Al giorno d’oggi qualsiasi stupidaggine è soggetta a rivalutazione se all’insegna della “sostenibilità” e della “lotta al cambiamento climatico”. 

Non stupisce, quindi, che Riccardi Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, abbia annunciato la presentazione di un emendamento per trasformare il Cipe in Cipess.

Il comitato interministeriale per la politica economica svolge un ruolo fondamentale di indirizzo e coordinamento degli investimenti pubblici. Con il M5S al governo la programmazione economica deve essere compatibile con la tutela ambientale: per questo il Cipe diventerà Cipess, il Comitato interministeriale per la politica economica e lo sviluppo sostenibile che per noi rappresenta una priorità.

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica è un arnese statalista che risale agli anni Sessanta del secolo scorso, quando l’Italia iniettò dosi crescenti di socialismo nel governo, ponendo le basi per il declino verso il pantano dal quale non sembra più essere in grado di uscire.

L’unica riforma di cui avrebbe bisogno il Cipe sarebbe la sua soppressione, ma ciò è del tutto improbabile che avvenga, a maggior ragione a opera del governo giallorosso.

Ecco allora l’ennesima “priorità” dei ragazzi pentastellati, ossia dare a questo vecchio arnese una spruzzata politicamente corretta di tutela ambientale.

Credo che in realtà, a parte il nome e qualche proclamo più o meno altisonante, cambierà ben poco. Continueremo a essere alla mercé delle decisioni di questi signori, che a mio parere sono (molto) più lontani dell’essere umano medio dall’irraggiungibile onniscienza.

(Matteo Corsini)

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