Il modo della Sinistra

di Christopher Manion (LewRockwell.com, 1 novembre 2016)

“Gran parte degli elettori vedono l'America come una nazione divisa e si aspettano che le cose possano solo peggiorare nel prossimo anno, non importa chi sarà il presidente", scrive l'agenzia di sondaggi Rasmussen.

Oh cielo: cosa dovremmo fare?

Cominciamo dal grido primario di Hillary: "Questi russi cattivi stanno cercando di distruggere la nostra democrazia e Donald Trump li sta aiutando!"

Questa fantasia ideologica, comicamente concepita e portata avanti dai parassiti della campagna Clinton, è già sufficientemente aberrante di per sé; che salti su questo carro il narcisista-in-capo, lo smidollato vincitore del Premio Nobel per la Pace e disastro di politica estera, è pura farsa.

Il ritornello "I russi stanno arrivando" non ha lo scopo semplicemente di distrarre gli americani che ancora sanno dov'è la Russia dalla corruzione del regime Obama-Clinton. Ha un obiettivo futuro, più sinistro e più profondo dell'obiettivo immediato della semplice manipolazione degli ingenui.

Dopo le elezioni, dovessero i criminali della campagna Clinton riuscire a strappare la vittoria, metà del paese ribollirà nel disprezzo e nel risentimento, non paura non informata ma rabbia ben consapevole e motivata, verso i corruptos che controllano l'Establishment Nazionale Bipartisan.

Queste voci contrarie saranno il nemico dell'establishment, e il presidente Hillary dovrà ridurli in ginocchio.

Ecco come.

Se esiste una singola burocrazia a Washington non fatalmente infettata con la malattia, non la conosciamo. E così, dopo le elezioni, non ci sarà tempo da perdere per la Mafia dell'Establishment - non per placare la sconfitta dei detestati Deplorabili, ma per manipolarla.

L'establishment bipartisan odia l'esercito, naturalmente, ma è disposto ad usare le guerre e i tamburi di guerra per riempire le proprie tasche, espandere i propri interessi commerciali e soddisfare il proprio insaziabile desiderio di potere. Al tempo stesso, abbiamo imparato da Lyndon Johnson e da George W. Bush che l'establishment non vuole in realtà vincere le guerre - perché quello significa che la pace sarà a portata di mano, e questo non va bene per l'establishment.

E' meglio il caos.

“Hey, hanno bisogno del nostro aiuto!”

Quindi possono sovraccaricare l'esercito con scemenze politically correct, pannelli solari, marinaie incinte e soldati fisicamente inadatti, garantendo a tutti l'accesso a una generosa dose di sesso degenerato di tutte le varietà. Che bello avere personale in posizioni critiche che prende lunghe licenze per parto o per operazioni di cambio sesso mentre è in servizio.

Bene, andiamo in guerra con l'esercito che abbiamo, ma abbiamo bisogno della guerra: dopo tutto, mentre ci avviciniamo alla visione di Orwell del futuro e ci allontaniamo da quella di Huxley, è la guerra permanente che terrà a bada le masse - mantenendole occupate e mantenendole soggiogate.

Nel 1916, Wilson corse per la Casa Bianca sul mantra "Ci ha tenuto fuori dalla guerra!". Una maggioranza di americani si opponeva al coinvolgimento nel caos europeo, ma Wilson trovò un alleato fondamentale nel primate cattolico degli USA,  Cardinale James Gibbons di Baltimora.

L'America era "divisa" anche allora, in questo senso: l'anti-cattolicesimo era reale e diffuso tra le elite protestanti (a pochi importa oggi che il Ku-Klux-Klan odii i cattolici molto più di quanto odii  gli ebrei o i neri).

Gibbons sfidò il suo stesso Papa (Benedetto XV) e disse a Wilson che i cattolici avrebbero combattuto per il loro paese. Giusto o sbagliato, egli temette una ripercussione contro i "Papisti" che erano "leali ad una potenza straniera".

I cattolici richiamati alla leva non poterono rifiutarsi di andare in guerra. La "divisione" fu terminata - con la guerra.

Un quarto di secolo dopo, l'amministrazione Roosevelt era un disastro socialista. Correndo per il suo terzo mandato, Roosevelt proclamò le piacevolezze pacifiche che risuonavano con il fermo desiderio del popolo americano di stare alla larga da un'altra guerra in Europa. Naturalmente, aveva già venduto la sua anima agli internazionalisti che insistevano per l'opposto. Quindi dovette mentire.

Fortunatamente per Roosevelt nel 1940, non aveva come avversario Donald Trump.

Però Hillary ce l'ha.  Mentre Roosevelt dovette affrontare una forte opposizione dalle aree centrali, Bush e Obama hanno messo a tacere con successo qualsiasi cosa ad ovest della costa orientale.

Oggi l'establishment non ha competizione formale, e il complesso militare-industriale-finanziario-eccetera è stato inoculato con l'ideologia della generazione dei Clinton negli anni '60 - comunisti, terroristi provati, bugiardi e i loro leziosi utili idioti che si abbuffavano alla mangiatoia.

Però oggi 100 milioni di americani hanno capito il gioco. Sono patrioti nel vecchio senso del termine. Amano la loro madrepatria. Questo significa che hanno un pedigree - un anacronismo aristocratico che la Sinistra odia, naturalmente. Hanno una casa, un vicinato, una chiesa, una famiglia, e una comunità che amano.

Anche questo è odioso per la Sinistra, che nel corso degli anni ha tentato dappertutto di distruggere le comunità, con pretesti di "diritti civili" di ogni sorta che fanno leva sull'invidia di classe - al punto che oggi ci viene intimato di dare il benvenuto allo straniero cresciuto nell'odio per l'America, a sud del confine o in Medio Oriente, odio per tutto quello che l'America rappresenta, perché sarebbe la fonte delle loro sofferenze.

Come Lord Peter Bauer spiegò in modo criptico, essi sono cresciuti credendo che "la loro povertà sia colpa nostra".

E quindi la Sinistra pretenderà la guerra. Per mantenere la pace domestica (ovvero Legge Marziale) , seguiranno la pratica di Stalin di inviare truppe di diverso background etnico nelle aree e comunità resistenti alla polizia. Tra i giovani arruolati, i neri dalle metropoli  saranno inviati in comunità predominantemente bianche per "pacificarle", mentre uomini bianchi da aree rurali saranno mandati in enclavi ispaniche infestate da gang, e così via.

Avendo efficacemente e intenzionalmente indebolito l'esercito stesso con attivisti gay, chiacchiere politically correct, allontanamento dei patrioti ben intenzionati, e il resto, ciononostante lo lanceranno in battaglia, per mantenere i predatori del complesso militare-industriale ben oliati con denaro dei contribuenti.

Che dire della vittoria? Come Robert Strange McNamara e Clark Clifford dovettero spiegare lentamente e chiaramente a Johnson, "la vittoria" non è quello che conta; in effetti, più lunga è la guerra e meglio è.

Siamo in guerra contro al-Qaeda e la Siria è nostra alleata. Siamo in guerra contro la Siria e al-Qaeda è nostra alleata.

Entrambe le cose possono essere vere allo stesso tempo - persino se entrambe sono false. Regole da DoubleThink.

Ecco il piccolo segreto sporco della loro azione: mentre l'establishment odia l'esercito, risiede ancora tra i Deplorabili una nostalgica lealtà patriottica all'esercito. Questa gente può odiare l'establishment, però ancora di più ama il suo paese. I corruttori, fiduciosi di avere ora i principali organi pubblici di persuasione sotto il loro controllo, andranno immediatamente su di giri al fine di identificare quel patriottismo con la Nuova Guerra dei corruptos.

Ci sarà una corrente di resistenza fuori dallo stampo: milioni di ventenni e trentenni odiano sia l'establishment sia la guerra. Si potrebbe credere, perciò, che questi milioni di potenziali arruolati (sia uomini che donne ora registrati con l'esercito) costituirebbero una forte opposizione alla guerra, come erano i loro nonni all'epoca del Vietnam. Ma non c'è da preoccuparsi: i corruptos incoraggeranno quei socialisti ad entrare nel servizio pubblico a tutti i livelli, a rimanere a scuola (college gratis!) fintantoché lo fanno per difendere il socialismo, e altrimenti a dare supporto alla guerra senza dovervi prendere parte.

No, la carne da cannone sarà presa dai ranghi dei deplorabili abbrutiti - i venti-trentenni le cui famiglie è stata impoverita, le cui comunità sono state distrutte, il cui futuro è così grigio che l'arruolamento non sarà tanto un disastro quanto un modo di far mangiare le loro famiglie.

La polizia del pensiero ha già previsto tutto. Naturalmente, ci saranno sacche di resistenza - però la guerra è la salute dello stato e una malattia fatale per i cittadini dissenzienti e resistenti. Coloro che pongono un reale pericolo saranno facilmente identificati con l'aiuto della NSA - quanto è comico che Hillary abbia dato la colpa ai russi! E questi saranno trattati in molti modi facili da prevedere. Alcuni saranno isolati, alcuni scompariranno, e alcuni saranno mandati a combattere per il loro paese - così come David fece sì che Ioab inviasse Uria l'Ittita al fronte in modo che fosse convenientemente ucciso, e poter così soddisfare i suoi salaci desideri carnali con Betsabea.

I centri relax dell'Establishment sono pieni di Betsabee.

Le orde di Hillary (i media americani di lungo corso) hanno creato questo mito della Russia per deviare l'attenzione (come al solito) dalla realtà. Si potrebbe considerarlo un trucco innocuo, ma prepara il campo per una conseguenza molto pericolosa che, se eletta, Hillary troverà difficile evitare.

Cioè, guerra contro la Russia.

Forse 1984 non si insegna più alle superiori. Peccato. La nostra gioventù (che sarà chiamata a combattere questa infinita carneficina) non ha mai sentito dei "Due minuti d'odio" quotidiani al Ministero della Verità.

Tuttavia Hillary li butta fuori, come strumento temporaneo al suo servizio, noncurante delle conseguenze di lungo termine.

Se vince avrà di fronte un fiume di minacce - dal Congresso, un FBI ribelle, ancora più denunce, e caos generale.

C'è solo un modo in cui qualcuno di sinistra può immaginare di "unire" un tale paese.

Guerra.

E quando arriva, non ci sarà più permesso di spiegarla razionalmente. Nella tradizione di papà Abramo, che imprigionò migliaia durante la guerra tra gli stati, Hillary dovrà agire con forza "per preservare la Repubblica".

Nello spirito di Tom Lehrer: “Se vogliamo scrivere canzoni sulla Terza Guerra Mondiale, è meglio che le scriviamo adesso!"

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[Nota - MM

Non ho mai pensato che Hillary diventi presidente. Ma il punto è che le considerazioni in questo articolo, così come tutti i vari, enormi scandali che circondano la Clinton, non sono difficili da conoscere. Che dire allora dell'esercito dei media, delle teste pensanti, delle celebrità che hanno sostenuto la Clinton senza pudore, non arretrando di fronte alle più plateali ridicole accuse a Trump e dichiarandosi da lui inorriditi senza mai fornire un motivo valido? La gente questa volta ci farrà caso e se lo ricorderà?]

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