Dopo un turno elettorale nel quale i numeri non consentono di disconoscere una sconfitta, è il caso di dire: guai ai vinti.

Tra Renzi e l’anima (ex) comunista del PD sta consumandosi una guerra (peraltro in corso da tempo, ma finora condotta in modo più discreto) ormai senza esclusione di colpi. Ecco, per esempio, le sobrie dichiarazioni dello storico tesoriere comunista, Ugo Sposetti:

Renzi e l'attuale direzione del Pd non sono degni di affrontare il dibattito su quello che dovrà fare da ora il partito. Sono indegni. Lui e la sua cerchia sono delinquenti seriali che hanno distrutto la sinistra e rotto l'idea di comunità. Proporrò la costituzione di 'Comitati 5 marzo' per la rinascita del Pd. I circoli devono autoconvocarsi per esaminare il risultato elettorale ed elaborare proposte per tornare a essere un partito vero. Renzi va processato.

E mentre si processa il “nemico del popolo” Renzi, ben venga appoggiare il M5S perché coloro che non andavano bene fino a ieri, adesso “sono migliorati molto negli ultimi cinque anni. Non sono pericolosi né li ho mai considerati un pericolo”.

Tutti coloro che sono a sinistra di Renzi fremono per un accordo con Di Maio e colleghi.

Avanti il popolo, alla riscossa, anche se la bandiera non è più rossa…

(Matteo Corsini)

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