Mentre l'Italia parla di M5S, LeU, antifascismo, UE e altre amenità

Paul Craig Roberts (LewRockwell.com, 2 marzo 2018)

Putin si è rivolto con un discorso notevole all'Assemblea Federale, al popolo russo e ai popoli del mondo.

Nel suo discorso, Putin ha rivelato l'esistenza di nuove armi nucleari russe che rendono inequivocabilmente chiaro che la Russia ha un'ampia superiorità nucleare sugli Stati Uniti e sui suoi patetici stati vassalli NATO.

Alla luce delle potenzialità russe, non è chiaro se gli Stati Uniti possano ancora definirsi una superpotenza.

Per quanto mi riguarda, ci sono pochi dubbi che, se i pazzi neocon e il complesso militare a Washington avessero quelle armi e la Russia no, Washington lancerebbe un attacco alla Russia. [N.d.T.: a mio avviso la questione è molto più complessa di così]

Putin, tuttavia, ha dichiarato che la Russia non ha ambizioni territoriali, non ha ambizioni egemoniche e non ha intenzione di attaccare alcun paese. Putin ha descritto le armi come la risposta necessaria al risoluto rifiuto dell'Occidente, anno dopo anno, di accettare la pace e la cooperazione con la Russia, circondando invece la Russia con basi militari e sistemi ABM.

Putin ha detto: "Noi siamo interessati a normali interazioni costruttive con gli Stati Uniti e l'Unione Europea; ci aspettiamo che il buon senso prevalga e i nostri partner scelgano la cooperazione equa e leale. ...  Le nostre scelte non saranno mai basate su aspirazioni all'eccezionalismo; noi stiamo difendendo i nostri interessi e rispettiamo gli interessi degli altri paesi."

Putin ha detto agli Stati Uniti che sono falliti i tentativi di isolare la Russia con sanzioni e propaganda, e di prevenire la capacità dei russi di rispondere al crescente accerchiamento da parte dell'Occidente. Le nuove armi russe hanno reso l'intero approccio USA/NATO "inefficace da un punto di vista militare". "Le sanzioni per soffocare lo sviluppo della Russia, inclusa la sfera militare ... non hanno funzionato." "Non sono stati in grado di contenere la Russia. Devono rendersene conto ... Smettete di far affondare la barca su cui stiamo tutti."

Allora, che fare? L'Occidente ritroverà il lume della ragione? O l'Occidente, annegato nei debiti e sovraccarico fino al collo di industrie militari tronfie e inefficienti, intensificherà la Guerra Fredda che Washington ha riportato in vita?

Non penso che l'Occidente abbia qualche buon senso a cui tornare. Washington è totalmente assorbita nell'"eccezionalismo americano".  L'hybris estremo della "nazione indispensabile" infetta tutto quanto. Gli europei sono comprati e pagati da Washington.  Sono sicuro che Putin sperasse che i leader europei si sarebbero resi conto della futilità di cercare di intimorire la Russia e avrebbero smesso di assecondare la russofobia di Washington che ci sta portando verso la guerra nucleare. Non c'è dubbio che Putin sia stato deluso dalla reazione idiota del ministro della difesa inglese Gavin Williamson, che ha accusato la Russia di "scegliere una strada di escalation e provocazione".

La mia previsione è che i neocon sminuiranno la capacità militare russa perché i neocon non vogliono accettare che ci siano limiti all'uniteralità di Washington. D'altra parte, il complesso militare additerà la superiorità russa per chiedere aumenti del budget per proteggerci dalla "minaccia russa".

Il governo russo ha concluso, da anni di esperienze frustranti con il rifiuto di Washington di considerare gli interessi russi e di lavorare insieme in modo collaborativo, che alla base di questo fosse la convinzione che la potenza americana potesse forzare la Russia ad accettare la leadership americana. Mandare in frantumi questa illusione di Washington è la ragione del potente annuncio di Putin sulle nuove armi russe.

Nel suo discorso, egli dice: "Nessuno voleva parlare con noi. Nessuno ci voleva ascoltare. Ora ascoltateci." Putin ha enfatizzato che le armi nucleari russe sono riservate alla rappresaglia, non all'aggressione, ma che ogni attacco alla Russia o agli alleati della Russia riceverà una reazione immediata "con tutto quello che implica".

Avendo reso chiaro che la politica occidentale di egemonia e intimidazione è morta stecchita, Putin di nuovo porge il ramoscello d'ulivo: lavoriamo insieme per risolvere i problemi del mondo.

Spero che la diplomazia russa riesca a far terminare le tensioni crescenti, fomentate da Washington. Tuttavia, la diplomazia russa ha di fronte due ostacoli forse insormontabili. Uno è la necessità per il rigonfio complesso militare americano di avere un nemico importante come giustificazione per il suo budget annuale da 1000 miliardi di dollari e per il potere che ne deriva. L'altro ostacolo è l'ideologia neocon di egemonia mondiale.

Il complesso militare e di sicurezza è istituzionalizzato in ogni stato americano. È un datore di lavoro e fonte di rilevanti contributi alle campagne elettorali, il che rende quasi impossibile per un senatore o deputato agire contro i suoi interessi. Nelle cerchie della politica estera americana deve ancora apparire un potere contrapposto ai folli neocon. La russofobia creata dai neocon ora riguarda gli americani ordinari. Questi due ostacoli si sono dimostrati sufficientemente potenti da impedire al presidente Trump di normalizzare la relazioni con la Russia.

Forse, nel suo prossimo discorso, Putin dovrebbe rivolgersi direttamente agli europei e chiedere loro se gli interessi europei sono ben serviti dall'assecondare le ostilità verso la Russia. Se le cose si mettono male, come può aspettarsi di sfuggire alla distruzione un paese che ospiti ABM americani, armi nucleari americane e basi militari americane?

Senza la NATO e le basi verso la Russia che fornisce, Washington non potrebbe spingere il mondo verso la guerra. Il fatto di base è che la NATO è un ostacolo alla pace.

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Update (8/3/18)

Oggi Lew Rockwell pubblica un articolo del dott. Donald Miller sullo stesso argomento: Il giorno che la supremazia militare americana finì e i sistemi di guerra navale divennero obsoleti

Traduco la frase finale:

Il discorso del presidente Putin l'1 marzo 2018 segnerà probabilmente l'inizio ufficiale di una guerra fredda del ventunesimo secolo. Come per quella del ventesimo secolo, il principio di Distruzione Mutua Assicurata regnerà ancora una volta. Speriamo che ancora una volta promuova una pace altrettanto lunga.

Su RT.com i commenti di Stephen Cohen: Come Washington ha provocato, e forse perso, una nuova corsa al riarmo nucleare

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