Come Al Gore è diventato un miliardario

Al Gore, un "servitore pubblico" di carriera, a quanto si dice è diventato un miliardario pochi anni dopo aver lasciato il suo ultimo incarico governativo, la vicepresidenza degli Stati Uniti. Ha ottenuto questo miracolo, secondo le notizie sulla stampa, attraverso una serie di accordi commerciali inerenti attività "green". Questi accordi sono sempre proprietari e solo pochi dettagli diventano di pubblico dominio. Di solito sono basati sull'antica pratica mercantilistica di pagare i politici per ottenere speciali favori o sussidi. Colui che paga tangenti diventa ricco, e il politico che garantisce il favore/sussidio ha i fondi per finanziare la prossima campagna elettorale. E' una sorta di mafia  ambientalista.

Una rara possibilità di osservare come funziona la cosca ambientalista è offerta da un articolo del 12 novembre sul Baltimore Sun, intitolato "Con 1 dollaro si può affittare una fattoria dello stato che vale 2.8 milioni di dollari". L'articolo tratta di un "accordo", da presentare al Comitato per i Lavori Pubblici dello stato del Maryland, tra l'amministrazione dello stato e una certa Cleo Braver, un “avvocato ambientalista divenuto coltivatore biologico". L'articolo ci dice inoltre che negli ultimi anni la signora Braver ha donato "più di 40.000 dollari" a varie campagne del Partito Democratico, inclusi 6000 dollari per le ultime elezioni del governatore. Gli stessi politici a cui la Braver ha donato soldi fanno parte del Comitato per i Lavori Pubblici a cui è chiesto di garantirle un enorme sussidio.

L'"accordo" che sarebbe stato raggiunto tra la Braver e il governatore Democratico del Maryland, Martin O’Malley, è l'affitto di una tenuta agricola di 255 acri del valore di quasi 3 milioni di dollari nel Kent County, Maryland, per 1 dollaro all'anno. In aggiunta, le saranno versati 500.000 dollari di denaro pubblico dello stato per la realizzazione di un "centro alimentare" per la distribuzione dei prodotti agricoli, il quale sarà senza scopo di lucro, il che significa che non pagherà tasse.

L'obiettivo ostentato di tutto questo è creare un "centro alimentare" sulla costa orientale del Maryland che possa distribuire "cibo biologico prodotto in modo sostenibile". Ah, sì, queste sono le parole magiche: biologico e sostenibile. Rendono legittima qualsiasi cosa agli occhi di Cleo Braver, una "sostenitrice delle tecniche di agricoltura ecologiche". Ella afferma che nella regione ci sono "deserti del cibo" in cui manca del tutto il "cibo sano". Che fesserie. Quando è stata pressata da un comitato dell'assemblea del Maryland, la Braver ha persino ammesso che "la coltivazione biologica non sarebbe obbligatoria" nel suo "centro alimentare" enormemente sussidiato, ma sarebbe solo incoraggiata.

Ovviamente ci sono molti centri di distribuzione alimentare sulla costa orientale del Maryland. Sono privati, capitalisti, e non sussidiati. Ed essi distribuiscono sia cibo biologico sia cibo non biologico, seguendo i dettami della domanda dei consumatori. In altre parole, non c'è alcun bisogno di un centro alimentare sussidiato dallo stato. Servirà solo a Cleo Braver per diventare ricca competendo in modo scorretto con le aziende già esistenti. Il Baltimore Sun cita Ed Bush, direttore generale di uno dei centri di distribuzione alimentare esistenti: "La Braver avrebbe un considerevole vantaggio sul semplice Joe che paga le tasse, il quale per fare attività deve pagare denaro sonante". Proprio così, Ed.

La signora Braver possiede una azienda agricola biologica nel Kent County, Maryland. Questo significa che può vendere i suoi prodotti al centro di distribuzione alimentare anch'esso di sua proprietà, grazie ai massicci sussidi statali, e "pagare a se stessa quello che ritiene sia un giusto valore", ha detto il signor Bush. Invece "i prezzi dovrebbero essere determinati dal mercato", ha detto al Baltimore Sun.  Amen, Fratello Bush.

Corruzione, favoritismi e pianificazione centrale di stampo socialista dei mercati agricoli, nascosti dalla retorica della "green farming", sono ciò che il governatore del Maryland Martin O’Malley definisce politiche di “crescita intelligente”.  Mafia ambientalista sarebbe una definizione più appropriata. La cosiddetta "crescita intelligente" è un'idea molto stupida e molto corrotta.