L'interpretazione di Robert Ringer: uno sguardo disincantato e realistico alla democrazia, causa del collasso

Robert Ringer (RobertRinger.com, 20 marzo 2018 - la parte I in inglese è qui)

Spesso sento dire che l'uso rampante di droga, la glorificazione dell'aborto, film e videogame violenti, identificazione di genere a scelta tra una varia gamma, le città-asilo, e altri malanni moderni sono responsabili per la distruzione della civiltà occidentale. Ma lo sono? Non realmente. Sono sintomi, non cause.

I sintomi sono solo manifestazioni di un disordine sottostante e sono chiaramente visibili a tutti. Una causa, invece, è di natura subdola, tanto che è nascosta alla mente della persona media poco informata, che si affida ai media affinché pensino al posto suo.

Anche gli "allarmisti" tra noi non colgono realmente la causa del collasso della civiltà occidentale. Essi predicono ripetutamente una rivoluzione in arrivo, con gioia dei Fake News Media, però questa rivoluzione non sembra mai arrivare.

E per una buona ragione -- la rivoluzione è già arrivata! Ma a differenza del collasso, ancora in corso, la rivoluzione è finita.

Come è possibile che abbiamo avuto una rivoluzione e pochi l'abbiano anche solo notata? Perché è avvenuta mentre gli americani stavano guardando Monday Night Football, tracannando le loro Miller Lites, e nutrendo le loro arterie con Big Mac e patatine. Hanno semplicemente ignorato l'intero evento, perché per comprenderlo era necessario pensare, e il pensiero richiede sforzo.

In tutta onestà, è stata facile da ignorare perché è stata una rivoluzione tranquilla. Per essere più specifici, è stata una tranquilla rivoluzione morale. Ed è stato il successo di quella rivoluzione morale ad innescare il collasso del mondo occidentale.

In un senso molto letterale, gli standard etici di una civilizzazione costituiscono la sue fondamenta morali. Quando uso la parola morale, sto parlando di uno standard di comportamento che forma un sistema di etica, cioè i principi di condotta di una cultura.

Quando le fondamenta morali di una civilizzazione vengono distrutte, la civilizzazione collassa.  La civilizzazione può scomparire interamente, oppure una nuova civilizzazione, con un nuovo sistema di etica, può sostituire quella caduta.

La rivoluzione morale che ha scosso le fondamenta della civiltà occidentale ha implicato una giravolta di 180 gradi nello standard di comportamento generalmente accettato per la gente delle nazioni occidentali. Gradualmente, alcuni dei valori e delle credenze tenuti in più alta considerazione nei giorni di gloria dell'Occidente sono arrivati ad essere considerati immorali, mentre alcuni dei vizi peggiori sono ora accettati e persino incoraggiati.

Come risultato, viviamo ora in un mondo capovolto, che è come dire, parlando figurativamente in senso morale, che gran parte della gente sta in piedi a testa ingiù!

Un enorme sollevamento sociale come quello che è accaduto in Occidente deve cominciare molto lentamente per avere qualche possibilità di successo. Come ho evidenziato nella parte I di questo articolo, la bellezza del gradualismo è che la cittadinanza non è mai scossa al punto di minacciare una ribellione armata.

Invece, quando una generazione passa ed è sostituita da un'altra, cambiamenti striscianti diventano lo status quo, e chiunque sfidi il nuovo status quo è etichettato come crudele, ignorante, antipatriottico o semplicemente pazzo.

Di primaria importanza, al cuore della disintegrazione della cultura occidentale c'è stata una deriva dal credo sacrosanto nei diritti individuali al credo nel potere della maggioranza. In altre parole, giusto è diventato qualsiasi cosa la maggioranza diceva che fosse.

In una democrazia, questo concetto è difeso sulla base della presunta promozione di "quello che è meglio per il più grande numero di persone". Nei fatti, tuttavia, la nozione che un gruppo di gente abbia il diritto di commettere aggressione verso un altro gruppo sulla base della premessa che "la maggioranza ha sempre ragione" è priva di giustificazione morale.

Nell'America dei primordi, il potere della maggioranza era chiamato con il suo nome appropriato -- "linciaggio". Se un gruppo di uomini decideva che qualcuno era meritevole della loro collera, semplicemente usava la forza bruta per fare quello che voleva a quell'individuo. Era tuttavia illegale, perché era fatto senza l'autorizzazione del governo.

Quella è la chiave -- autorizzazione del governo. Ed è stata la garanzia di quell'autorizzazione a fare da catalizzatore alla rivoluzione morale. L'approvazione del governo ha tracciato la via alla legalizzazione della regola della folla linciante, o cosiddetto potere alla maggioranza, che ha rimpiazzato la sovranità individuale quale cardine morale della civiltà occidentale.

Il problema principale del potere alla maggioranza è che una democrazia politica è troppo fragile per sopportare l'avidità e l'invidia umane. Inevitabilmente, gente avida e invidiosa -- sia elettori sia politici -- cominciano a capire come usare il 'potere alla maggioranza' a loro vantaggio.

Gli elettori saggiano il terreno e, con grande soddisfazione, scoprono che possono saccheggiare i loro vicini semplicemente votando per cambiare le leggi originariamente fatte per proteggere la vita e la proprietà. Per quanto riguarda i politici, essi capiscono relativamente presto di poter ottenere longevità politica facendo appello all'avidità e all'invidia degli elettori.

Negli stadi iniziali della rivoluzione morale, solo i non-produttori irriducibili (ad esempio, politici, ladri e inetti totali) capiscono pienamente le implicazioni possibili di una democrazia politica. Con il passare del tempo, però, sempre più produttori afferrano il gioco e imboccano la stessa strada dei non-produttori.

In altre parole, gente fondamentalmente onesta, lavoratrice, alla fine cede alle proprie debolezze umane e sceglie di soddisfare i propri desideri tramite l'urna elettorale e la forza dello stato, piuttosto che con lavoro produttivo. Questo ha causato un'accelerazione naturale dell'evoluzione sia della rivoluzione sia del collasso.

Proprio come i Padri Fondatori temevano potesse accadere, man mano che sempre più gente si è arresa ai propri istinti ignobili sono cominciate le lotte l'uno contro l'altro per il controllo dell'apparato di linciaggio (cioè, il processo legislativo). Questo a sua volta ha affilato l'appetito dei politici per ancora maggior potere, perché ora ognuno di loro poteva intuire chiaramente, in modo allettante, che la promessa di usare il potere legislativo per linciare il vicino di ogni cittadino gli avrebbe procurato i voti necessari a raggiungere e mantenere posizioni pubbliche.

Purtroppo, è stato sempre peggio -- molto peggio. In questo filone, nella Parte III scriverò dell'ascesa della società immorale "tutto-può-andare" che ha accelerato la rovina dell'occidente.

(traduzione Maria Missiroli)

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