Gli atei usano il Cristianesimo per attaccare il Cristianesimo

Bionic Mosquito (LewRockwell.com, 14 ottobre 2019)

Giusto qualche commento a partire da un video di Paul VanderKlay (PVK): Mind, Matter, Math and Secularism as Amnesiac Christianity.  PVK analizza il video di una discussione tra William Lane Craig e Roger Penrose. Penrose è l'agnostico, con l'idea che la matematica possa spiegare tutto e sia la base di tutto; Craig offre una replica interessante - e un po' frustrante per Penrose. Il video si chiude con alcuni meritevoli frammenti di Rene Girard.

Penrose descrive tre regni: il regno fisico, il regno mentale e quello astratto -- cioè quello matematico. A partire da questi, ci sono tre misteri: tutta la fisica è spiegata con la matematica [N.d.T.: ahaaha!!! Forse per chi non conosce bene la fisica....]: come può formarsi la coscienza quando insorgono queste circostanze fisiche; come usiamo la nostra esperienza cosciente per capire la matematica -- in quanto la matematica è scoperta, non inventata.

Craig offre alcune riflessioni: per prima cosa, egli loda Penrose, in quanto diverso da molti dei materialisti -- perché capisce che ci sono anche regni non materiali all'opera. Però, ecco che da qui sorgono domande: cosa c'è sottostante a questi tre regni? Quale regno è la fonte?

Non può essere la matematica, che è sia astratta sia scoperta; non può essere la fisica, in quanto non spiega la coscienza. Rimane il mentale: ho la facoltà di volermi alzare. Ma nessuna mente umana può essere la fonte del regno fisico o matematico -- sembra sia suggerita una coscienza infinita.

Penrose, cercando di assorbire le implicazioni della sua stessa visione del mondo come esaminata logicamente da Craig, replica: "per te il mondo mentale è necessario; per me il mondo matematico è necessario".  Tuttavia Craig ricorda: la matematica è astratta - ciò che è astratto non può creare nulla, non ha poteri causativi: l'uomo usa il regno mentale per poi usare la matematica per costruire i ponti, ecc.. La matematica non costruisce ponti.

È qui dove Penrose incespica -- potrebbe accettarlo se Craig lo considera nel regno della filosofia, ma non se Craig implica qualche tipo di religione. "Non è che abbia problemi con questo; solo non so cosa fare con questo".

PVK passa ad un'intervista di Rene Girard – probabilmente parlerò ancora di questa intervista nelle prossime settimane, ma su un commento vale la pena soffermarsi qui: gli atei usano il Cristianesimo per poi colpire il Cristianesimo. È facile puntare il dito alle atrocità medievali, ecc.. Però queste sono atrocità per noi oggi solo perché le guardiamo attraverso lenti cristiane.

Come offre Girard: se qualcuno fosse andato dai Romani duemila anni fa con qualche protesta di giustizia o passata atrocità (ad esempio la confisca di terra agli indigeni, richieste di risarcimento, ecc.) la replica sarebbe stata: "Chi sei tu? Non sei un cittadino". Dopodiché, sarebbe stata sentenziata la condanna a morte.

Mi ricorda l'analisi di Gerard Casey sulla storia della schiavitù. Noi guardiamo oggi alla schiavitù con repulsione -- come a dire, come potevano i nostri antenati essere così crudeli? Ma questo è guardare alla storia all'indietro -- la schiavitù era un miglioramento rispetto ad essere massacrati dopo una sconfitta in battaglia.

Si applica anche alle lenti cristiane sulla storia (tutti gli uomini sono creati ad immagine di Dio e tutto quello che implica). Assenti le lenti cristiane, quale sarebbe l'argomento?

Conclusione

Vogliamo la matematica in cima alla piramide, perché così siamo in cima: la matematica non può controllarci. Non vogliamo la mente (religione) in cima alla piramide, perché allora non siamo in controllo. Ovviamente, quando la matematica è in cima e "noi" siamo in controllo, dovete solo tenere a mente: i "noi" che sono in controllo non saranno mai "voi". Ci sarà sempre un "noi" più forte di cui non farete mai parte.

Fino a poche centinaia di anni fa, nessuno avrebbe mai considerato null'altro che la mente (religione) in controllo -- non credere a Dio (o agli dèi) sarebbe stato come non credere alla gravità. Un po' sciocco non appena cominciate a scendere le scale.

L'Illuminismo è un facile punto di svolta in questo cambiamento, ma ovviamente il passaggio è stato una transizione e non un evento. La conversazione di oggi -- e la radice della divisione socio-culturale così in mostra in Occidente -- è tutta guidata da questa transizione e dal buco vuoto che ha lasciato nel significato.

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