A proposito della bozza di contratto di governo gialloverde, la parlamentare del M5S Laura Castelli, che ha partecipato al tavolo negoziale, ha affermato:

Ci sono tanti capitoli di recupero. Andremo a fare un risanamento dei derivati che è una di quelle voci all'interno del bilancio dello Stato che abbiamo trovato secretata in questi anni.”

Già dai termini che utilizza dimostra di non avere grande dimestichezza con la materia, il che rappresenterebbe una regresso (peraltro prevedibile) rispetto alla già non entusiasmante performance del Tesoro in questi anni.

Solo che chi ha gestito la materia finora potrà avere utilizzato gli strumenti non esclusivamente per finalità di copertura, sapendo però cosa maneggiava.

Chi parla come Castelli rischia di maneggiare cose che non conosce a sufficienza (o che non conosce e basta). E tanto per essere chiari, l’unico modo di “risanare” un derivato a mark to market negativo è pagare alla controparte il mark to market stesso e chiudere la posizione. Le ristrutturazioni, infatti, di solito peggiorano le cose, perché una perdita non si riduce con la bacchetta magica. Né si può pensare a stupide forme di "autotutela" alla Marchese del Grillo, perché sono contratti regolati dalla legge inglese.

Avanti con la rivoluzione…

(Matteo Corsini)

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