Le bugie possono portare alla guerra

Paul Craig Roberts (LewRockwell.com, 17 marzo 2018 - originale qui, 15/3/18)

Notate che i governi di USA, UK Francia e Germania non hanno avuto bisogno di alcuna prova per decidere che il governo russo ha usato gas nervino militare per attaccare due persone sulla panchina di un parco inglese e un poliziotto inglese. Non ha senso. Non c'è un movente russo.

Il movente c'è per l'Occidente. È la più recente orchestrazione nella demonizzazione corrente della Russia. La demonizzazione costituisce un'enorme spinta al potere e ai profitti del complesso militare/poliziesco e impedisce al presidente Trump la normalizzazione delle relazioni. Il potere e il budget militare richiedono un nemico importante: la Russia è il nemico designato e non le sarà consentito di sfuggire a questo ruolo assegnatole.

Le accuse false contro la Russia stanno danneggiando i paesi occidentali che lanciano e sostengono le accuse stesse. Non ci sono mai state prove per qualsiasi delle accuse. Consideriamone alcune: l'aereo malese, la Crimea, l'avvelenamento con polonio di un russo nel Regno Unito, la presunta intenzione di Putin di restaurare l'impero sovietico, il Russiagate e il furto delle elezioni presidenziali americane, altre accuse di interferenza nelle elezioni. L'avvelenamento di Skripal, ultima della serie. Le accuse abbondano, ma mai le prove. Alla fine persino la gente occidentale indifferente comincia a interrogarsi sulla trasformazione di accuse senza prove in verità.

Cosa pensano i leader e la gente dei pochi paesi indipendenti e sovrani quando vedono una condanna siglata alla Russia per l'avvelenamento di una doppia spia da lungo tempo in pensione, senza uno straccio di prova, da parte dei capi politici dei quattro maggiori paesi occidentali? Cosa pensano i cinesi? Gli iraniani? Gli indiani? Sappiamo che i russi stanno cominciando a pensare che li si voglia incastrare tramite demonizzazione al fine di invadere, come è stato per Saddam Hussein, Gheddafi, Assad, Yemen, e tentato con l'Iran. Sta finalmente diventando chiaro alla Russia che tutte queste accuse non sono qualche tipo di errore che la diplomazia può raddrizzare, ma, invece, sono la preparazione della Russia per un attacco militare.

È un'impressione che per l'occidente è da incoscienti e irresponsabili dare alla Russia. Alcuni commentatori che capiscono la falsità delle accuse su Skripal, spiegano, a mio avviso erroneamente, che il primo ministro inglese May ha orchestrato l'accusa per allontanare l'attenzione dalle sue difficoltà con il Brexit. Altri dicono, erroneamente, che si tratta di un tentativo di volgere le elezioni russe contro Putin. Alcuni hanno concluso che Skripal era coinvolto nel falso “Steele dossier", ed è stato messo a tacere da intelligence occidentale, che sia inglese o americana.

Persino un osservatore molto attento come Moon of Alabama si è fatto confondere da queste spiegazioni. Ciononostante raccomando il suo articolo, ovviamente scritto prima che il presidente francese, il cancelliere tedesco e il presidente Trump appoggiassero il primo ministro May nelle sue accuse senza fondamento. L'articolo mostra che esperti sia degli USA sia del Regno Unito non pensano neanche che il presunto gas nervino usato nel presunto avvelenamento esista. Forse è per questo che il governo inglese non accetterà alcun test e non può fornire alcuna prova.

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Perché l'occidente è antagonista nei confronti della Russia?

Michael S. Rozeff (LewRockwell, 17 marzo 2018)

Il Regno Unito espelle 23 diplomatici russi dopo aver frettolosamente accusato e condannato la Russia, e persino Putin stesso, per l'avvelenamento di “Sergei Skripal, a former double agent, and his daughter, Yulia, on March 4 in Salisbury, UK”.

Si tratta di un'altra azione da parte dei governi occidentali in una lunga serie che mostra profondo antagonismo, paura e persino odio verso la Russia. Perché esiste tutto ciò?

Le industrie di armamenti ingrassano sulla presenza di nemici. Questa è una ragione forte dietro all'odio. L'atteggiamento di odio e antagonismo si conforma ad un'ideologia che dal punto di vista economico ricompensa i potenti sostenitori e beneficiari dello stato di sicurezza nazionale. Essi finanziano i politici eletti che ricevono fondi per le campagne elettorali e diventano oggetto di azioni di lobby. I burocrati della difesa americana si alternano in posizioni nell'industria, nei think-tank e nello stato. In una parola, il sistema è corrotto. I profitti personali prendono la precedenza sulla sicurezza degli elettori.

Gli elettori sono bombardati da media che diffondono simboli che incutono paura nei loro cuori.  Praticamente tutto quello che è associato alla Russia è stato trasformato in un simbolo di stranezza e grandezza che genera paura, sospetto e antagonismo. La Russia è vista come strana, grande e temibile. La lista di simboli che generano paura è molto lunga. Non sto dicendo che siano giusti. Sto dicendo che sono stati stretti attorno al collo della Russia come simboli negativi.

Si comincia con il fatto che la Russia è il paese più grande al mondo. La loro religione cristiana differisce da quella occidentale. La loro lingua è inaccessibile e strana. Il loro sistema comunista ha rivaleggiato con il capitalismo. Il Cremlino e le sue mura simboleggiano segretezza. La loro intenzione è sovvertire il mondo. Sono maestri negli scacchi e nella strategia, subdoli. Sono maestri nelle cose grandi: grandi satelliti, grandi razzi, grandi apparati nucleari, grandi carrarmati, grandi batterie di razzi. Sono stati i primi ad andare nello spazio, e i primi a compiere un allunaggio (senza equipaggio). Il loro esercito stupra e saccheggia. Il freddo della Siberia è grande e terrificante. L'orso è un simbolo animale che incute paura, sicuramente più paura dell'aquila. La loro crudeltà è sottolineata persino da Dostoevsky e enfatizzata dai gulag. Qualcosa di inoffensivo come le bambole russe è trasformato in un simbolo di livelli di segretezza e di inganno. Il loro consumo di alcool è grande: vodka a prova di sbornia in grande quantità. Sono contrari ai diritti LGBT. Persino i loro romanzi sono enormi, come "Guerra e pace". Hanno sconfitto le invasioni da parte dell'occidente, sia quella di Napoleone sia quella di Hitler, in parte per le sole dimensioni e in parte per il clima estremo. Le loro parate per il Primo Maggio sono grandiose e imponenti, con enormi missili in esposizione e soldati marcianti che ricordano i reggimenti di Hitler. Sono un gigante dell'energia. Il loro sistema è visto come comandato da oligarchi con enormi imperi di affari.  La loro mafia e le loro bande criminali sono costantemente i cattivi nei film occidentali. I loro servizi segreti riescono nelle imprese più difficili e sono ramificati nell'occidente. Agenti comunisti hanno infiltrato il Dipartimento di Stato. Hanno rubato i nostri segreti nucleari. Adesso stanno avvelenando ex-spie con veleni pericolosissimi. Il colore "Rosso" e la falce e martello sono diventati simbolo di odio e paura.

Potremmo proseguire. È sempre lo stesso come nei cliché ed esagerazioni precedenti. L'occidente trasforma qualsiasi cosa russa in una caricatura e un simbolo stilizzato da temere e odiare. Non sarebbe difficile trovare attività diffuse nell'occidente e demonizzarle allo stesso modo, e sicuramente è quello che fanno coloro che vogliono far crescere l'odio per l'occidente. I politici e i media occidentali hanno fatto dilagare il sospetto verso la Russia tra i votanti e se stessi, interrotto solo brevemente dagli anni di guerra, quando Stalin divenne un alleato, e solo per il consumo pubblico. Una volta aizzati americani in numero sufficiente, hanno formato le proprie organizzazione anti-comuniste e ora anti-russe che hanno reso più incisivo il processo di creare antagonismo.

La Russia ha bisogno di controbattere a un muro di simboli negativi che la identificano nelle menti della gente occidentale. I ballerini di danza classica non sono sufficienti. Dovrebbe trovare qualche simbolo positivo che la rappresenti. Ci ha provato. Ha agito in modi prudenti e giudiziosi. Non è andata neanche vicina in aggressività all'occidente nei 28 anni dal collasso dell'Unione Sovietica. Tuttavia, il comportarsi ragionevolmente sul palcoscenico mondiale non ha disinnescato l'antagonismo dell'occidente, radicato profondamente nei vantaggi economici e politici del fare della Russia un nemico.

L'ideologia anti-Russia ha conquistato oggi le menti di molti all'interno del sistema politico occidentale e del complesso militare-industriale di sicurezza nazionale. L'anti-russianismo è ora abituale e quasi automatico. Molti in occidente credono ai simboli e alle esagerazioni anti-russi al punto di voler cambiare la Russia in modo fondamentale.  Sotto l'anti-russianismo è cresciuto un desiderio di domare e controllare la Russia, in qualche modo causando un cambio di regime che rimpiazzi la leadership attuale con lacché e burattini dell'occidente.

(traduzione Maria Missiroli)

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