Pare che nel decreto legge che aumenterà di 20 miliardi il deficit (e dubito che sarà il conto definitivo), ci siano anche 500 milioni per il settore aereo e, a seguire, 3 miliardi per nazionalizzare Alitalia. Questo, almeno, si legge su Repubblica del 15 marzo.

In questi giorni in cui i tossici da spesa pubblica nostrani sentono di poter mettere da parte ogni remora nel reclamare la solidarietà europea in nome della lotta a Covid-19, dubito che infilare l’ennesimo stanziamento miliardario per mantenere artificialmente in vita una compagnia che è in stato fallimentare da lustri sia il modo migliore per fugare i dubbi di chi vive a nord delle Alpi.

Però tutto questo non mi stupisce. In momenti come questi c’è chi pensa che venga fuori il meglio delle persone. A volte è vero, ma credo non venga fuori solo il meglio.

Ahimè.

(Matteo Corsini)