinvolgimento americano in Siria, al punto di pronunciare di nuovo affermazioni forsennate senza alcuna prova. Ascoltate la rabbia disorientata e sanguinaria nella sua voce.

Ieri il Segretario di Stato ha condannato l'imminente voto presidenziale in Siria, dicendo: "Insieme, siamo unanimi nel dire che le elezioni messe in scena da Assad sono una farsa. Sono un insulto. Sono una frode verso la democrazia, verso il popolo siriano e verso il mondo."

Però, come conclude persino The National, pubblicazione degli Emirati Arabi Uniti in lingua inglese (ricordiamo che gli Emirati, essendo uno degli "Amici della Siria", sono tutt'altro che filo-Assad):

Il segreto sporco in Siria oggi è che, se le elezioni presidenziali fossero libere e senza frodi, Bashar Al Assad vincerebbe lo stesso.

Kerry di nuovo si sta inventando la sua stessa realtà.

Nel frattempo, non una parola da Kerry su un'autobomba dei ribelli che ieri ha ucciso dozzine di civili. Non una parola sui ribelli che bloccano l'acqua per i civili ad Aleppo, creando un disastro umanitario di proporzioni orribili. Evidentemente alcuni disastri umanitari sono più umanitari degli altri.

John Kerry è forse impazzito? Può Obama per qualche ragione non licenziarlo? C'è ancora qualche adulto rimasto?

 

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