[ Quando la realtà è più ridicola di qualsiasi satira.  MM ]

RussiaToday, 8 novembre 2014

Sia il Pentagono sia la NATO sono consapevoli di una voce di "invasione russa" proveniente dal governo di Kiev, ma dicono di non avere prove che le diano sostanza, affermando invece che la Russia sta nuovamente aumentando la presenza militare lungo il confine, in quella che ancora una volta appare una mossa potenzialmente minacciosa.

Venerdì un portavoce per il Consiglio di Sicurezza Nazionale ucraino, Andrey Lysenko, ha denunciato l'invio dalla Russia, nelle aree controllate dai ribelli, di una colonna di 32 carri armati, 16 cannoni da guerra, 30 camion di munizioni e tre camion con attrezzature radar - senza offrire alcuna prova di questa affermazione.

Una volta che la notizia è apparsa nei titoli sui media occidentali, la NATO si è affrettata a rassicurare la stampa che l'alleanza ne era consapevole e "stava esaminando questi fatti", che se confermati "costituirebbero ulteriori prove dell'aggressione russa."

Parlando ai giornalisti, neanche il portavoce del Pentagono, Ammiraglio John Kirby, ha potuto confermare le notizie.
“Non ho ricevuto alcun rapporto operativo indipendente in grado di confermare l'indicazione che quelle formazioni hanno attraversato il confine", ha detto Kirby.

Il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha confermato che non ci sono truppe russe nell'est dell'Ucraina, aggiungendo che "persino Jen Psaki ha detto che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha informazioni al riguardo".

Dopo un incontro con il Segretario di Stato americano John Kerry sabato, Lavrov ha ripetuto che "l'accordo di tregua tra le milizie e il governo di Kiev è stato firmato dalle due parti coinvolte, e c'è bisogno di completare il processo".

Tuttavia, sia gli Stati Uniti che la NATO hanno cercato di salvare la faccia affermando che, nonostante le notizie siano ancora da verificare, la Russia è comunque colpevole dell'aumentata dislocazione di truppe lungo il confine, lungo 2.295 chilometri.

“Quello che sicuramente vediamo è una presenza continuativa di battaglioni russi di notevole capacità pronti all'azione, proprio al di là del confine. Sono molto vicini. E sono di grande potenza", Kirby ha aggiunto.

“Possiamo confermare un aumento recente di truppe e attrezzature russe lungo il confine orientale dell'Ucraina", RT ha saputo da una dichiarazione ufficiale, attribuita ad un ufficiale militare NATO. "Questi veicoli non sembrano operativi, però rappresentano un potenziale significativo di rinforzo di armi pesanti ai separatisti filorussi".

Gli Stati Uniti e la NATO concordano inoltre che la Russia in qualche modo stia destabilizzando la situazione.

“La Russia continua a dimostrare la sua mancanza di rispetto per gli accordi internazionali e la sua determinazione a  destabilizzare ulteriormente l'Ucraina", ha detto la NATO, mentre Kirby ha convenuto dicendo "non stanno facendo nulla per far scendere la tensione".

L'accusa di "provocatoria" dislocazione di truppe addizionali russe lungo il confine con l'Ucraina ha provocato una replica sarcastica da parte del Ministero degli Esteri russo, per il quale ogni timore dovrebbe essere rivolto a quelli che producono le voci senza fondamento, piuttosto che alla Russia.

“Tutti questi 'report' provocatori che mirano a far salire ancora di più la tensione sul conflitto civile nel sud-est dell'Ucraina hanno una singola fonte. La fonte non è ucraina, nonostante attualmente operi da uno dei palazzi governativi a Kiev", così si afferma nella dichiarazione del Ministero degli Esteri, evidentemente alludendo alla presenza massiccia di personale americano nel Servizio di Sicurezza ucraino. 

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Qualche nota [MM]
Ho tradotto questo pezzo di RussiaToday per mettere in luce ancora una volta quanto siano grottesche le affermazioni ufficiali delle istituzioni occidentali e come i russi siano sempre più sarcastici ("persino Jen Psaki ha detto di non saperne nulla", per chi sa come sono andate le cose in questi mesi, è una battuta molto divertente che prende in giro apertamente gli americani). Il titolo di questo pezzo, pur tecnicamente ineccepibile, è un piccolo capolavoro di ironia.
Daniel McAdams ha scritto sullo stesso argomento, il 7 novembre, Il New York Times si sta stancando di Kiev?.
Nonostante stavolta l'"invasione" probabilmente non sia presa sul serio da nessuno, ancora si cerca di puntare il dito all'"aggressività russa", per giustificare l'escalation delle risorse militari alle basi NATO in Europa.

Sulle "invasioni russe" di questi ultimi mesi qui si può leggere Il predicatore di catastrofi del Forbes Magazine

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