(8 luglio 2014)
di Daniel McAdams (da The Ron Paul Institute, 3 luglio 2014)

Il patito della scacchiera globale Zbigniew Brzezinski ha un piano per l'Ucraina. In un recente discorso al Woodrow Wilson Center, citato sull'Atlantic Council, egli presenta un punto di vista vigorosamente a favore dell'invio di molte più armi all'esercito ucraino da parte degli Stati Uniti.

Sotto la pretesa di prevenire un'invasione russa dell'Ucraina, esattamente il grido di battaglia di coloro che vogliono maggior coinvolgimento americano nella regione, Brzezinski ritiene che gli Stati Uniti debbano fornire all'Ucraina sufficienti armi da dissuadere l'aggressione russa verso l'Ucraina.

Essendo molto basse le probabilità di doversi difendere contro l'esercito russo invasore, Brzezinski ha un'idea diversa di come gli Stati Uniti dovrebbero armare il governo di Kiev.

L'ex consigliere per la sicurezza nazionale ha detto:

A me sembra che dovremmo rendere chiaro agli ucraini che se sono determinati a resistere, come dicono di essere e come apparentemente cercano di fare (sebbene non molto efficacemente), noi forniremo loro armi anti-carro, armi manuali anti-carro, missili manuali - armi adatte ad essere usate nei combattimenti urbani a breve raggio.

Gli Stati Uniti devono fornire equipaggiamento da guerriglia urbana al governo di Kiev, egli dice, per prevenire l'incombente invasione russa.

Però quale altro uso potrebbe avere un gigantesco invio di armi da guerriglia urbana, insieme ai consulenti che le accompagnano?

La pulizia etnica.

Stiamo già assistendo alla ripresa degli attacchi di Kiev ad est, ad una svolta netta nella direzione di prendere di mira aree residenziali civili e obiettivi non militari. Sappiamo da un rapporto recente delle Nazioni Unite che più di 100.000 persone sono già fuggite dall'Ucraina orientale. Il presidente post-colpo di stato, Petro Poroshenko, è stato molto chiaro, nel mettere fine alla tregua (che non è stata veramente una tregua) dicendo che: "Attaccheremo e libereremo la nostra terra!"

Questo significa liberarla dagli "altri" che non accettano idi essere comandati dal governo post-colpo di stato? Quelli che il primo ministro di Kiev Arseniy "Yats" Yatsenyuk ha già definito "subumani"?

Equipaggiamento e addestramento da guerra urbana per la macchina militare di Kiev significherebbe, come evidenzia il politologo russo Yevgeny Minchenko, che "le infrastrutture municipali saranno distrutte, portando ad una catastrofe umanitaria". Secondo Minchenko, "la guerra continuerà e la gente gradualmente lascerà le case. Sarà un male per entrambe le parti, ma nessuna delle due adesso si può fermare."

Brzezinski da molto tempo raccomanda il dominio americano sull'Ucraina per impedire alla Russia ogni relazione produttiva con la nazione confinante. "Senza l'Ucraina, la Russia cessa di essere un impero eurasiatico", scrisse nel suo libro del 1997, "The Grand Chessboard".

La pulizia etnica dei russi etnici e della gente di lingua russa potrebbe essere esattamente quello che Brzezinski ha in mente.

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[Nota (MM)
Ho tradotto questo pezzo di Daniel McAdams di qualche giorno fa anche per evidenziare cosa sta succedendo in questi giorni in Ucraina. L'esercito di Kiev bombarda i civili delle aree dominate dai separatisti filo-russi (che chiedono una sorta di federalismo), la popolazione fugge in massa verso la Russia; le milizie di auto-difesa hanno lasciato la loro roccaforte per evitare una strage di civili, ma si dicono pronte a resistere all'assedio. L'esercito di Kiev è finanziato con i soldi del Fondo Monetario, che ha posto come condizione il controllo delle regioni orientali. L'obiettivo è chiaramente impossessarsi delle miniere e delle industrie produttive dell'est, con la complicità degli oligarchi come Poroshenko.
Tutto ciò con l'ulteriore evidente obiettivo (degli USA) di provocare la Russia sempre meno velatamente, mentre i russi continuano a invocare la soluzione diplomatica della crisi e a non rispondere alle provocazioni.
Il Dipartimento di Stato statunitense, nella persona della oltraggiosamente stolta portavoce Jen Psaki, ha detto che non c'è nulla di sbagliato se l'esercito bombarda i civili.

L'ottantaseienne Brzezinski è una vecchia conoscenza per chiunque, in modo più o meno "complottista", abbia seguito le tracce dei poteri "nascosti"; gli vengono attributi ruoli di grande rilevanza in innumerevoli nefandezze nel corso di svariati decenni. Qui sta dicendo di armare l'esercito ucraino a fini che non possono che essere la provocazione della Russia e lo scatenamento di una guerra importante. Ottantasei anni, ricco, ossequiato, e quello che gli viene in mente di fare è cercare di ammazzare gente e scatenare una guerra: a me sembra uno psicopatico.]