Non c’è da stupirsi che i banchieri centrali tendano a gettare discredito sulle monete alternative a quelle emesse da loro o da altre banche centrali. Si tratti di criptovalute o del progetto Libra, ogni discorso pronunciato da un banchiere centrale non farà altro che mettere in guardia dai rischi connessi a quelle valute.

Nel primo caso, per esempio, il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, cosa che peraltro vale anche per il denaro contante emesso dalle stesse banche centrali.

Nel secondo caso, il fatto di essere emessa da un cartello di soggetti privati, che possono utilizzare i dati dei soggetti che usano quella moneta. Il che, peraltro, è vero a prescindere dalle rassicurazioni fornite dai proponenti.

Alcune argomentazioni contro Libra, però, sono a mio parere involontariamente un boomerang per le monete fiat emesse e gestite dalle stesse banche centrali. 

Da ultimo è stato Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della BCE, a esprimere perplessità riguardo a Libra. Alcune delle quali, appunto, foriere di fare goal nella propria porta.

Limitandomi alle conclusioni, secondo Mersch, in fatto di denaro “la storia testimonia due verità fondamentali. La prima è che, essendo un bene pubblico, il denaro e la sovranità statale sono inesorabilmente collegati. Quindi la nozione di denaro senza stato è un'aberrazione senza solide basi nell'esperienza umana.

In realtà, le prime forme di mezzi di scambio con funzione monetaria risalgono a prima dello Stato. Che poi lo Stato, nelle diverse forme assunte nel corso della storia, abbia (mediante l’uso della violenza) preteso il monopolio del conio è vero. Ma questa è stata, semmai, l’aberrazione.

Prosegue Mersch:

La seconda verità è che il denaro può ispirare fiducia e adempiere alle sue funzioni socioeconomiche chiave solo se è sostenuto da un’istituzione pubblica indipendente ma responsabile che gode della fiducia del pubblico e non è ha gli inevitabili conflitti di interesse delle istituzioni private.”

Che una moneta debba avere la fiducia di chi la utilizza è palese. Ma non è vero che il denaro debba essere per forza basato sulla fiducia verso chi lo emette, anche se le monete gestite dalle banche centrali sono così (appoggiandosi peraltro al corso forzoso). E non è vero neppure che le banche centrali non abbiano conflitti di interessi. Quando un gruppo relativamente ristretto di persone ha un così grande potere di redistribuire la ricchezza reale di centinaia di milioni di altre persone è davvero poco credibile che non abbia conflitti di interessi. Si può sempre supporre che i banchieri centrali siano angeli o santi, ma francamente io non vedo né ali né aureole quando appaiono questi signori.

Ancora Mersch:

Delle varie forme che il denaro ha assunto nel corso della storia, quelle che hanno adempiuto al meglio alle loro funzioni e dimostrato maggiore credibilità hanno sempre beneficiato di un forte sostegno istituzionale. Questo supporto garantisce che sono disponibili in modo affidabile, che il loro valore è stabile e che sono ampiamente accettate. Solo una banca centrale indipendente con un mandato forte può fornire il sostegno istituzionale necessario per emettere forme di denaro affidabili e preservare rigorosamente la fiducia del pubblico. Quindi le valute private hanno poche o nessuna prospettiva di affermarsi come valide alternative al denaro emesso centralmente avente corso legale.”

Se quanto affermato da Mersch fosse inequivocabilmente vero, non ci sarebbe alcuna domanda di mercato per monete alternative a quelle emesse e gestite dalle banche centrali. Quindi non ci sarebbe neanche la necessità di discorsi come quello che sto commentando.

Venendo a Libra, in base a quanto dichiarato dai proponenti dovrebbe essere coperta al 100% da riserve in valute fiat emesse dalle principali banche centrali e titoli governativi denominati in tali valute fiat. Si tratterebbe, quindi, di uno strumento digitale di pagamento più che di una moneta vera e propria.

Da questo punto di vista la principale problematica rispetto alle monete sottostanti riguarderebbe l’effettiva copertura al 100%. In altre parole, se gli amministratori di Libra non operassero in regime di riserva frazionaria, buona parte dei timori di Mersch sarebbero privi di fondamento.

Quanto alla questione del trattamento dei dati degli utilizzatori, non sarebbe in realtà una problematica limitata a questo strumento, soprattutto in epoca di PSD2.

Il fatto è che la qualità di Libra, per come viene descritta, sarebbe la media ponderata di quella delle monete sottostanti. Come sono soliti dire i programmatori: “garbage in, garbage out”. Questo mi sembra il vero problema.

(Matteo Corsini)

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Nota - MM
In questo caso non sono completamente d'accordo: il denaro istituzionale sarà anche "garbage", ma le criptomonete  non sono neanche denaro! La domanda per criptomonete è esclusivamente speculativa

 

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