6 marzo 2018

In questi giorni mi è capitato di parlare di denaro, un po' per la puntata de Il dogma, ma anche sabato sera alla cena di un evento del Dito nell'Occhio. In particolare mi ha colpito uno scambio con Fabrizio, poi Roberto due giorni dopo mi ha ripetuto più o meno le stesse cose. Ho sentito cose simili in altre conversazioni in passato.

Allora mi è venuta voglia di scrivere qualche parola per precisare alcuni meccanismi di base sul denaro, al fine di chiarire equivoci molto profondi e diffusi su un tema estremamente importante, con conseguenze enormi per le nostre vite e per la società nel suo complesso.

Fabrizio mi ha detto categorico, senza che ancora si fosse detto nulla sul gold-standard: "Il gold-standard non è mai esistito." Sono rimasta un po' sconcertata cercando di cogliere il senso di quell'affermazione. Poi ha detto più o meno: "È la fiducia delle persone a reggere un denaro che funziona. Il denaro è questione di fiducia, non di oro."

Pensandoci e ripensandoci, credo che il senso di quello che diceva sia: "Tu sei sostenitrice dell'economia austriaca. Quindi tu sostieni il gold-standard e la necessità di tornare al gold-standard. Ma in realtà un vero gold-standard non c'è mai stato, nel senso che non sarebbe mai stato possibile convertire tutto il denaro circolante in oro. Quindi non ha senso voler tornare al gold-standard. Il denaro si regge per la fiducia delle persone: non conta che sia oro o meno, quello che conta è la fiducia delle persone. Anche una cosa come il bitcoin potrebbe benissimo funzionare come denaro, se si instaurasse la fiducia."

Chissà se davvero è questo che intendeva. Credo di sì. È naturale che un 'austriaco' rimanga perplesso da un'affermazione del genere e cerchi di darvi un senso. Mi ha fatto ripensare ad altre conversazioni, in cui intuisco che l'idea dell'interlocutore fosse qualcosa come "voi austriaci volete imporre il gold-standard". Non è facile per un austriaco immaginare che qualcuno possa pensare così.

Ho l'impressione che, per pensare cose del genere, le persone interpretino il funzionamento del denaro esattamente alla rovescia. Proviamo a chiarire gli equivoci.

Denaro, oro e moneta fiat

Innanzitutto, la storia millenaria dell'uso dell'oro, le innumerevoli vicende legate alle misure dei governi nei confronti del possesso e scambio di oro da parte dei cittadini, le questioni relative alle 'riserve auree', il fatto che paesi come Russia e Cina attualmente stiano accumulando oro, in generale tutta la storia della moneta, dovrebbero far riflettere sul fatto che evidentemente questa cosa dell'oro come moneta è estremamente rilevante. Ma perché? Perché tanto affannarsi sull'oro se un denaro fiat potrebbe funzionare altrettanto bene, se "c'è la fiducia"?

Partiamo allora dall'inizio. Il denaro è un mezzo di scambio indiretto che è molto utile a facilitare la divisione del lavoro tra persone che neppure si conoscono o si sono mai viste: permette di vendere i frutti del proprio lavoro e acquistare altre risorse in tempi e luoghi diversi. In quale situazione qualcuno accetterebbe di scambiare ciò che possiede (incluso il proprio lavoro) con una risorsa che ha come scopo essere usata in altri scambi per procurarsi altre risorse? Quali sono le caratteristiche che deve avere la risorsa usata come mezzo di scambio?

Dunque: conservazione nel tempo; valore stabile nel tempo; gradimento universale; trasportabilità; divisibilità; riconoscibilità.

Non si tratta di regole scritte da qualcuno. Si tratta di quanto succede spontaneamente nei mercati tra uomini. Si tratta della comprensione del perché si sia diffuso tra gli uomini lo scambio tramite oro, altri metalli, altre merci con le caratteristiche di cui sopra come spezie e tabacco. Quelle caratteristiche sono utili all'uomo per perseguire l'obiettivo di utilizzare efficientemente le proprie risorse.  Sono caratteristiche comuni alle diverse merci che nel corso della storia sono state usate come denaro. Non è difficile intuire perché, pensando a qual è l'obiettivo dello scambio indiretto.

La "fiducia" di cui parla Fabrizio è quel "valore stabile nel tempo". Un uomo accetterà una merce in cambio di quello che possiede se pensa che il suo valore, in termini di altre risorse che con questa merce è possibile acquistare sul mercato, si mantenga sufficientemente stabile nel tempo. È quello che facciamo quotidianamente, inconsciamente, in tutti gli scambi che facciamo con il denaro.

In altri termini, il fatto che il denaro sia tale se gode della fiducia degli uomini è una ovvietà. È insito nella definizione stessa. Per questo un austriaco rimane un po' perplesso quando sente frasi come quella che ho citato sopra. È ovvio che qualsiasi cosa godesse di diffusa fiducia sul mantenimento del valore nel tempo potrebbe essere utilizzabile come denaro. Il tema reale è quali cose possono ottenere e mantenere questa fiducia.

Non c'è mai certezza del futuro. Qualsiasi previsione sul valore futuro non è mai al 100%. Non è impossibile che anche il valore dell'oro si modifichi repentinamente. Perché la fiducia nell'oro? Da cosa nasce la fiducia?

La fiducia nell'oro, così come qualsiasi previsione sul futuro, non può che basarsi sull'esperienza passata. L'uomo ha fiducia sul mantenimento del valore dell'oro (o del denaro) in base a quanto è successo in precedenza. Non è impossibile che il valore dell'oro si modifichi repentinamente, però è vero che nel corso del tempo l'oro ha mantenuto una formidabile stabilità di valore. Questo, unito alle altre caratteristiche, rende chiaro perché l'oro è stato così universalmente usato come denaro e perché sia tuttora una delle merci più facilmente commercializzabili, nonostante non sia consentito usarlo come denaro.

Oggigiorno, praticamente tutte le valute usate nel mondo sono fiat, cioè completamente scollegate da qualsiasi cosa fisica, con una parziale eccezione nel franco svizzero (che non è convertibile, ma ci sono requisiti precisi sul rapporto tra riserve auree e produzione di denaro) [Nota: dal 2000 non ci sono più requisiti su riserve auree neanche per il franco svizzero]. Molta gente neanche sa che il denaro è solamente virtuale. È così dal 1971, quando con la fine degli accordi di Bretton-Woods è stato reciso l'ultimo legame con l'oro (il dollaro prima di allora era convertibile in oro per gli scambi internazionali e in altri paesi c'era un vincolo tra denaro prodotto e riserve in dollari).

Perché la gente ha fiducia nel denaro fiat? Per lo stesso motivo visto sopra: da quanto è successo in passato, la gente prevede che il potere d'acquisto del denaro che accetta in cambio di lavoro o risorse si mantenga sufficientemente costante almeno per un certo tempo. Ma come è possibile questo? È possibile solo perché il denaro a corso legale deriva per passi successivi da denaro che inizialmente rappresentava una quantità di oro o altro bene, "pagabile al portatore" dalla banca. La relazione tra il valore dell'oro e quello delle altre merci ha fatto nascere il potere d'acquisto di quel denaro. In seguito, impercettibilmente per la gente comune, il legame con l'oro è stato progressivamente indebolito, fino ad essere reciso del tutto. La fiducia continua a sussistere perché, memori del passato, il potere d'acquisto (cioè la disponibilità delle persone ad accettare quel denaro in cambio di risorse) si mantiene o si modifica lentamente, almeno inizialmente. Per recidere il legame con l'oro, il primo passo è eliminare il corso legale di monete d'oro, per cui diventano circolanti solo le banconote. Quando si elimina anche la convertibilità in oro delle banconote, queste continuano a sembrare uguali a quelle del passato. La gente non si accorge di quanto è successo.

Il teorema di regressione del denaro di von Mises afferma che è possibile risalire all'origine del denaro correntemente utilizzato fino al momento in cui si trattava di denaro corrispondente ad un bene concreto. Una nuova valuta può nascere solo se convertibile in un bene reale (eventualmente anche un'altra valuta in uso). Non si può far nascere dal nulla una valuta fiat. Nessuno saprebbe quale valore attribuire.

Quando, per eccesso di produzione di una valuta fiat, il governo arriva a creare iperinflazione, la fiducia nel denaro viene meno e la gente comincia a spendere all'impazzata, cercando di salvare il più possibile del valore. Questo fa ulteriormente aumentare i prezzi accelerando il collasso totale della valuta. È successo tante volte nella storia, in caso di guerre, nelle repubblica di Weimar, in Zimbabwe, in paesi dell'America latina, in Venezuela oggi, eccetera. Quando una valuta collassa, non c'è modo di farla ripartire senza convertibilità in un bene concreto (o in un'altra valuta corrente con reale potere d'acquisto).

Il bitcoin è denaro?

E il bitcoin? Possono le cripto-valute costituire il denaro del futuro?

A me sembra strano che qualcuno possa pensarlo. Il bitcoin ha avuto successo perché permette il trasferimento anonimo di denaro: si tratta di qualcosa a cui gli uomini possono attribuire moltissimo valore, in un contesto in cui lo stato mette il naso dappertutto. Il caso più celebre è quello del sito di commercio di droga Silk Road, in cui infine il proprietario è stato incarcerato con una condanna insensatamente severa. Se lo stato, come sarebbe giusto, consentisse a tutti di fare quello che vogliono con i propri soldi senza ripercussioni legali, il bitcoin non avrebbe senso di esistere.

I bitcoin-exchange consentono di ottenere codici in cambio di denaro e denaro in cambio di codici. Il senso del pagamento anonimo è poter trasferire i codici ricevuti in denaro senza che nessuno sappia che strada hanno percorso. Il valore del bitcoin rispetto al denaro a corso legale deve mantenersi stabile solo per il tempo che ci vuole a convertirlo in denaro per chi riceve il pagamento, per questo può essere usato come mezzo di pagamento anche se il valore è così volatile.

Poi si è scatenata la bolla speculativa, come può avvenire per tante cose "nuove". Ma nulla impedisce che il valore del bitcoin possa andare a zero rapidamente. Il fatto che ci sia un numero limitato di bitcoin non impedisce la proliferazione di infinite " criptovalute". Il valore del bitcoin potrà anche risalire, ma è suscettibile a variazioni molto forti soprattutto in relazione a quello che decideranno i governi in merito all'uso.

Esperimento di pensiero: accettereste uno stipendio sul lungo termine in un numero fisso di bitcoin? Lo dareste ad un dipendente? No, non offre stabilità di valore. Non dà "fiducia". Gli uomini non lo userebbero mai come denaro.

La libertà monetaria e il non-gold-standard

Cosa succederebbe se fosse concessa la libertà di scambio in qualsiasi valuta, anche privatamente emessa, e non solo nella valuta statale? Per gli austriaci non ci sono dubbi: dopo qualche tempo praticamente tutti gli scambi avverrebbero in valute che rappresentano oro o altri metalli, naturalmente con tutte le tecnologie elettroniche che rendono più agevoli gli scambi. Forse ora la tecnologia permetterebbe facilmente di emettere denaro che rappresenta petrolio, ad esempio, ma probabilmente l'oro resterebbe la risorsa di prima scelta per il denaro. La "fiducia" che ispira è imbattibile. Il mercato libero spontaneamente sceglie l'oro.

Le banche farebbero un po' di "over-booking", come fanno altre attività commerciali. Però in modo limitato, pena il possibile fallimento. Le riserve delle banche in un libero mercato del denaro forse non sarebbero il 100%, ma non sarebbero molto di meno. È il sistema attuale coordinato dalla banca centrale che permette di tenere riserve molto basse.

Sono i governi a non volere che la gente usi l'oro come denaro. Obbligano ad usare la loro valuta a corso legale che possono produrre a volontà (e favorire chi vogliono). Sono i governi a imporre il non-gold-standard, in modo da poter surrettiziamente rubare dalle tasche dei cittadini.

Gli austriaci raccomanderebbero la libertà monetaria per la migliore prosperità. Se ci deve essere un'unica valuta a corso legale, allora raccomandano che almeno segua un gold-standard. Il gold-standard è una difesa dei cittadini rispetto al governo.

Se la gente comprendesse cosa fanno le banche centrali, ci sarebbe una rivoluzione domattina. La gente però sembra più interessata a come ottenere più denaro gratis dallo stato. Il risveglio non sarà piacevole.

Le valute fiat nella storia sono sempre collassate a zero. (In un caso notevole, dopo la guerra civile americana una valuta fiat è stata riconvertita in valuta aurea.) Quando la valuta collassa, si riparte sempre dall'oro.

Per capire il denaro, come le altre cose di economia, gli austriaci seguono il ragionamento prasseologico: ovvero, l'economia è formata da individui che fanno scelte in vista dei loro personali obiettivi, in una realtà di scarsità delle risorse desiderate. È una cosa che tutti riterrebbero ovvia, però poi stentano a trarne le dirette conseguenze. Se fosse possibile creare prosperità con pezzi di carta o anche con codici elettronici, non ci sarebbe scarsità.

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10/3/18 -- Aggiungo il link ad un post di oggi di Lew Rockwell: si tratta di un brano di Rothbard estratto da What Has Government Done to Our Money?, con la storia di come si è giunti dallo standard aureo classico del dollaro del diciannovesimo secolo alle vicende del ventesimo secolo che hanno portato a dollaro e altre valute completamente fiat.

Si tratta di qualcosa la cui importanza non può essere sopravvalutata: le caratteristiche del denaro in pratica danno forma alla società intera. In questo giorni in scambi su Facebook ho avuto ulteriormente modo di rendermi conto di come la gente abbia le idee più contorte sul denaro. E stiamo parlando di persone consapevolmente con idee liberali, cioè una piccola minoranza. Addirittura, il successo del M5S al sud offre uno squarcio impietoso su come la gente possa credere alla creazione di abbondanza gratis, in modi che nessuno avrebbe previsto in un paese come l'Italia, composta dopotutto da gente di indole scaltra e sveglia. Il M5S ci proietta al livello dei paesi sudamericani, e forse anche sotto, in termini di creduloneria suicida.

Ripensare seriamente a cosa è il denaro è indispensabile.

(Maria Missiroli)

 

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