di Daniel McAdams (Ron Paul Institute, 29 gennaio 2015)

[ Ancora cronache da un mondo surreale.... MM ]

Lo scribacchino neocon Max Boot si guadagna da vivere esprimendo indignazione. Come osa l'amministrazione Obama non adottare una linea più dura verso l'Iran! Come osa il presidente americano non allocare più risorse per combattere Boko Haram! Come osa questa amministrazione dalla debole volontà opporsi a sanzioni aggiuntive contro l'Iran! Nessuna azione americana in Somalia e Yemen? Rammolliti! E l'Asia! Iraq! Siria! Libia! 

Inetti! Pavidi! Miopi! Codardi!

Questo è il suo ritornello abituale. Persino quando i problemi correnti sono stati causati dai neocon stessi - Libia, Iraq, Siria e così via - la soluzione è continuare a seguire le indicazioni disastrose di Boot e della sua brigata da salotto, o pioveranno strali dalla sua penna velenosa.

In giorni recenti, scrivendo sulle pagine di Commentary, Boot si mostra furioso perché il Presidente Obama non ha spinto gli Stati Uniti ancor più sul piede di guerra contro la Russia. Mentre la UE esita sulle nuove sanzioni contro la Russia, Boot chiede che il governo americano aumenti il passo e imponga "sanzioni che spaventano Putin".

Quello che Boot, russo di nascita, ha in mente è costruire una miccia tra gli Stati Uniti e la Russia che potrebbe far scatenare facilmente un conflitto armato aperto tra le due potenze nucleari.

I russi non si sono piegati e non hanno accettato la volontà degli USA di fare dell'Ucraina una base NATO puntata verso la Russia, quindi Boot chiede lo scontro aperto.

"In cosa consisterebbe una reazione più efficace?", egli chiede....

.. inviare agli ucraini tutte le armi di cui hanno bisogno per difendere il loro stesso territorio e fornire loro anche addestramento e intelligence.

Nonostante l'amministrazione Obama abbia già annunciato l'invio di addestratori militari americani in Ucraina, quello che Max Boot prescrive aumenterebbe in modo significativo la possibilità che truppe USA si trovino faccia a faccia con truppe russe dall'altra parte del confine orientale dell'Ucraina (o forse persino all'interno dell'Ucraina orientale, con i volontari russi la cui presenza è stata ammessa da entrambe le parti). E questa sarebbe una cosa buona, per Boot.

Non solo: gli Stati Uniti dovrebbero agire per tagliare fuori completamente la Russia dal sistema SWIFT - una sorta di bomba nucleare finanziaria sull'economia russa, e mondiale. Tagliare fuori la Russia dallo SWIFT "significa paesi sull'orlo della guerra, oppure apertamente in guerra fredda", secondo Andrei Kostin, CEO della seconda banca più grande di Russia, VTB.

Però Max Boot non gli crede. "E' difficile immaginare Putin che dichiara guerra agli Stati Uniti perché la Russia è stata esclusa dallo SWIFT", scrive Boot.

Boot non riesce ad immaginare che una tale escalation possa fare aumentare l'irritazione fino a quel punto, da parte di chi è preso di mira. Considerato il curriculum di Boot e dei neocon riguardo alle indicazioni di politica estera (l'Iraq una passeggiata, qualcuno ricorda?), è veramente un'idea così buona permettere che la prospettiva di un conflitto militare tra USA e Russia sia appesa alle impressioni di Boot?

Boot conclude suggerendo che "gli Stati Uniti e i loro partner europei dovrebbero dare alla Russia un calcio SWIFT nel didietro". Ma ahimè, non saranno le scarpe di Boot a calciare. Lui ha una scrivania da presidiare e una penna da brandire...

( Traduzione di Maria Missiroli )
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Nota [MM]
Non si dovrebbero fare illazioni senza prove concrete, ma viene da pensare che questi neocon come Max Boots... non è che sono... magari in qualche forma indiretta, magari in forma perfettamente legale, magari senza esserne neanche consapevoli... non è che forse... sono a libro paga del complesso militare-industriale?

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