di Joe Sobran (scritto nel 1999, su LewRockwell.com 20 aprile 2017)

L'ignoranza è spesso nascosta sotto una superficie civilizzata. A tante persone per altri versi molto istruite manca la comprensione più elementare di certi temi. Uno di questi è la religione.

Quando ero aspirante studioso di Shakespeare ai tempi dell'università, fui sorpreso di scoprire che in gran parte i commentatori dell'Amleto non ne cogliessero l'aspetto religioso. Il principe Amleto è evidentemente cattolico, però ha studiato a Wittenberg, patria della Riforma. Egli fa battute sulla Dieta di Worms. Il fantasma di suo padre si lamenta di essere stato ucciso senza la possibilità di ricevere i sacramenti, un fatto che Amleto ricorda quando esita a uccidere lo zio mentre prega; Amleto in seguito manda due suoi ex-amici verso la morte senza confessione. Ofelia, apparentemente suicida, è sepolta con rito cristiano, scandalizzando i becchini.

Niente di tutto ciò sarebbe sfuggito ad un ordinario frequentatore del teatro all'epoca di Elisabetta.  Se il fantasma provenisse dal purgatorio o dall'inferno, se gli antichi sacramenti fossero efficaci, se Ofelia fosse dannata - sono domande che sarebbero venute in mente a chiunque tra gli spettatori, cattolico, anglicano o protestante. Gli studiosi moderni le confinano nelle note scritte in piccolo. La gente dell'epoca sarebbe stata d'accordo con l'anglicano Samuel Johnson (che scriveva due secoli più tardi): Amleto era sceso ad un livello diabolico nel cercare la dannazione per i suoi nemici.

La discussione pubblica su tre temi attuali mostra quanto molti americani siano diventati ignoranti su interrogativi religiosi che avrebbero elettrizzato i loro antenati.  Papa Pio XII e Patrick Buchanan sono stati accusati di simpatie filo-Hitler perché i loro critici non hanno capito che la persecuzione comunista dei cristiani avrebbe avuto precedenza, per loro, sopra ogni altra considerazione. E a New York, una mostra d'arte finanziata con fondi pubblici è stata al centro di controversia perché conteneva un'immagine blasfema della Vergine Maria, schizzata di sterco di elefante; per i progressisti, come al solito, l'unico tema in gioco era "l'espressione artistica".

Il grande vizio del pensiero progressista è la sua incapacità di immaginazione riguardo ai cristiani. Con tutto il loro predicare di "sensibilità" e "multiculturalismo", i progressisti sono bellicosamente ignoranti della cultura cristiana e dei sentimenti dei cristiani. In realtà sembra pensino che ci sia qualcosa di particolarmente "artistico" nell'offendere i cristiani. Offendere neri, ebrei, femministe o omosessuali è "insensibilità", mentre offendere i cristiani è "irriverenza" - una parola che è giunta a significare un'insolenza quasi gradevole.

Tuttavia tutta la storia della Civiltà Occidentale è radicata nella religione. Senza comprendere l'ebraismo, il cattolicesimo e il protestantesimo, insieme all'ascesa dell'Islam, non si possono capire gli eventi che hanno dato forma al mondo moderno. I temi della Riforma era ancora vivi quando gli Stati Uniti furono fondati, quando si dibatteva sulla schiavitù, quando la Guerra Civile spaccò il paese, quando fu adottato il Proibizionismo, quando Joe McCarthy assalì "il comunismo senza Dio", quando John Kennedy divenne il primo presidente americano cattolico.

La Destra Cristiana è più vicina alle sue stesse radici storiche della maggioranza degli americani, tuttavia i media e i libri di storia per le scuole ne parlano come di un movimento marginale, quasi anti-americano. Questo non è "nulticulturale"; è anti-culturale. E' il rifiuto di prendere sul serio le vere origini dell'America, adottando la superficiale e astorica interpretazione di separazione tra chiesa e stato offerta dalla Corte Suprema.

Le diatribe progressiste contro il "maccartismo" lasciano fuori il fatto cruciale che i cristiani americani si sono sentiti profondamente traditi dall'esito della Seconda Guerra Mondiale, quando il nostro "alleato sovietico" ottenne il controllo di un'enorme parte di Europa cristiana, proprio come Pio XII temeva sarebbe accaduto. La guerra era cominciata quando i sovietici e i tedeschi avevano invaso la cattolica Polonia; era finita con Roosevelt che consegnava la Polonia alle tenere cure di "Uncle Joe" Stalin. Ci è voluta la leadership di un papa polacco, Giovanni Paolo II, affinché la Polonia riconquistasse la libertà.

Tuttavia i giovani passano attraverso il nostro intero sistema scolastico senza che sia loro insegnato qual era, ed è,  la prospettiva cristiana, o su come essa abbia dato forma ai grandi eventi della storia. Pochi di loro sanno che molti degli autori della Costituzione erano ecclesiastici; ancora meno si rendono conto che la separazione di chiesa e stato riguardava solo il governo federale, non gli stati. (Il Primo Emendamento dice che "il Congresso non può fare leggi riguardo all'istituzione religiosa", lasciando gli stati liberi di farlo.)

Così come la storia sovietica, la storia americana è stata riscritta cancellando i fatti scomodi. In entrambi i paesi, le forze "progressiste" hanno sovvertito il senso del passato dei loro cittadini.

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“Christianity and History” di Joe Sobran è stato pubblicato originariamente da Griffin Internet Syndicate il 28 settembre 1999. E' uno dei 117 articoli della raccolta di Sobran Subtracting Christianity: Essays on American Culture and Society.

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