di Ron Paul (da The Ron Paul Institute, 24 marzo 2014)

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Sono passati quasi dieci anni da quando, di fronte al Comitato per le Relazioni Internazionali del Congresso, obiettai al progetto del governo americano di finanziare ONG (Organizzazioni Non Governative) al fine di interferire negli affari interni dell'Ucraina. All'epoca, la "Rivoluzione Arancione" aveva forzato un cambio di regime in Ucraina con l'aiuto di milioni di dollari da Washington.

In quell'occasione dissi al Comitato:

Non conosciamo esattamente quanti milioni di dollari - o decine di milioni - il governo americano ha speso per le elezioni presidenziali in Ucraina. Sappiamo certamente che molto di quel denaro è stato finalizzato per aiutare un candidato specifico, e che attraverso una serie di ONG ritagliate allo scopo - sia americane che ucraine - milioni di dollari sono finiti a supporto di quel candidato presidenziale ...

Ero preoccupato per i milioni di dollari spesi dalla National Endowment for Democracy (NED) e varie organizzazioni correlate, finanziate dal governo americano, per immischiarsi negli affari interni dell'Ucraina. Ora scopriamo che quella era solo la punta dell'iceberg.

Lo scorso dicembre Victoria Nuland, vice Segretario di Stato, in un discorso ha ammesso che a partire dal 1991 il governo statunitense ha

"investito più di 5 miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina ... nello sviluppo di istituzioni democratiche e di competenze per la promozione di una società civile e di una buona forma di governo."

Si tratta della stessa funzionaria del Dipartimento di Stato che è stata recentemente intercettata mentre pianificava in dettaglio il rovesciamento del governo ucraino.

Sembra che quei 5 miliardi di dollari abbiano comprato una rivoluzione in Ucraina. Ma cosa ne viene ai contribuenti americani, forzati a pagare questo interventismo? Nulla di buono. L'Ucraina è un paese in bancarotta che avrà bisogno di decine di miliardi di dollari solo per sopravvivere fino alla fine dell'anno. Il primo ministro scelto dagli Stati Uniti ha già fatto un viaggio a Washington per chiedere più soldi.

E cosa otterranno gli ucrani? La loro democrazia è stata indebolita dal colpo di stato a Kiev appoggiato dagli Stati Uniti. Nelle democrazie, il potere è trasferito pacificamente attraverso elezioni, non viene conquistato con la forza da ribelli nelle strade. Almeno così usava essere.

L'IMF calerà sull'Ucraina ad implementare un altro ancora dei suoi fallimentari piani di salvataggio, i quali arricchiscono chi ha le connessioni giuste e i banchieri internazionali a spese della popolazione locale. L'IMF aggiunge debito, organizza eccellenti affari per corporation straniere e pretende che la popolazione locale accetti l'"austerità" in vista di "riforme" che sembra non producano mai i risultati promessi.

Le fondamenta di questo disastro sono state poste da NED, USAID e dall'esercito di ONG da loro finanziate nel corso degli anni in Ucraina.

I sostenitori della NED e delle organizzazioni correlate diranno che non c'è nulla di sbagliato nell'inviare dollari americani per "promuovere la democrazia" oltreoceano. La realtà, però, è che NED, USAID e le altre non hanno nulla a che fare con la promozione della democrazia e tutto a che fare con la distruzione della democrazia.

Non è democrazia inviare miliardi di dollari per imporre un cambio di regime oltreoceano. Non è democrazia mandare delle ONG a riscrivere le leggi e la costituzione in posti come l'Ucraina. Non sono affari nostri.

In che modo dovremmo prumuovere la democrazia oltreoceano? Primo, dovremmo fermare i veri isolazionisti - quelli che cercano di imporre sanzioni, blocchi e restrizioni che intralciano i nostri impegni all'estero. Possiamo promuovere la democrazia tramite il settore privato degli Stati Uniti, che può avviare contratti con i paesi esteri. Una società che prospera tramite crescenti legami commerciali con gli USA adotterà molto più probabilmente pratiche e politiche che mantengono quella prosperità e incoraggiano la pace.

Nel 2005, argomentando contro l'inclusione del finanziamento alla NED nella legge per gli aiuti all'estero, dissi:

La National Endowment for Democracy ... ha pochissimo a che vedere con la democrazia. E' un'organizzazione che usa il denaro dei contribuenti americani in realtà per sovvertire la democrazia, tramite una pioggia di finanziamenti ai partiti o movimenti politici prescelti. Sottoscrive "rivoluzioni popolari" codificate da colori che hanno l'apparenza più di pagine estratte dagli scritti di Lenin su come rubare il potere, che di genuini movimenti democratici indigeni.

Purtroppo, oggi le cose sono persino peggio. Per promuovere la democrazia all'estero, la NED e le altre interferenti ONG finanziate dal governo americano dovrebbero essere smantellate immediatamente.