Taki racconta di vizi da ricchi in un'epoca in cui non c'era il 'gender', e fa quasi sorridere

Taki Theodoracopulos (takimag, 7 ottobre 2017)

La morte della donna più ricca su questo pianeta, come i tabloid chiamano Liliane Bettencourt, mi ha riportato alla mente alcune vivide memorie, soprattutto dei gigolo che ho conosciuto e della loro vergognosa caccia al gentil sesso per la radice di ogni invidia. Sebbene il mio grande amico Porfirio Rubirosa abbia agito da gigolo a volte -- ha sposato tre delle più ricche donne del pianeta, e due delle più belle per amore -- era anche un uomo tra gli uomini, un pistolero, un ambasciatore, un pilota di macchine da corsa, un pugile e giocatore di polo, e un grande seduttore di donne bellissime. Morì il 5 luglio 1965 al volante della sua Ferrari.

Dopo Rubi, il settore è precipitato in picchiata. Thierry Roussel, francese, effeminato e dannatamente avido, prese decine e decine di milioni da Christina Onassis, poi la lasciò per la sua amante di sempre. Altrettanto malevolo di Roussel -- o peggio -- è stato Francois-Marie Banier. Ma prima di arrivare a quella particolare sanguisuga, qualche parola su un mio amico che effettivamente è passato attraverso un patrimonio Rockefeller, il Marchese Raymundo de Larrain.

Raymond, questo il suo vero nome, era certamente un marchese, ma si era fatto tale da solo. Il suo fascino demoniaco seduceva sia uomini molto ricchi di quella sponda, sia donne di alto lignaggio. Mi corse dietro alla grande a Parigi quando non avevo ancora vent'anni, ma una volta capito il messaggio rimase un buon amico fino a quando... ecco, ve lo dirò tra un attimo. Raymond era come un uccellino, aveva modi impeccabili, e di punto in bianco riuscì a diventare non solo ballerino nel corpo di ballo del Marchese de Cuevas (un altro titolo dubbio), ma anche coreografo e designer di danza classica. Era l'amante di Cuevas, ma anche l'amante della viscomtessa Jacqueline de Ribes, una delle dame più in vista dell'alta società parigina. Una volta mi disse che stava per sposare Douce Francois, nipote del favolosamente ricco Arturo Lopez-Willshaw, assumendo che avrebbe ereditato il patrimonio dello zio (che era gay e viveva con Alexis de Rede). Lo avvisai che Douce, una mia buona amica, non aveva un soldo, ma non voleva ascoltare e la presentò a Rudi Nureyev per fare impressione su di lei. Disastro. Douce si innamorò di Rudi e passò una vita a rincorrere probabilmente il più grande danzatore di sempre. Che era molto gay.

Dopo il dissolvimento del corpo di ballo di Cuevas e il rifiuto di Douce, Raymundo partì per New York. Una sera portò me e Cee Zee Guest, la mia ragazza di allora, ad incontrare Margaret de Cuevas, una nipote di John D. Rockefeller. Era una signora molto anziana, viveva in un enorme appartamento sulla Quinta Strada, e aveva il viso dipinto tutto di bianco, come una ballerina giapponese. A malapena disse una parola. La cosa successiva che seppi di lui è che l'aveva sposata. Lei aveva 80 anni e lui 38. Il 'matrimonio' durò otto anni e quando Margaret morì di cause naturali, i suoi figli scoprirono che Raymundo era il solo erede. Ma poco tempo dopo morì di Aids, il patrimonio finito in fumo. Era, se ricordo bene, il 1988.

A Parigi, intanto, un trafficone giovane, gay, dall'aspetto piacevole, stava per far sembrare tutto questo come roba piccola. François-Marie Banier era figlio di un ebreo ungherese di basso ceto sociale che emigrò a Parigi e, dopo aver lavorato in catena di montaggio, lentamente si fece strada nella vita a sufficienza da permettersi un piccolo appartamento sulla Avenue Victor Hugo. Suo figlio l'arrivista era un po' più ambizioso. Capì presto che i molto ricchi e famosi sono una preda facile se non ci si inchina in deferenza di fronte a loro. Egli derideva, disprezzava e cercava di umiliare quelli che non potevano difendersi -- perlopiù uomini e donne anziani -- ma anche lusingava, persuadeva e divertiva quelli i cui conti in banca erano nella stratosfera.

Il suo primo protettore fu Salvador Dalì, un voyeur che era pronto a qualsiasi cosa sessuale a patto che lui non dovesse partecipare. Banier divenne poi l'amante del decoratore Jacques Grange, a cui seguì un'amicizia platonica con il vedovo molto anziano Louis Aragon. Marie Laure de Noailles lo aiutava ad incontrare intellettuali e artisti, e presto il giovane arrivista prese a scrivere romanzi e fare fotografie e dipingere su tela. Riceveva un sacco di pubblicità grazie ai suoi contatti, ma il suo talento era minimo, se proprio ne aveva del tutto. Il suo tratto peggiore, a parte essere diabolicamente malevolo, era il citare nomi. Non apriva mai bocca senza pronunciare i nomi di Truman Capote, principessa Carolina, principe Carlo, Johnny Depp, Vanessa Paradis, Mick Jagger, David Rocksavage (hanno posseduto una casa insieme per un periodo), Andy Warhol…

Banier riuscì a raggirare tutti ma non Padre Tempo. Quando compì 40 anni - ne ha 70 oggi - i capelli cominciarono a cadergli e cominciò ad avere un aspetto un po' scimmiesco. Fu allora che decise di giocare il tutto per tutto e corse dietro alla donna più ricca sulla Terra, l'ereditiera di L'Oréal Liliane Bettencourt. Sapete il resto. L'anziana signora donò all'amico di venticinque anni più giovane quasi un miliardo di euro, e ad un certo punto contemplò anche l'idea di adottarlo, il che significa che egli avrebbe potuto ritrovarsi con 25 miliardi di euro, di gran lunga l'uomo più ricco in Europa. Dopo che la figlia gli fece causa, Banier dovette restituire molto, ma evitò i tre anni di galera della sentenza di appello e riuscì a tenersi 156 milioni di euro. Più una grande collezione d'arte e varie case -- tutto cortesia di madame.

Tutto ciò a dimostrare: siamo tutti nel business sbagliato.

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