di Dmitry Babich 

da The Voice of Russia, 24 febbraio 2014

E così il presidente Yanukovych ha perso e la situazione in Ucraina si sta sviluppando secondo l'antica regola, nota anche agli antichi romani - "Guai ai vinti". Durante il primo giorno dei suoi lavori, il parlamento ucraino, chiamato Verkhovna Rada, ha sostituito uan dozzina di ministri con nazionalisti ucraini, cancellato lo statuto regionale per la lingua russa persino nelle aree dove i russi sono maggioranza e dichiarato Viktor Yanukovych un criminale nonostante sia ancora il presidente legale.

Questa logica rivoluzionaria rende gli avvenimenti correnti molto diversi dalla cosiddetta Rivoluzione Arancione del 2005. Neanche allora gli eventi furono interamente pacifici, ma almeno non ci furono vittime e i vincitori non parlarono di vendetta sin dal primo giorno del loro potere. In effetti, quella rivoluzione alla fine ebbe due vincitori - Victor Yushchenko and Victor Yanukovych, che in seguito ebbero entrambi l'occasione di mettersi alla prova al timone di presidente.

Questa volta, la vendetta è rapida e crudele: non solo Yanukovych, ma anche il ministro degli Interni e il procuratore generale potrebbero subire accuse di criminalità nel prossimo futuro. La metà dei governatori regionali dell'Ucraina ha già dato le dimissioni, temendo per la propria sicurezza dopo che molti edifici governativi sono stati saccheggiati e molti funzionari sono stati pubblicamente umiliati.

Ciò che è particolarmente preoccupante è che i cosiddetti "mediatori" dell'Unione Europea sembrano totalmente imperturbati da questi sviluppi. I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Polonia nei fatti hanno forzato Yanukovich ad un accordo da essi formalmente garantito. Quando l'opposizione ha mancato di rispettare la sua parte dell'accordo e ha preso il controllo dei palazzii del governo, non abbiamo sentito neanche una parola di biasimo né dalla Francia, né dalla Germania. Per quanto riguarda la Polonia, il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorsk è andato persino oltre, definendo gli eventi in Ucraina come "qualcosa che non è un colpo di stato". Bè, cosa possiamo aspettarci da un onest'uomo che ha continutao a parlare di mitiche "proteste pacifiche" anche mentre twittava i suoi resoconti di "fumo nero" e esplosioni vicino alla amministrazione presidenziale a Kiev? Se c'è qualcuno che si è disonorato in questi tre giorni che hanno cambiato l'Ucraina, sono questi tre ministri - persino ad un livello più grave di Yanukovych. Dopo che questi tre alti ufficiali UE hanno garantito un accordo durato meno di dieci minuti, chi potrà considerare l'UE come un intermediario affidabile, un garante di qualcosa o un partner serio?

Nel frattempo, l'Ucraina ha bisogno di partner subito. Il paese ha un disperato bisogno di soldi, e se Yanukovych parlava di 20 miliardi di dollari, i nuovi governanti vogliono 35 miliardi. La UE fa cenno all'IMF e l'IMF fa cenno alle banche europee. Formalmente la Russia potrebbe aiutare, come ha fatto molte volte in passato, ma perché la Russia dovrebbe salvare finanziariamente un paese in cui una minoranza anti-russa può forzare la sua volontà sulla maggioranza? Gli investitori privati potrebbero anch'essi trovare difficile aver fiducia in un paese in cui alcune centinaia di persone determinate con benzina, pietre e piccole armi da fuoco possono mettere in ginocchio il governo. Così ora l'Ucraina spenderà molto del suo tempo a cercare capitalisti che vogliano investire.

Paradossalmente, i media dei paesi occidentali improvvisamente hanno sviluppato una passione per i vecchi trucchi bolscevichi: invece di analizzare seriamente la legalità della nuova "leadership" dell'Ucraina, assaporano i lussi del palazzo presidenziale di Yanukovych, ora aperto al pubblico. Bene, dopo il 1917 anche i bolscevichi aprirono il Palazzo d'Inverno al pubblico come "giustificazione visibile" del loro colpo di stato. La storia non l'ha giustificato, tuttavia. Non giustificherà neanche questo nuovo colpo di stato ucraino.