Gary North (garynorth.com, 20 gennaio 2017)

Il discorso di insediamento di Donald Trump passerà alla storia come uno dei più memorabili.

Dico questo da persona con 59 anni di esperienza in discorsi pubblici e con un dottorato in storia americana.

Ci sono stati solo tre discorsi di insediamento che sono rimasti memorabili nel tempo. Il primo è il discorso per il secondo mandato di Lincoln, con la frase: "... con malizia verso nessuno, con benevolenza verso tutti." Il secondo è stato al primo insediamento di Franklyn Roosevelt: "Non dobbiamo aver paura di nulla se non della paura stessa." Il terzo è stato quello di John Kennedy: "Chiedetevi non cosa il vostro paese può fare per voi. Chiedetevi cosa voi potete fare per il vostro paese." Sono frasi leggendarie.

E tuttavia il discorso di Trump è stato diverso da ogni altro precedente discorso inaugurale. Trump ha parlato direttamente alla sua base politica. Non ha cercato di conciliare la nazione con qualche vaga e irreale retorica politica, parlando di un terreno comune. Ha lanciato il guanto di sfida sin dall'inizio. In piedi di fronte al Capitol Building, circondato da ex presidenti e politici, ha detto che tutto quello che essi avevano fatto in passato è stato un modo per estrarre potere dal popolo americano e per portare piume ai loro stessi nidi. Naturalmente, è esattamente quello che hanno fatto. Nessuno l'aveva mai detto prima d'ora in un discorso inaugurale.

Ha detto molto chiaramente che si tratta di un punto di svolta. Di nuovo, in passato i discorsi inaugurali hanno sempre richiamato all'unità. Trump non ha richiamato all'unità in generale. Ha richiamato all'unità nei suoi termini, improntati al suo programma. Ha delineato il trasferimento di potere dalle sale di Washington indietro al popolo. La retorica è stata categorica ad un grado che non mi sarei aspettato.

La cerimonia di oggi, tuttavia, ha un significato particolarmente speciale perché oggi non stiamo meramente trasferendo potere da un'amministrazione ad un'altra o da un partito ad un alto, bensì stiamo trasferendo potere da Washington, D.C., e restituendolo a voi, il popolo.
Per troppo a lungo, un piccolo gruppo di persone nella capitale della nostra nazione ha raccolto le ricompense delle posizioni di governo mentre il popolo ha sopportato i costi. Washington si è arricchita, ma il popolo non ha avuto parte in questa ricchezza. I politici hanno prosperato ma i posti di lavoro sono scomparsi e le fabbriche hanno chiuso.
L'establishment ha protetto se stesso, ma non i cittadini del nostro paese. Le loro vittorie non sono state le vostre vittorie. I loro trionfi non sono stati i vostri trionfi. Mentre loro celebravano nella capitale, c'era ben poco da celebrare per le famiglie in difficoltà in tutto il paese.
Tutto questo cambia a partire da qui e da adesso, perché questo momento è il vostro momento.
Appartiene a voi.

Non ha fatto prigionieri. Non ha offerto rami d'ulivo. Ha usato i media per raggiungere direttamente la sua base politica. E' stato in sostanza un'estensione di quello che fa su Twitter tutti i giorni.

I media e l'establishment non hanno mai avuto a che fare con qualcosa di simile in precedenza. Tecnologicamente, non si sarebbe potuto farlo prima del 2004. Ideologicamente, nessuno voleva farlo. Però lui l'ha appena fatto.

Questo è populismo, puro e semplice. Nessun populista ha mai avuto l'occasione di fare un discorso inaugurale populista.

Penso che il discorso inaugurale tornerà indietro a morderlo. Ha fatto promesse che non sarà in grado di mantenere. La struttura politica di Washington, e lasciamo stare la burocrazia di Washington, non permetterà che si avverino le sue promesse. Tuttavia, in piena vista pubblica almeno egli le ha annunciate. Ha detto chiaramente cosa si aspetta di essere in grado di compiere come Presidente, e ha promesso di non tradire il popolo - la sua base politica.

Trump è sufficientemente ricco, e sufficientemente indipendente, e sufficientemente irascibile, da poter forse riuscire a non rimanere impigliato nelle paludi del compromesso politico. Sembra non abbia alcuna intenzione di acconsentire giusto per tirare avanti. Egli è consapevole che la sua elezione è come nessun altra nella storia degli Stati Uniti. Era un uomo senza alcuna esperienza in politica di nessun tipo, ed è stato eletto Presidente degli Stati Uniti. Politicamente parlando, non deve niente a nessuno. Entra in carica senza portarsi dietro alcun laccio. Questo non è mai successo nella storia politica americana ed è estremamente raro nella storia, eccetto nei casi di generali conquistatori.

Non so quale frase sarà citata in futuro. Ma posso dirvi quale ha catturato la mia attenzione: "Questa carneficina americana si ferma qui e si ferma adesso." Carneficina americana. Coglie nel segno, esattamente.

Ma è più probabile che attecchisca questa: "Da questo momento in avanti, sarà Prima l'America."

Non è l'oratore consumato che era John Kennedy. Non ha dalla sua i cuori della gente nel modo in cui li aveva Franklin Roosevelt nel mezzo della Grande Depressione. Non è il maestro di retorica che era Abraham Lincoln. Però, più di ogni presidente che io abbia ascoltato o letto ad un insediamento, Trump ha esposto il suo programma, ha mostrato come quel programma sia una fondamentale rottura dal passato politico e ha promesso ai suoi sostenitori che non li tradirà. L'implicazione è ovvia: tutti i precedenti presidenti li hanno traditi. Ed è vero. Quattro di loro erano in piedi dietro di lui quando l'ha detto. E' stata una violazione dell'etichetta. Mi è piaciuto molto.

Indipendentemente da quello che succederà in termini di dettagli della sua amministrazione, e indipendentemente da quello che succederà all'economia come risultato dello sperpero della banca centrale, Donald Trump ha pronunciato un discorso inaugurale che passerà alla storia. I suoi nemici cercheranno di seppellirlo con le sue stesse parole. Tuttavia questo fa il suo gioco. Dovranno usare le sue stesse parole per seppellirlo. L'establishment è in trappola.

Che la battaglia abbia inizio!

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