Non passa giorno ormai senza che “Giuseppi” Conte dichiari guerra all'evasione fiscale. Una dichiarazione tra le tante:

Mi sto convincendo che il problema dell’Italia è l’evasione e se non affrontata seriamente rischia di far aumentare la pressione fiscale: è un’iniquità che ci siamo assunti la responsabilità di combattere.”

Indubbiamente per chi vede nel tassa e spendi la via alla prosperità, l’evasione fiscale rappresenta un problema.

Tuttavia, il vero motivo per cui la pressione fiscale aumenta non è, né può essere, l’evasione fiscale. Al contrario, è proprio l’incessante aumento della spesa pubblica a rendere necessario, nonostante il parallelo aumento del debito pubblico, un incremento della pressione fiscale.

Se lo Stato mettesse a dieta se stesso e i consumatori di tasse riducendo la spesa pubblica, la pressione fiscale potrebbe diminuire. La narrazione secondo la quale se non ci fosse evasione (o ce ne fosse meno), si pagherebbero meno tasse, non è credibile. E la prova è nei numeri: il gettito recuperato, poco o tanto che sia, è sempre stato utilizzato per fare spesa pubblica, non per ridurre, ancorché marginalmente, le tasse.

E d’altra parte, guardando anche alla bozza di legge di bilancio per il 2020, non è forse previsto un recupero recond da destinare tutto quanto a spesa pubblica, con contestuale introduzioni di nuovi balzelli?

(Matteo Corsini)

Scorie torna (se tutto va bene) l'11 novembre.