di Ron Paul (Ron Paul Institute, 4 dicembre 2014 - dalla pagina Facebook di Ron Paul)

Oggi la Camera americana ha approvato quella che considero una delle peggiori leggi di sempre. La H. Res. 758 è stata espressamente scritta come risoluzione che "condanna severamente le azioni della Federazione Russa, sotto la guida del presidente Vladimir Putin, che ha perseguito una politica di aggressione contro i paesi confinanti finalizzata al dominio politico ed economico".

In realtà, il decreto è costituito da 16 pagine di propaganda di guerra che dovrebbe far arrossire persino i neocon, se fossero capaci di una cosa come arrossire.

Si tratta del tipo di risoluzioni che ho sempre tenuto sott'occhio da vicino quando ero al Congresso, in quanto quello che viene definito come "innocue" dichiarazioni di opinione spesso porta a sanzioni e guerra. Ricordo di aver parlato accesamente, nel 1998, contro l'Iraq Liberation Act perché, come dissi all'epoca, sapevo che avrebbe portato alla guerra. Non mi opponevo alla legge perché ero un ammiratore di Saddam Hussein - così come non sono un ammiratore di Putin o di ogni altro leader politico straniero - ma piuttosto perché sapevo che un'altra guerra contro l'Iraq non sarebbe stata una soluzione ai problemi e avrebbe in tutta probabilità peggiorato le cose. Sappiamo tutti cosa successe poco dopo.

E' per questo che mi riesce difficile credere che di nuovo riescano a passarla liscia, questa volta con una posta persino più alta: provocare una guerra contro la Russia potrebbe portare alla distruzione totale!

Se qualcuno pensa che stia esagerando su quanto è deleteria questa risoluzione, lasciate che vi offra qualche esempio dalla legge stessa:

La risoluzione (paragrafo 3) accusa la Russia di un'invasione dell'Ucraina e condanna la violazione della sovranità dell'Ucraina da parte della Russia. L'affermazione è fornita senza alcuna prova. Sicuramente con i nostri satelliti sofisticati che possono leggere una targa d'automobile dallo spazio dovremmo avere video e foto di questa invasione russa. Niente di tutto questo è stato mostrato. Per quanto riguarda la violazione della sovranità dell'Ucraina, perché non si tratta di violazione della sovranità dell'Ucraina se gli Stati Uniti partecipano al rovesciamento del governo eletto del paese come è stato a febbraio? Abbiamo ascoltato tutti le intercettazioni di ufficiali del Dipartimento di Stato che tramavano con l'ambasciatore statunitense in Ucraina per rovesciare il governo. Abbiamo sentito il vice Segretario di Stato Victoria Nuland vantarsi del fatto che gli Stati Uniti hanno speso 5 miliardi di dollari per il cambio di regime in Ucraina. Perché tutto ciò è OK?

La risoluzione (paragrafo 11) accusa la gente dell'Ucraina dell'est di aver tenuto "elezioni fraudolente e illegali" lo scorso novembre. Come mai tutte le volte che delle elezioni non hanno l'esito desiderato dal governo americano esse sono definite "illegali" e "fraudolente"? La gente dell'Ucraina dell'est non ha forse diritto all'autodeterminazione? Non si tratta di un basilare diritto umano?

La risoluzione (paragrafo 13) esige il ritiro delle forze russe dall'Ucraina nonostante il governo americano non abbia fornito alcuna prova che l'esercito russo sia mai stato in Ucraina. Questo paragrafo sollecita inoltre il governo di Kiev a riprendere le operazioni militari contro le regioni orientali che cercano l'indipendenza.

La risoluzione (paragrafo 14) afferma con certezza che il volo 17 della Malaysia Airlines schiantatosi in Ucraina è stato abbattuto da un missile "sparato dai separatisti appoggiati dalla Russia nell'est dell'Ucraina". Questo è semplicemente scorretto, in quanto il rapporto finale dell'indagine su questa tragedia non sarà rilasciato prima del nuovo anno e il rapporto preliminare non afferma che l'aereo sia stato abbattuto da un missile. Il rapporto preliminare (a cui hanno partecipato tutti i paesi coinvolti) non attribuisce responsabilità a nessuna delle due parti.

La risoluzione (paragrafo 16) condanna la Russia per la vendita di armi al governo di Assad in Siria. Non fa menzione, naturalmente, del fatto che queste armi serviranno a combattere l'ISIS - un nostro dichiarato nemico - mentre le armi americane fornite ai ribelli in Siria sono in realtà finite nelle mani dell'ISIS!

La risoluzione (paragrafo 17) condanna la Russia per quello che secondo gli Stati Uniti equivale a sanzioni economiche ("misure economiche coercitive") contro l'Ucraina. Questo nonostante gli Stati Uniti abbiano ripetutamente colpito la Russia con sanzioni economiche e ne stiano prendendo in considerazione altre ancora!

La risoluzione (paragrafo 22) afferma che la Russia ha invaso la Repubblica della Georgia nel 2008. Questo è semplicemente falso. Persino l'Unione Europea - non certo amica della Russia - ha concluso nella sua indagine sugli eventi nel 2008 che era stata la Georgia a "iniziare una guerra ingiustificata" contro la Russia, non viceversa! Come può il Congresso far passare falsità così sfacciate? I deputati non si prendono la briga neanche di leggere queste risoluzioni, prima di votare?

Nel paragrafo 34 la risoluzione comincia persino a diventare comica, condannando la Russia per presunti attacchi alle reti informatiche degli Stati Uniti e "acquisizione illecita di informazioni" sul governo americano. All'indomani delle rivelazioni di Snowden sul livello di spionaggio americano sul resto del mondo, come possono gli Stati Uniti avanzare pretese di autorità morale per condannare altri per tali azioni?

Fa rabbrividire che la risoluzione prenda di mira gli organi di stampa e TV russi finanziati dallo stato, affermando che "distorcono l'opinione pubblica". Il governo americano, naturalmente, spende miliardi di dollari in tutto il mondo per finanziare e sostenere organi di stampa e TV, incluse Voice of America e RFE/RL, oltre a sussidiare media "indipendenti" in innumerevoli paesi oltreoceano. Tra quanto le fonti alternative di informazione come RussiaToday saranno bandite negli Stati Uniti? Questa legge ci porta più vicino al giorno infausto in cui il governo decide il tipo di programmazione che possiamo o non possiamo seguire, al tempo stesso chiamando questa violazione "libertà".

La risoluzione dà il via libera (paragrafo 45) al presidente ucraino Poroshenko affinché riprenda l'assalto militare nelle province orientali indipendentiste, sollecitando il "disarmo delle forze separatiste e paramilitari in Ucraina orientale". Questa mossa significherà molte ulteriori migliaia di morti tra la popolazione civile.

A questo scopo, la risoluzione coinvolge direttamente il governo americano nel conflitto, affidando al presidente americano il compito di "rifornire il governo ucraino di letali e non letali apparati da difesa, di servizi e addestramento necessari per difendere efficacemente il suo territorio e la sua sovranità". Questo significa armi americane nelle mani di forze addestrate dagli americani impegnate in una guerra "calda" al confine della Russia. Suona forse come una buona idea?

In questa legge ci sono troppe altre affermazioni ridicole e raccapriccianti per discuterle in modo completo. Probabilmente, la singola parte più preoccupante di questa risoluzione, tuttavia, è l'affermazione che l'"intervento militare" della Federazione Russa in Ucraina "pone una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale". Questa terminologia non è incidentale: questa frase è la pillola velenosa piantata in questa legge, da cui seguiranno risoluzioni future e più aggressive. Dopo tutto, se accettiamo che la Russia stia ponendo una "minaccia" alla pace internazionale, come si può ignorare una cosa simile? Queste sono le chine scivolose che portano alla guerra.

Questa legge pericolosa è passata oggi, 4 dicembre 2014, con soli dieci (!) voti contrari! Solo dieci legislatori sono preoccupati dall'uso di flagrante propaganda e di falsità per promuovere sciagurati tintinnii di sciabole verso la Russia.

Ecco la lista dei deputati che hanno votato "NO" a questa legge. Se non trovate il vostro rappresentante su questa lista, chiamatelo e chiedetegli perché stanno votando per portarci più vicino alla guerra con la Russia! Se invece il vostro rappresentante è sulla lista, chiamatelo e ringraziatelo per aver tenuto testa ai guerrafondai.

Hanno votato “NO” alla H. Res. 758:

1) Justin Amash (R-MI)
2) John Duncan (R-TN)
3) Alan Grayson, (D-FL)
4) Alcee Hastings (D-FL)
5) Walter Jones (R-NC)
6) Thomas Massie (R-KY)
7) Jim McDermott (D-WA)
8 George Miller (D-CA)
9) Beto O’Rourke (D-TX)
10 Dana Rohrabacher (R-CA)

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Nota [MM]
Ieri (4 dicembre) la notizia di questo voto al Congresso è stata raccontata qui da RussiaToday. Sempre ieri Putin ha tenuto il discorso sullo stato della nazione, in cui ha ricordato che fine fece il tentativo dei nazisti di dominare la Russia e ha lanciato frecciate ai leader europei completamente asserviti agli americani ('Ricordate le lezioni che abbiamo insegnato a Hitler': le 10 miglior citazioni dal discorso sullo Stato della Nazione di Putin)
Sembra impossibile che stia succedendo davvero, nell'indifferenza generale. La cosa più incredibile è che parlando con le persone diventa subito chiaro che non solo non capiscono cosa sta succedendo, ma si chiedono perché mai dovrebbe essere importante!

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Update (6 dicembre)

Ieri c'è stata un'intervista a Ron Paul su Russia Today. Il video è sul RonPaulInstitute con qualche commento di Daniel McAdams, con questo titolo: Ron Paul: la legge anti-Russia approvata dal Congresso ‘fa parte della macchina  di propaganda di guerra'.

Ha detto Ron Paul: "i Repubblicani e i Democratici hanno la stessa politica estera.  Gli uni possono essere un po' più aggressivi degli altri, ma tutti loro appoggiano l'interventismo";"Scommetto che non hanno letto il progetto di legge. Se l'hanno fatto e nonostante questo l'hanno votato, c'è qualcosa che non va in loro." 

"I Repubblicani e i Democratici sondano il terreno e pensano 'questo sembra popolare, tutti lo votano, suona bene', così non leggono le 16 pagine e dicono a se stessi  'bé, dopo tutto non è veramente una dichiarazione di guerra, potrebbe neanche arrivare al Senato'. Ma se lo fai abbastanza volte... è propaganda, è parte della macchina di propaganda di guerra. Proprio come sono i maggiori networdk. Non sentirete critiche su Fox o MSNBC o CNN a questa legge."

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Update (7 dicembre)

Nei giorni scorsi Michael Rozeff ha scritto sul blog di Lew Rockwell due post sulla H.Res.758: Il Congresso piegato verso la guerra contro la Russia e Il Congresso in una caccia alle streghe russa.
In quest'ultimo post Rozeff cita un film fantasy-noir del 1994, Witch Hunt [Caccia alle streghe], con Dennis Hopper nei panni di un investigatore ingaggiato da un senatore che, in uno scenario distopico ambientato negli anni '50, sta dando la caccia a maghi e chiromanti per trovare "streghe da bruciare". Rozeff cita un dialogo che finisce così:

Hopper: Perché andare dietro ai maghi?

Senatore: A chi dovrei andare dietro? Al "big business"? C'è bisogno di qualcosa di diverso, un po' al di fuori. Lascia che ti dica una cosuccia sulla gente, Phil. Chiudi dieci di loro in una stanza. Forse non eleggeranno un leader, ma ti garantisco che identificheranno qualcuno da odiare.

Scrive Rozeff:
"Il Congresso trae vantaggio dall'andare dietro a presunti nemici. Molti potenziali nemici sono fuori tiro. Sono troppo fortificati, troppo essenziali, sanno troppo e danno contributi alle campagne elettorali. Per questo il Congresso corre dietro a nemici stranieri, come il Kaiser Wilhelm, il generale Tojo, i terroristi, gli iraniani e ora Putin. Qualsiasi cosa "al di fuori", come i comunisti, gli spacciatori di droga, i pellerossa, gli intellettuali non allineati, gli eccentrici, gli hippy e i manifestanti, può diventare candidato ad essere identificato come nemico.

Perché questo metodo riesce a far guadagnare supporto? E' perché gli americani amano avere qualcuno da odiare. Il Congresso fa leva non tanto sulle paure degli americani quanto sul loro disprezzo. Il Congresso agita le paure per far venire fuori l'odio."

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Update (8 dicembre)

Ieri sera sul blog di Lew Rockwell Charles Burris ha citato un articolo su GlobalResearch sulla H.Res.758 del 5/12, in cui si dice che sui media tradizionali c'è stato il black-out totale su questo voto al Congresso. Io avevo notato che IlGiornale non ha pubblicato la notizia, gli altri quotidiani non so. Di sicuro, se se ne è parlato sui media di mainstream, se ne è parlato molto poco. E'... come dire... un po' inquietante.


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