di Paul Craig Roberts (da Infowars, 25 giugno 2014)

Il presidente della Russia Vladimir Putin sta cercando di salvare il mondo dalla guerra. Dovremmo aiutarlo tutti.

Ieri il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha annunciato che il presidente Putin ha chiesto alla legislatura russa di abrogare l'autorizzazione all'uso della forza in Ucraina, accordata lo scorso febbraio allo scopo di proteggere i residenti dei territori in precedenza russi che correntemente sono parte dell'Ucraina, dalla rabbiosa violenza russofoba che caratterizza il governo fantoccio di Washington a Kiev.

I neocon di Washington giubilano. Considerano la diplomazia di Putin come un segno di debolezza e di paura; premono affinché si compiano passi più forti per costringere la Russia a restituire la Crimea e la base navale sul Mar Nero.

All'interno della Russia, Washington sta incoraggiando le sue quinte colonne nelle NGO [Organizzazioni Non Governative] a minare il consenso a Putin, diffondendo propaganda secondo la quale Putin non ha il coraggio di difendere i russi e ha tradito la popolazione russa dell'Ucraina. Se questa propaganda attecchisce, Putin sarà distratto da proteste di strada. L'impressione di debolezza domestica di Putin ridarebbe vigore a Washington. Buona parte dei giovani professionisti russi si fanno influenzare dalla propaganda di Washington. In sostanza, questi giovani, indottrinati dalla propaganda americana, sono allineati con Washington, non con il Cremlino.

Putin ha messo il suo futuro e quello del suo paese nella scommessa che la diplomazia russa può prevalere su mazzette, minacce, ricatti e coercizione di Washington. Putin fa appello agli Europei dell'Ovest. Putin sta dicendo: "Non sono io il problema. La Russia non è il problema. Noi siamo ragionevoli. Noi ignoriamo le provocazioni di Washington. Vogliamo lavorare sulle questioni e trovare una soluzione pacifica."

Washington sta dicendo: "La Russia è una minaccia. Putin è il nuovo Hitler. La Russia è il nemico. La NATO e gli Stati Uniti devono incrementare le installazioni militari contro la Minaccia Russa, precipitarsi a inviare truppe e jet nelle basi NATO nell'Europa dell'Est sulla frontiera russa. I meeting del G-8 si devono tenere senza la Russia. Devono essere imposte sanzioni economiche contro la Russia indipendentemente dai danni che le sanzioni fanno all'Europa". E così via.

Putin dice: "Sono qui per voi. Troviamo una soluzione."

Washington dice: "La Russia è il nemico."

Putin sa che il Regno Unito è uno stato burattino completamente asservito, che Cameron non è altro che un servo comprato-e-già-pagato come Blair prima di lui. La speranza di Putin che la diplomazia abbia la meglio sulla forza fa affidamento su Germania e Francia. Entrambi i paesi devono fronteggiare le piaghe europee di deficit e disoccupazione, e entrambi i paesi hanno relazioni economiche significative con la Russia. Gli interessi economici tedeschi fanno da contrappeso al debole asservimento del governo della Merkel a Washington. Washington ha stupidamente fatto infuriare i francesi cercando di rubare 10 miliardi di dollari dalla più grande banca di Francia. Questo furto, se avrà successo, distruggerà la maggiore banca francese e consegnerà la Francia a Wall Street.

Se esiste ancora qualche desiderio di sovranità nazionale nei governi tedesco o francese, uno o entrambi potrebbero mandare al diavolo Washington e dichiarare pubblicamente che non hanno alcuna intenzione di lasciar trascinare il loro paese in un conflitto con la Russia per accontentare l'Impero di Washington e l'egemonia finanziaria delle banche americane.

Putin sta scommettendo che sia questo l'esito. Se la sua scommessa non è vincente e l'Europa delude non solo la Russia ma se stessa e il resto del mondo accondiscendendo alla spinta di Washington per l'egemonia del mondo, la Russia e la Cina dovranno sottomettersi all'egemonia di Washington oppure prepararsi alla guerra.

Dal momento che nessuna delle parti può permettersi di perdere la guerra, la guerra sarebbe nucleare. Come gli scienziati hanno detto chiaramente, la vita sulla Terra cesserebbe, non importa se gli scudi ABM americani funzionano o no.

Questo è il motivo per cui mi oppongo alle politiche di Washington e parlo contro l'arroganza che contraddistingue Washington oggi. L'esito più probabile del perseguimento dell'egemonia mondiale da parte di Washington è l'estinzione della vita sulla Terra.

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Paul Craig Roberts è stato Assistant Secretary of the Treasury for Economic Policy e redattore associato del Wall Street Journal. Ha scritto per Business Week, Scripps Howard News Service e Creators Syndicate.

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[Nota: Come ho già scritto in altre occasioni riguardo a Paul Craig Roberts, non sono del tutto d'accordo con la sua analisi e con una visione esageratamente pessimista (sebbene sia la naturale conseguenza delle politiche dei leader occidentali). Ho tradotto questo pezzo perché mette in evidenza la notizia della revoca da parte del parlamento russo della legge che autorizza l'uso delle forze armate russe in Ucraina, autorizzazione peraltro mai usata finora nel corso della vicenda ucraina. Questa revoca costituisce un ulteriore segnale dei russi per rendere manifesto che loro non vogliono la guerra nonostante le ripetute provocazioni (la settimana scorsa gli ucraini hanno sconfinato e colpito un posto di blocco all'interno del territorio russo, tra tutto il resto). A me sembra la scelta migliore e credo che alla fine le cose volgeranno in loro favore. Nel frattempo chissà che i cittadini europei e americani non comincino a svegliarsi. MM]