Come ogni anno, Lew Rockwell pubblica il suo classico di Natale

Lew Rockwell (LewRockwell.com, 25 dicembre 2017)

Al cuore della storia della Natività ci sono alcune importanti lezioni che riguardano la libera imprenditorialità, il governo e il ruolo della ricchezza nella società.

Cominciamo con una delle frasi più famose: "Non c'era posto per loro nell'albergo". Questa frase è spesso citata come indicazione di un rifiuto crudele e insensibile verso gli stanchi viaggiatori San Giuseppe e Beata Vergine Maria. Molte interpretazioni di questa storia evocano immagini della coppia che va di albergo in albergo, mentre i proprietari immancabilmente gridano di andarsene chiudendo loro la porta in faccia.

In realtà, gli alloggi erano pieni stracolmi in tutta la Terra Santa a causa del decreto dell'imperatore romano per il quale tutti dovevano essere censiti e tassati. Gli alberghi sono attività private e i clienti sono la loro linfa vitale. Non vi sarebbe stata alcuna ragione di mandare via quest'uomo di discendenza reale e la sua bella moglie incinta.

In ogni caso, il secondo capitolo di Luca non dice che essi furono ripetutamente rifiutati in posto dopo posto. Racconta della carità di un singolo proprietario di albergo, forse la prima persona che incontrarono, che, dopo tutto, era un imprenditore. Il suo albergo era pieno, tuttavia egli offrì loro quello che aveva: la stalla. Nel testo non c'è indicazione che l'albergatore chiese alla coppia anche solo una moneta di rame, nonostante, dati i suoi diritti di proprietario, egli certamente avrebbe potuto farlo.

E tuttavia non conosciamo neanche il nome dell'albergatore. In duemila anni di celebrazioni del Natale, oggi i tributi al proprietario dell'albergo sono assenti. È questo il destino del mercante lungo tutta la storia: fare bene, fare cose buone ed essere dimenticato per i suoi servizi all'umanità. È notevole, quindi, pensare che quando il Verbo si è fatto carne con la nascita di Gesù, questo è successo tramite l'azione intermediaria di un imprenditore privato. Senza la sua assistenza, la storia sarebbe stata assai diversa. La gente protesta per la commercializzazione del Natale, però chiaramente il commercio era lì sin dall'inizio, giocando un ruolo essenziale e meritorio.

Chiaramente, se c'era una carenza di alloggi, si trattava di un evento insolito e la carenza era dovuta a qualche tipo di distorsione di mercato. Dopo tutto, se la carenza di stanze a Betlemme fosse stata frequente, gli imprenditori avrebbero preso nota del fatto che c'erano profitti da fare affrontando questo problema sistematico e avrebbero costruito più alberghi.

Proseguendo con la storia, arriviamo ai Tre Re, chiamati anche Uomini Saggi. Proprio una notevole anomalia storica che le due cose vadano insieme! Perlopiù i re si comportavano come il governatore locale dell'imperatore romano, Erode. Non solo questi ordinò alla gente di lasciare le proprie case e pagarsi il viaggio per poter essere tassati, ma Erode era anche un bugiardo: disse agli Uomini Saggi che voleva trovare Gesù in modo da poter "andare ad adorarlo". In realtà, Erode voleva ucciderlo. Quindi abbiamo un'altra lezione: non potete fare affidamento sulla parola di un politico da strapazzo. Era a causa di un decreto del governo che Maria e Giuseppe, e moltissimi altri come loro, stavano viaggiando in primo luogo. Erano stati costretti a muoversi per paura degli agenti del censimento dell'imperatore e degli esattori delle tasse. Considerate i costi della sfacchinata di fare tutta la strada "dalla città di Nazaret e dalla Galilea, alla Giudea nella città di Davide", per non parlare dei costi-opportunità che Giuseppe dovette sopportare dovendo lasciare la sua attività. Quindi abbiamo un'altra lezione: gli ordini coercitivi del governo distorcono il mercato.

Una volta trovata la Sacra Famiglia, quali doni portarono gli Uomini Saggi? Non minestra e panini, ma "oro, incenso e mirra". Erano beni molto rari, difficili da ottenere in quel mondo a quei tempi, quindi il prezzo di mercato era sicuramente molto alto.

Lungi dal rifiutarli come eccessivi, la Sacra Famiglia li accettò come doni degni del Divino Messia. Non ci sono testimonianze a suggerire che la Sacra Famiglia abbia pagato una tassa di capital gain su questi beni, nonostante tali doni abbiano accresciuto notevolmente la loro ricchezza. Quindi, ecco un'altra lezione: non c'è nulla di immorale nella ricchezza; la ricchezza è qualcosa a cui dare valore, da possedere privatamente, da donare e scambiare.

Quando gli Uomini Saggi e la Sacra Famiglia ricevettero la notizia del progetto di Erode di uccidere il neonato Figlio di Dio, si sottomisero? Per niente. Gli Uomini Saggi, essendo saggi, ignorarono Erode e "per un'altra strada fecero ritorno al loro paese" -- mettendo le loro vite nelle proprie mani (Erode li fece ricercare furiosamente in seguito). Per quanto riguarda Maria e Giuseppe, un angelo avvisò Giuseppe di "prendere con sé il bambino e sua madre e fuggire in Egitto". In breve, essi fecero resistenza. Lezione numero quattro: gli angeli sono dalla parte di coloro che fanno resistenza al governo.

Nella narrazione dei Vangeli, il ruolo dell'impresa privata, e la malvagità del potere del governo, qui sono solo all'inizio. Gesù usò esempi commerciali nelle sue parabile (ad esempio, i lavoratori nella vigna, la parabola dei talenti) e rese chiaro di essere venuto per salvare persino peccatori vituperati come gli esattori delle tasse.

Così come la Sua nascita fu facilitata del proprietario di un "albergo", la stessa parola greca "kataluma" è usata per descrivere il luogo dell'Ultima Cena prima che Gesù fosse crocifisso dal governo. Quindi, l'impresa privata fu presente dalla nascita, attraverso la vita, e fino alla morte, fornendo un rifugio di sicurezza e produttività, proprio come fa ai nostri tempi.

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