Il M5S si appresta a sottoporre agli iscritti al blog di Beppe Grillo il programma su banche e finanza elaborato grazie alla collaborazione di esperti del calibro di Elio Lannutti, storico presidente di Adusbef; Giulio Sapelli, storico dell’economia di tendenza keynesiana, e Hervé Falciani, noto per aver trasmesso ad alcuni Stati i dati dei clienti della banca per cui lavorava in Svizzera.

Si parte dalla separazione tra banche commerciali e banche d’affari, ispirata da Sapelli, secondo il quale “è necessario oggi separare i destini dei nostri risparmi e dei nostri depositi dalle perversioni degli speculatori.”

C’è un problema: i depositi a vista non dovrebbero proprio essere usati dalle banche, a prescindere che l’impiego sia finanziario o un prestito al famiglie o imprese. Se non si parte da questo punto, la separazione tra tipi di attività bancaria non serve a nulla.

Si passa poi per un sistema di pagamento condiviso e gratuito per le transazioni con la PA, come suggerito da Falciani. Attenzione: nessun pasto è gratis. Tutto ciò che non è pagato direttamente è a carico della cosiddetta fiscalità generale.

Per non parlare del calcolo del tasso di usura calcolato in base ai tassi di tutti i Paesi europei, su proposta di Lannutti. Ora, se i tassi a cui si finanziano gli Stati (e, di conseguenza, le banche) fossero gli stessi ovunque, la proposta, seppur da rigettare assieme a tutte le pretese di fissare tetti minimi e massimi per legge a qualsivoglia prezzo, avrebbe almeno una logica. Ma, data la situazione reale, si tratta solo di una sparata da bar, come peraltro spesso capita di sentire quando a fare le proposte sono i soggetti in questione.

Immancabile, poi, la banca pubblica per gli investimenti, cavallo di battaglia di Di Maio, sulla quale ho già espresso il mio punto di vista qualche tempo fa.

Per non parlare del giro di vite sulle vendite allo scoperto, ispirato da Andrea Baranes di Banca Etica. Suppongo, ovviamente, che saranno persone dotate di accertati requisiti etici a stabilire cosa si possa vendere oppure no.

Se questa è l’offerta alternativa a quello che c’è stato finora…

(Matteo Corsini)

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