Alle diverse bocciature e critiche ricevute alle previsioni inserite nella nota di aggiornamento al DEF, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha risposto che al MEF hanno usato “lo stesso modello degli anni precedenti”.

Io non lo metto in discussione, ma questo è il classico esempio dal quale si può dedurre che, oltre a non potere per definizione prevedere esattamente ciò che accadrà in futuro, qualsiasi modello econometrico può prestarsi, se opportunamente “massaggiato”, a restituire il risultato desiderato.

 

Il tutto perché ci sono input che sono inevitabilmente arbitrari, ancorché alcuni possano essere più palesemente inverosimili di altri.

 

Fatto sta che, credo involontariamente, questo governo offre una dimostrazione lampante di quanto sia eccessiva la fiducia generalmente riposta nei modelli econometrici.

E questo vale a maggior ragione nei confronti di coloro che sono soliti prendere “at face value” le previsioni elaborate con questi modelli.

 

Chi di econometria ferisce, di econometria perisce.

(Matteo Corsini)

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