Il presidente del Consiglio è soddisfatto del disegno di legge di assestamento di bilancio, che parrebbe consentire di contenere il deficit per il 2019 attorno al 2% del Pil, rimandando ulteriormente la discussione con la Commissione europea al prossimo autunno, quando dovrà essere predisposta la legge di bilancio per il 2020.

Ieri abbiamo approvato il disegno di legge sull’assestamento di bilancio e possiamo inviare i nostri documenti ufficiali in Europa, mettendo sul piatto oltre sette miliardi di euro che ci consentono di dire che siamo in linea con le previsioni del famoso 2,04% di deficit/Pil nel 2019.”

Se si guarda alla composizione dell’assestamento, si nota che l’impatto totale di 7.6 miliardi deriva da queste voci:

6.2 miliardi di maggiori entrate, le cui componenti principali sono dovute all’aumento di base imponibile per via della fatturazione elettronica e al dissanguamento di CDP a suon di dividendi pretesi dal Tesoro;
1 miliardo di minori spese;
1.1 miliardi di maggiori spese;
1.5 miliardi di congelamento di spese in virtù del previsto minor onere di quota 100 e reddito di cittadinanza.

In sostanza, più dell’80% dell’assestamento deriva da maggiori entrate e le riduzioni di spesa sono nettamente minoritarie e per lo più prospettiche.

Non credo si tratti di una buona notizia per i produttori di ricchezza e pagatori di tasse.

(Matteo Corsini)

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