di Sam Gerrans (RT.com, 24 gennaio 2016)

E' una sorta di doccia fredda, quando ci si rende conto che, sulla nave costruita nei millenni dai propri antenati, i presunti capitani stanno caparbiamente facendo esplodere le paratie e scavando enormi buchi nello scafo, al tempo stesso affermando che nessuno avrebbe potuto farci nulla.

Il modello di trauma di Kübler-Ross ben descrive il percorso emotivo di ogni europeo interessato a proteggere il continente creato dai suoi antenati, minacciato dalla perfidia di leader nazionali le cui azioni porteranno lui e i suoi figli all'estinzione.

Inizialmente c'è stato il rifiuto di ammetterlo: sicuramente Angela Merkel non può essere così stupida da affondare la nave europea?

Poi c'è stata la rabbia, quando sono trapelate, nonostante il blocco incorporato nel meccanismo dei media di mainstream, notizie di attacchi organizzati da parte di cosiddetti rifugiati contro donne bianche europee.

Quindi è stato il momento dello stadio noto come contrattazione, quando la gente ha pensato di accontentarsi di qualche restrizione sui numeri, a patto che l'onda gigantesca fosse fermata.

E ora siamo all'accettazione forzata: l'onda gigantesca non si fermerà - quindi fatevene una ragione - per esempio, Jeremy Corbyn chiede che il Regno Unito accolga migranti in numeri simili a quelli della Germania.

Se la vostra sensazione è di non aver votato per nulla di tutto questo, è perché non l'avete fatto. La vostra opinione non vale la carta su cui è scritta. E' gente come George Soros a prendere queste decisioni. Il vostro compito è quello di stare zitti, pagare le tasse e imparare a convivere con questo nuovo giro di ingegneria sociale e pulizia etnica.

Però, ora che è ovvio a chiunque abbia un cervello funzionante che i giochi sono truccati, è interessante osservare come parlano i politici di carriera, ora che la polvere si sta posando sulla nuova realtà.

Infatti, parlare è tutto quel che faranno. Siamo al punto di svolta. E una volta che l'avremo superato, la nave affonderà, non fatevi illusioni.

Posizionarsi politicamente

Il primo ministro francese, Manuel Valls, per esempio è riuscito - seppure tardivamente - ad afferrare intellettualmente quello che sta succedendo: la crisi dei rifugiati sta destabilizzando l'Europa.

Ora, egli non intende quello che voi ed io intendiamo per Europa: i nostri paesi, nazioni, lingue, storia. E' un membro del Bilderberg quindi ha almeno una comprensione di medio livello del progetto reale e non gli importa di nessuna delle cose che importano alla gente che vota per lui. Egli intende l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Europee; l'oligarchia di Bruxelles, in altre parole.

Il Guardian scrive: ‘Valls ha detto che un messaggio ai rifugiati del tipo "Venite, sarete benvenuti" ha provocato un sostanziale cambiamento nell'opinione pubblica'.

La sua comprensione dell'ovvio, ora che è troppo tardi per farci qualcosa, è notevole.

Il primo ministro olandese, Mark Rutte, ha detto che l'Europa è giunta vicino al punto di rottura: "E' necessario raggiungere il controllo di questo problema nelle prossime sei-otto settimane".  Però, ha continuato: "Nessuno vuole abolire Schengen, ma se si tratta di un sistema solo per i giorni buoni allora non può sopravvivere."

Geert Wilders è descritto dalla stampa progressista come un politico olandese di ‘estrema destra’. Questo significa che è rimasto circa là dove stavano i nostri nonni, mentre tutti gli altri sono passati attraverso il Marxismo Culturale. Wilders ha chiesto che i migranti maschi invadenti e predatori siano chiusi in centri di accoglienza, e che la sicurezza delle donne e ragazze olandesi sia messa al primo posto. Che idea inaudita.

Non è 'estrema destra'. E' semplicemente giusto. Ma, come già sappiamo, non succederà mai.

RT ha intervistato Hansjoerg Mueller del partito "Alternativa per la Germania". Mueller ha detto: ‘La Germania si trova oggi sull'orlo dell'anarchia e sta scivolando verso la guerra civile, oppure verso una "banana republic senza alcun governo".

Ha continuato:

‘La Baviera è la prima regione perché noi siamo i più colpiti - siamo al confine con l'Austria, da dove arriva il flusso di rifugiati. Ma subito dopo vengono la Sassonia e la Turingia. Per prima cosa, queste regioni confinano con la Repubblica Ceca. La seconda ragione è che nell'ex Germania Est la gente ricorda bene cosa vuol dire vivere in una dittatura. Si rendono conto molto bene che la nostra cosiddetta democrazia sta scivolando sempre più verso uno stato totalitario".

Parole interessanti e oggettivamente corrette. Però Mueller non ha alcun potere reale.

Donald Tusk, d'altro canto - in quanto sommo apparatchik della macchina sovietica europea - ha davvero potere. Tusk ora avvisa del fatto che abbiamo solo due mesi per mettere le cose sotto controllo. Questo significa, naturalmente, che quando dopo due mesi l'invasione sarà solo peggiorata ci si aspetterà che accettiamo la situazione come fait accompli.

Tusk ha anche una sacra riverenza per l'assurdità nota come Accordo di Schengen e avvisa che, se l'Europa non riesce a far funzionare la strategia, "avremo di fronte gravi conseguenze, come il collasso di Schengen", la zona di libero movimento composta da 26 nazioni.

E' così complicato?

Non c'è nulla di sacro nell'Accordo di Schengen - il Regno Unito non ne fa parte, per esempio. Tuttavia, i leader europei ne parlano come se revocarlo fosse in qualche modo problematico.

Non lo è.

Schengen è un'idea. L'invasione dell'Europa e la distruzione di antiche culture all'interno di essa, invece, è molto reale.

Se non si trattasse di 'rifugiati' ma di soldati di fanteria (persino di quelli senza fucili) che arrivano da - per dire - la Corea del Nord, questo problema non sarebbe andato oltre i primi stadi.

Questa è un'invasione. Ma siccome è travestita nel costume da cui gli Europei si fanno abbindolare tutte le volte - il linguaggio della compassione - siamo ora in uno stadio in cui le donne europee non possono camminare senza essere molestate nelle loro stesse strade, né  usare piscine pubbliche senza essere soggette ad atti degradanti.

Se ci fosse la volontà politica, questo problema potrebbe essere risolto con una conversazione di cinque minuti. Al massimo un gruppo su Skype. Il fatto che questo non succeda smaschera la realtà: il gioco è truccato, e i politici come Valls e apparatchik come Tusk stanno solo cercando di distanziarsi dalle inevitabili ricadute. Per questo dicono le cose che pensano siano quelle che la gente vuol sentirsi dire: non perché vogliono farsi avanti per fare quello che è necessario fare, ma perché non vogliono che il caos incombente sia collegato ai loro nomi.

La soluzione è ovvia: smettere di 'salvare' tutte le navi che arrivano in Europa; mettere agenti con poteri reali ai confini; espellere immediatamente dall'area UE chiunque sia senza un passaporto o altro documento di identità valido. E le guardie ai confini, sia delle periferie dei paesi individuali sia dell'UE stessa, dovrebbero avere ordini chiari e inequivocabili su qual è il loro compito: proteggere quello che è dietro di loro da quello che è di fronte a loro.

Se le guardie ai confini dell'UE fossero pagate in modo collegato  inversamente al numero di persone che sono entrate nell'UE illegamente - e se la polizia interna avesse incentivi equivalenti - il problema sarebbe risolto in un mese.

Se c'è un caso genuino di richiesta d'asilo - nei termini del contesto legale esistente - il posto per tale discussione è sui confini dell'UE, non all'interno.

Pretendere di affrontare il problema

La Germania ha seguito la Svizzera nella decisione di  confiscare i beni dei ‘rifugiati’ sopra ad un certo valore - in media somme a quattro cifre. Questa misura non farà altro che assicurare che la nuova ondata arriverà senza niente, o si farà mandare soldi e beni più tardi, in pacchi.

Le cause reali dell'invasione si trovano nel neo-colonialismo e nel cartello di banche che lo spinge - 'filantropi' come Soros - nel genocidio della NATO in Libia, incluso l'assassinio di Gheddafi - che teneva a bada i flussi di popolazione per noi.

La NATO non ha alcuna remora ad uccidere gente in grandi numeri quando è funzionale al progetto dei banchieri. Il fatto che gli eserciti europei siano così timorosi ora che abbiamo bisogno di soldati che svolgano il loro legittimo compito - difendere i nostri confini - rende la situazione così ovvia che persino ragazzine tedesche senza alcun precedente interesse in 'politica' la capiscono.

Chiunque suggerisca azioni efficaci è bollato come ‘estrema destra’ dai media progressisti, che si rivolgono a quelli il cui intelletto è aggirato da parole emotive quali 'compassione'.

Ma le ragioni della nave sono ragioni buone. Quando una nave affonda, non ci sono mai abbastanza scialuppe. I marinai sono addestrati a colpire con violenza chi è ancora in acqua se la scialuppa è piena. Se non lo facessero, morirebbero tutti. Questa è vera compassione.

Se c'è un lato positivo in questa storia di corruzione e perfidia è questo: la giustificazione pigliatutto dei progressisti per i loro crimini contro il loro stesso popolo - quella di chiedere 'compassione' - non è più immune dalla critiche. La gente ne ha avuto abbastanza. Volere che la propria famiglia e la propria cultura sopravvivano non è essere malvagi.

Non si tratta di un gioco; è terribilmente serio. E se il timone non può essere strappato dalle mani di chi è propenso a far affondare la nave, arriverà il momento per chi ha la testa e i mezzi di dirigersi discretamente verso le uscite.
 
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