di Pepe Escobar (su LewRockwell.com, 2 dicembre 2014 - originale su RussiaToday)

Gli Stati Uniti, la NATO e la Russia sono forse avvitati su una spirale folle che porta alla guerra in Europa? E' inevitabile? Tutt'altro.

Petro Poroshenko, il vassallo al soldo degli Stati Uniti attualmente al centro delle danze oligarchiche in Ucraina, questa settimana ha citato la possibilità che nel prossimo futuro, dopo le sue "riforme", sia chiesto agli ucraini di votare sull'annessione o meno alla NATO.

Siamo seri. Alcuni di voi potrebbero avere familiarità con il concetto di “shatter belt” [fascia di separazione] – territori e popolazioni storicamente schiacciati tra l'Aquila tedesca e l'Orso russo.

Oggi, tutti i paesi della shatter belt – tranne Ucraina e Bielorussia - sono diventati membri della NATO. Se l'Ucraina dovesse entrare nella NATO in futuro - per quanto lontano - la zona cuscinetto della shatter belt scomparirebbe. Significherebbe che la NATO (essenzialmente, gli Stati Uniti) avrebbe piantato le tende proprio sul confine occidentale della Russia.

Washington ha appena annunciato che pre-posizionerà un numero maggiore di veicoli militari in Europa, per esercitazioni o "potenziali operazioni militari". Ciò è perfettamente in linea con l'incessante ritornello da "mondo dei think-tank": la NATO e gli Stati Uniti saranno "forzati" a bilanciare il loro impegno per la sicurezza in Europa orientale contro la potenziale "aggressione" russa.

Mentre l'Ucraina, le repubbliche baltiche e la Polonia persistono a far crescere l'isteria su questa “aggressione”, l'eventualità di una guerra nucleare post-MAD ((Mutually Assured Destruction) tra USA e Russia è ora - casualmente - di nuovo sul tavolo di discussione. Almeno c'è una corrente contraria: schiere di americani informati si chiedono come mai gli USA dovrebbero finanziare la difesa dell'Europa quando il PIL europeo è maggiore di quello statunitense.

Vuoi giocare alla guerra, ragazzo?

Per quanto riguarda la "minaccia" di una guerra nucleare in Europa - che sia finta oppure no: non ha senso comparare le capacità nucleari strategiche degli USA e della Russia sulla base dei numeri ma non della qualità.

Considerate il PIL composto di USA, Germania, Francia e Regno Unito e comparatelo con la Russia. E' una vittoria schiacciante. Poi esaminate lo scenario strategico nucleare, ed è tutta un'altra storia. Il PIL da solo non "vince" nulla.

Le élite di Washington/Wall Street sono ora immerse profondamente nella paranoia da guerra nucleare. Qualche studio almeno accenna all'ovvio: lampante debolezza strategica degli Stati Uniti.

Considerate alcuni fatti di base:

– gli ICBM russi armati di MIRV volano a circa 18 Mach, cioè molto più velocemente di qualsiasi cosa nell'arsenale americano. Praticamente sono imbattibili;

– il doppio problema degli S-400 e S-500; Mosca ha stretto un accordo per la vendita del sistema missilistico terra-aria S-400 alla Cina. La Russia, da parte sua, si sta già focalizzando sul sistema all'avanguardia S-500 - che essenzialmente fa sembrare il sistema antimissile Patriot come un V-2 della Seconda Guerra Mondiale;

– Il missile russo Iskander viaggia a 7 Mach, con un range di 400 km, portando una testata da 700 kg di vario tipo, e con precisione di circa 5 metri. Traduzione: un'arma letale di ultima generazione contro aeroporti o infrastrutture logistiche. L'Iskander può raggiungere obiettivi profondamente all'interno dell'Europa;

– e poi c'è il Sukhoi T-50 (PAK FA).

I pagliacci della NATO che sognano una guerra contro la Russia dovrebbero venir fuori con un sistema formidabile per neutralizzare questi Iskander. Non ne hanno nessuno. In più, si troverebbero di fronte gli S-400, che i russi possono posizionare ovunque.

Pensate ad un considerevole lotto di S-400 posizionati nell'enclave russa di Kaliningrad: una cosa simile trasformerebbe le operazioni aeree NATO all'interno dell'Europa in un incubo assolutamente orrendo. Oltretutto, i jet da combattimento della NATO costano una fortuna. Immaginate l'effetto di centinaia di jet da combattimento distrutti su un'UE già finanziariamente devastata e tormentata mortalmente dall'austerità.

Come se questo non fosse già abbastanza, nessuno conosce l'esatta dimensione delle capacità strategiche della NATO. Bruxelles non parla. Secondo vie non ufficiali, queste capacità non sono esattamente una meraviglia. L'intelligence russa lo sa.

Assumendo che ciononostante questi pagliacci della NATO insistano a giocare alla guerra, Mosca ha già fatto sapere molto chiaramente che userebbe il suo imponente arsenale di più di 5000 armi nucleari tattiche, e ogni altra cosa sia necessaria, per difendere la nazione contro un attacco convenzionale della NATO. Inoltre, poche migliaia di sistemi S-400 e S-500 sarebbero sufficienti a bloccare un attacco nucleare americano.

In questo scenario che fa rizzare i capelli, da Apocalypse Now, non si è ancora presa in considerazione l'alleanza Russia-Cina, ovvero la principale, determinante storia eurasiatica di questo decennio.

Dovesse mai la gang del "focalizziamoci sull'Asia" nutrire strane idee sulla maggiore potenza economica mondiale, la Cina sta massicciamente investendo in satelliti invisibili; missili antisatellite; sottomarini silenziosi che possono emergere vicino alle portaerei americane senza essere intercettati; e su un missile antimissile made in China in grado di colpire satelliti.

In breve: Pechino sa che la flotta americana di superficie è obsoleta - e indifendibile. E, non c'è bisogno di aggiungerlo, tutti questi sviluppi di modernizzazione in Cina stanno procedendo molto più velocemente di qualsiasi cosa in America.

Una modesta proposta

Il ritornello negli Stati Uniti è stato senza tregua: la Russia si sta espandendo verso un impero del ventunesimo secolo.

Qui, il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov spiega in dettaglio perché si tratta di pure insulsaggini. Quello che è successo veramente è che la Russia ha abilmente smascherato il bluff in Ucraina, ispirato da Brzezinski, con tutto ciò che ne deriva. Non sorprende che l'Impero del Caos sia furioso.

Tuttavia c'è una soluzione per smorzare l'attuale, isterica corsa alla logica di guerra. In questo articolo ho esaminato in un certo dettaglio come Washington stia giocando alla roulette russa. E' ora di avanzare una modesta proposta - così come è stata discussa da alcuni analisti preoccupati, negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.

Essenzialmente, è molto semplice. Dipende dalla Germania. E si tratta di disfare quanto fatto da Stalin.

Stalin, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, prese la Prussia orientale alla Germania e spostò la parte orientale della Polonia in Ucraina. L'Ucraina orientale era originariamente in Russia e fu data da Lenin all'Ucraina.

Quindi, la Prussia orientale torni alla Germana; la parte orientale della Polonia torni alla Polonia; l'Ucraina orientale torni alla Russia così come la Crimea, che fu data all'Ucraina da Khrushchev.

Tutti hanno la loro fetta. Niente più Stalin. Niente più confini arbitrari. Questo è quello che i cinesi definirebbero una situazione di "tripla vittoria". Naturalmente l'Impero del Caos lo combatterebbe fino alla morte; non ci sarebbe più alcun caos manipolato per giustificare una crociata contro la finta "aggressione" russa.

La palla è nel campo della Germania. Ora tocca ai prussiani dell'est presentare i fatti a Angela Merkel. Vediamo se lei è in grado di recepire il messaggio.

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Nota [MM]
Non credo che si arriverà alla guerra, soprattutto perché l'economia non lo permetterà. Ma come si è detto più volte in questi mesi, anche su questo sito, i leader occidentali, specialmente negli Stati Uniti, stanno apertamente promuovendo la guerra contro la Russia in Europa. Mi sembra da solo un segno sufficiente dello stato di torpore in cui versa l'opinione pubblica.
Recentemente Gary North ha scritto un articolo su un episodio avvenuto in aprile nel Mar Nero, episodio non noto al grande pubblico. Un aereo russo non armato ha messo completamente fuori uso gli apparati di comunicazione radio, e quindi le difese antimissile, di una nave americana che era entrata nel Mar Nero, senza che nessuno potesse prevederlo né farci nulla. Questo per sottolineare lo stato della potenza militare americana, nonostante tutti i soldi risucchiati dal complesso militare-industriale.

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