Justin Raimondo (Antiwar.com, 15 marzo 2018)

La spiegazione piglia-tutto “Russia did it” non ha senso

"'Solo i russi' hanno sviluppato questa classe di agenti nervini, ha detto il chimico. ‘L'hanno tenuta segreta e la stanno ancora tenendo segreta.’

L'unica altra possibilità, ha detto, sarebbe che qualcuno abbia usato le formule contenute nel suo libro per produrre una tale arma.”

Oh, ma che tipo di persone farebbe questo? Scusa, questo vorrebbe dire che stavano cercando di incolpare i russi facendolo sembrare opera dell'FSB, l'agenzia di intelligence russa. E sappiamo tutti che questo non è proprio possibile, giusto?

Le "prove" che ci vengono fornite a sostegno dello scenario “Russia-did-it” sono che solo i russi hanno accesso al Novichok, e che si tratta di un veleno così sofisticato che solo uno stato avrebbe potuto compiere questo attacco. Tuttavia la logica di questa linea di ragionamento è piuttosto traballante: Mirzayanov ci dice che poteva essere prodotto da chiunque con una copia del suo libro! E questo pezzo sul New York Times, in cui si assume che il colpevole sia la Russia, cita un certo Andrew C. Weber, un ex-assistente segretario alla difesa per i programmi nucleari, chimici e biologici, il quale ha visitato "un laboratorio d ricerca sovietico segreto e abbandonato a Nukus, Uzbekistan, per la cui distruzione era stato chiesto aiuto agli Stati Uniti nei primi anni 2000." Weber descrive tracce di esperimenti sui cani, poi prosegue ad affermare che:

“È ovviamente controllato strettamente dai governo russo. Non è plausibile per me -- possibile, ma non probabile -- che queste armi chimiche possano essere state trafugate da un laboratorio russo. Sarebbero state ben sorvegliate."

Tuttavia un funzionario americano poteva gironzolare per il laboratorio, descritto come "abbandonato" - quindi quanto era ben sorvegliato? Inoltre, durante il periodo di cui parla Weber, l'Uzbekistan non era più parte dell'Unione Sovietica: il paese ha dichiarato l'indipendenza il 31 agosto 1991. In seguito, qualsiasi cosa avvenisse al laboratorio di produzione del Novichok in Uzbekistan era fuori dal controllo di Mosca -- e scorte di quel letale veleno sarebbero potute finire dappertutto.

A parte la completa mancanza di prove credibili, il caso contro la Russia si basa su un malinteso sulle procedure implicate nello scambio di spie. Quando a Skripal fu concessa la grazia e fu rilasciato dai russi nel 2010, insieme a tre altri condannati per spionaggio per l'Occidente, dieci spie russe furono consegnate al Cremlino: secondo la "etichetta delle spie" informalmente adottata durante l'era della Guerra Fredda, questi individui erano al sicuro dal castigo, altrimenti non ci sarebbe stato motivo di scambiarsi prigionieri.

Allora, cosa avrebbe indotto i russi ad infrangere questa regola cardinale dello spionaggio? Non viene data nessuna spiegazione.

Come evidenzia Anthony Glees, direttore del Center for Security and Intelligence Studies all'Università di Buckingham: se i russi davvero avessero avvelenato Skripal, "nessuno farebbe mai un altro scambio di prigionieri con loro". Egli pone la domanda logica: "se i russi avessero davvero voluto uccidere Skripal", perché non l'hanno giustiziato quando era in loro custodia?

Naturalmente c'è una connessione con Trump in tutto questo: salta fuori che Skripal era "molto vicino" a un certo Pablo Miller, l'agente di MI6 che originariamente l'aveva reclutato -- e che per caso aveva lavorato per la Orbis Business Intelligence, l'agenzia di Christopher Steele che ha messo insieme il famigerato dossier su Trump. Come scrive The Telegraph:

“Il consulente, che The Telegraph vuole mantenere anonimo, abitava vicino al Col. Skripal e si ritiene  lo conoscesse da diverso tempo... The Telegraph ha saputo che il Col Skripal si è trasferito a Salisbury nel 2010 grazie a uno scambio di spie ed è diventato amico di un consulente inglese per la sicurezza che lavorava per Christopher Steele, colui che ha compilato il dossier Trump. Tale consulente, secondo un account su Linkedin che è stato cancellato da Internet nei giorni scorsi, abita  anch'egli a Salisbury. Sullo stesso account Linkedin, costui aveva citato l'impiego presso la Orbis Business Intelligence, secondo quanto è stato riferito a The Telegraph.”

Il consulente è identifcato altrove come Pablo Miller, a.k.a. Antonio Alvarez de Hidalgo.

I soliti sospetti stanno proponendo la congettura secondo cui Skripal è finito nel mirino dei russi perché aveva avuto un ruolo nella compilazione del dossier Trump -- e tuttavia l'ex-spia russa non è più stato nel suo paese d'origine dal 2010 ed ha vissuto a Salisbury in Gran Bretagna sin da allora. Orbis ha negato che Skripal abbia avuto alcun ruolo nella stesura del dossier. E persino se avesse avuto qualche ruolo nella stesura del dossier, per quale motivo ucciderlo -- specialmente in un modo che avrebbe fatto puntare i sospetti verso la Russia? Non ha senso. D'altronde, la guerra di propaganda non ha bisogno di dire cose sensate, deve solo ispirare paura e ripugnanza.

Questo è un replay del caso Litvinenko, anch'esso basato su "prove" similmente dubbie: persino il governo ufficiale inglese è stato ambiguo sulla presunta colpevolezza russa per l'avvelenamento del propagandista anti-Putin in esilio. Ha detto che Putin “ha probabilmente approvato” l'omicidio.

Probabilmente. Nessun bisogno di precisione in queste questioni, dopotutto stiamo parlando solo di un paese con sufficienti armi nucleari puntate verso di noi - e verso gli inglesi - da spazzare via l'intera popolazione del pianeta. Quindi "probabilmente" è sufficiente.

Alexander Litvinenko era coinvolto con ogni sorta di personaggi dubbi, molto di loro collegati alla mafia russa: chiunque di questi gentiluomini avrebbe potuto ucciderlo. Man mano che sappiamo di più della storia di Skripal, viene da sospettare che lo stesso si dimostrerà vero nel suo caso. 

Questo non fermerà il Partito della Guerra dall'escogitare ancora un'altra teoria del complotto puntata all'onnipotente Vladimir Putin, fonte di tutto quanto c'è di male nel mondo.

(traduzione Maria Missiroli)

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