di Paul Craig Roberts (su LewRockwell.com, 25 dicembre 2015)

Natale è un tempo di tradizioni. Se avete trovato un momento nella frenesia prima di Natale per decorare un albero, siete tra coloro che condividono una tradizione relativamente recente. Sebbene l'albero di Natale abbia radici antiche, all'inizio del ventesimo secolo solo una famiglia americana su cinque decorava l'albero per Natale. Solo intorno al 1920 l'albero divenne il simbolo distintivo della stagione natalizia. Calvin Coolidge fu il primo presidente ad accendere un albero di Natale nazionale sul prato della Casa Bianca.

I regali sono un'altra consuetudine condivisa. Questa tradizione deriva dai saggi, o tre re, che portarono doni a Gesù bambino. Quando ero un ragazzino, i doni erano più modesti di quanto siano oggi; però già allora si sentivano lamentele sulla commercializzazione del Natale. Ci siamo abituati alla commercializzazione. Le vendite natalizie sono la colonna portante di molte attività. Fare regali ci fa ricordare gli altri e prendere tempo dalla fretta delle nostre vite per pensare a loro.

Le decorazioni e i doni di Natale sono uno dei nostri collegamenti alla cultura cristiana che ha tenuto insieme la civiltà occidentale per 2000 anni.

Nella nostra cultura l'individuo ha importanza. Questo permette ad una persona individuale di puntare i piedi, di tenere una posizione di principio, di diventare un riformatore e di sfidare l'ingiustizia.

Questa legittimazione dell'individuo è unica della civiltà occidentale. Ha reso l'individuo un cittadino di uguali diritti rispetto ad ogni altro cittadino, protetto da governo tirannico grazie allo stato di diritto e alla libertà di parola. Questi risultati sono il prodotto di secoli di battaglie, però tutti discendono dal principio che Dio attribuisca così tanto valore all'anima individuale da aver mandato suo figlio a morire affinché noi potessimo vivere. Elevando a tal punto l'individuo, il Cristianesimo gli ha fornito una voce.

In precedenza solo le persone di potere avevano voce. Nella civiltà occidentale, la gente che ha integrità ha voce. Così come quelli che hanno il senso della giustizia, dell'onore, del dovere, della correttezza. I riformatori possono riformare, gli investitori possono investire, gli imprenditori possono creare imprese commerciali, nuovi prodotti e nuove occupazioni.

Il risultato è stato un mondo di possibilità. Gli Stati Uniti attrassero immigranti che condividevano i nostri valori e li riflettevano nelle loro vite. La nostra cultura fu assorbita da un popolo di genti diverse che divennero una.

Negli ultimi decenni abbiamo perso di vista il risultato storico che ha dato potere all'individuo. Le radici religiose, legali e politiche di questo grande raggiungimento non sono più insegnate con rispetto nelle scuole superiori e nelle università, né sono rispettate dal nostro governo. Le voci che giungono a noi attraverso i millenni e ci connettono alla nostra cultura sono silenziate dal "politicamente corretto" e dalla "guerra al terrore". Le preghiere sono bandite dalla scuola e i simboli religiosi cristiani dalla vita pubblica.

Le salvaguardie costituzionali sono state sminuite da ambizioni politiche egemoniche. Carcerazione preventiva indefinita, tortura e assassinio sono oggi pratiche riconosciute del governo degli Stati Uniti. La conquista storica del giusto processo è regredita. La tirannia è riemersa.

La diversità in patria e l'egemonia al di fuori stanno consumando i valori e smantellando la cultura e lo stato di diritto. C'è posto in abbondanza per la diversità culturale nel mondo, però non all'interno dello stesso paese. Una Torre di Babele non ha cultura. Una persona non può essere un cristiano un giorno, un pagano il giorno dopo e un musulmano il giorno dopo ancora. Un calderone di valori culturali e religiosi non fornisce alcuna base per la legge - tranne il crudo potere del passato pre-cristiano.

Tutti gli americani hanno una posta in gioco molto alta nel cristianesimo. Che siamo o no credenti individuali in Cristo, siamo beneficiari della dottrina morale che ha messo freni al potere e protetto i deboli. Il potere è il cavallo guidato dal male. Nel ventesimo secolo il cavallo è stato cavalcato con forza, e il ventunesimo secolo mostra un aumento del ritmo. Milioni di persone sono state sterminate nel ventesimo secolo dai nazionalsocialisti in Germania e dai comunisti sovietici e cinesi solo perché erano membri di una razza o di una classe demonizzata dagli intellettuali e dall'autorità politica. Nei primi anni del ventunesimo secolo, centinaia di migliaia di musulmani in sette paesi sono già stati assassinati e milioni costretti a fuggire, al fine di estendere l'egemonia di Washington.

Il potere secolarizzato e liberato dalla tradizioni civilizzatrici non è tenuto a freno da scrupoli morali e religiosi. V.I. Lenin lo disse chiaramente quando definì il significato della sua dittatura come "potere illimitato, che si appoggia direttamente sulla forza, senza vincoli di alcun tipo". La spinta di Washington verso l'egemonia sui cittadini americani e sul resto del mondo è basata interamente sull'esercizio della forza e sta facendo risorgere il potere senza vincoli.

L'enfasi del cristianesimo sul valore dell'individuo rende inimmaginabile un potere come quello rivendicato da Lenin, e rivendicato ora da Washington. Che siamo credenti o meno, la nostra celebrazione della nascita di Cristo celebra una religione che ci ha reso padroni delle nostre anime e della nostra vita politica sulla Terra. Una religione come questa merita di essere tenuta alta anche dagli atei.

Mentre stiamo per entrare nel 2016, la civiltà occidentale, il prodotto di migliaia di anni di sforzi, è in bilico. La degenerazione è ovunque di fronte ai nostri occhi. Mentre l'occidente sprofonda nella tirannia, i popoli occidentali difenderanno la loro libertà e le loro anime, o si lasceranno sprofondare nella tirannia, che ha di nuovo alzato la sua testa orribile e divoratrice?

 

You have no rights to post comments