di Jon Rappoport (www.nomorefakenews.com, 20 dicembre 2014)

 

"... [ad attaccare la Sony] non è stata solo probabilmente la Corea del Nord; è stata la Corea del Nord".
George Clooney, Deadline Hollywood

Questo articolo non tratta di nuove leggi repressive su Internet, o della Sony che ritira il film The Interview, o dei cinema che rifiutano di proiettarlo, o di opinioni legali, o di gossip spazzatura. 

Tratta di come le star di Hollywood proclamano di sapere quello che sanno. 

E' semplice, davvero. Sono ingenui. Viene dato loro quella preziosa cosuccia mozzafiato: l'accesso ad informazioni riservate. Questo è il gioco. 

Volete che una star promuova la vostra versione o la vostra causa? Portatelo in una stanza a porte chiuse e passategli informazioni privilegiate. 

Bé, non proprio informazioni. Conclusioni basate su "informazioni" segrete.

Clooney afferma che la Corea del Nord ha attaccato la Sony? Qualcuno a Washington gli ha detto: "Guarda, George, noi sappiamo, okay? E' sicuro. Ci abbiamo guardato bene. Non ci sono dubbi. Abbiamo investigato. Lo puoi mettere in banca. Non daremo dettagli, ma ti posso dire, come amico, che è vero. Per noi è una passeggiata. Non prestare attenzione agli idioti su Wired. Stanno tutti facendo illazioni. Non sanno quello che sappiamo noi. Non possono saperlo." 

Allora è fatta. L'hacker non era la NSA o qualche altra agenzia federale. Non è stato un gruppo indipendente. Non è stato un insider alla Sony. E' stata la Corea del Nord.

Questa è la routine, ripetuta mille volte con le star.

"Ascolta, le coltivazioni OGM salveranno l'Africa. Abbiamo i dati. Dimentica i pazzoidi in giro che dicono che la Monsanto è Satana. Abbiamo fatto gli studi. Questa è Scienza." 

"Non abbiamo nulla a che fare con il casino in Ucraina. Te lo giuro. Quella è propaganda russa." 

"Non credere alla gente che dice che finanziamo i terroristi. Sono cazzate."

La star non deve farsi raccontare le notizie dal New York Times. Le può avere dall'FBI, dalla CIA, dalla Casa Bianca. Lo scoop da insider.

Privilegio. Accesso. Briefing speciali non ufficiali. Lui è un amico. Il che vuol dire: lui è vulnerabile. Può essere usato. Normalmente lui vede gli eventi al livello di un centimetro di profondità, così quando gli si passano informazioni "speciali" è felice. Pensa di aver raggiunto il fondo.

E i suoi amici nel governo sono molto leali, quindi deve proteggerli. Può deviare un po' e dire che le corporation stanno distruggendo l'America, ma non può dire che lo fanno con la collusione del governo. No, i legislatori sono vittime dei dollari delle lobby e non ci possono fare niente. Non possono dire di no. Non è colpa loro.

In modo particolare, non può dire che i Democratici e i Repubblicani stanno entrambi divorando il paese, o che, sui temi veramente importanti come il globalismo, entrambi i partiti sono sulla stessa pagina.

Né può improvvisamente scivolare via dall'orbita convenzionale e selezionare un tema di sua scelta e prendere alla sprovvista i suoi amici nel governo. Come la FDA, che approva farmaci che uccidono, come minimo, 100.000 americani all'anno, come un orologio. O la Federal Reserve, l'augusto gruppo di banchieri che pretendono di essere un'agenzia federale e producono i boom e le crisi. O il CDC [Center for Desease Control], per il quale mentire è il modo di essere.

Nessuna sorpresa. Stai entro i confini. Sinistra contro Destra, progressisti contro conservatori. Contribuisci alla narrativa convenzionale.

La star non capisce bene o non ammette che quello che gli viene dato dall'"interno" non è altro che ulteriore narrativa convenzionale imbellita con un'aria da top secret. 

E perché gli altri grandi studio di Hollywood non si sono stretti attorno alla Sony per stare uniti contro una presunta tattica intimidatoria e una violazione della libertà di espressione?

A parte le ragioni solite - concorrenza con la Sony sul mercato, soddisfazione nel vedere un concorrente gettato nel caos - non c'è stato alcun segnale dai loro amici alla Casa Bianca.

I dirigenti e gli agenti importanti degli altri studio non hanno ricevuto alcuna richiesta di farsi sentire insieme e montare una difesa unificata. 

Assente il loro coraggio, che è minimo in situazioni come questa, sono rimasti in disparte, silenziosi - perché anche questo è parte del loro accordo con le persone che contano nel governo.

"Bé, direi che la Casa Bianca sta gestendo questa cosa ad un livello internazionale, poiché è stata la Corea del Nord. Non sono affari nostri. Nessuno di importante ci sta chiedendo di fare niente. Come privati cittadini, non è opportuno immischiarci per creare unilateralmente  un caso sul primo emendamento. Libertà di parola, la Costituzione? E' roba pesante. Al di sopra del nostro livello contrattuale... è campo del governo."

Questi manager di Hollywood non si fermerebbero mai a pensare che forse stanno ricevendo un forte messaggio il quale dice che essi non hanno alcun controllo sulla libertà di parola... e che l'avvertimento potrebbe provenire proprio da quegli insider del governo loro amici.

Se pure questo pensiero attraversasse le loro menti, non si scambierebbero email l'uno con l'altro per discuterne.

Clooney ha detto al Deadline: "Io so qualcosa sul mondo delle notizie. Stavo seduto sul pavimento delle sale stampa già a sette anni e ci sono stato intorno tutta la vita."

Forse è questo il problema. Ascolta bugie e storie di copertura e finzioni da lungo tempo.

Nel suo meritevole film, Syriana, Clooney ha lasciato fuori un fattore. Tra tutte le forze all'opera per architettare una massiccia fusione di industrie dell'energia, il governo americano era una sorella così debole da non poter avere effetti sulle macchinazioni di quei titani industriali. 

Di nuovo, il governo onnipresente è una vittima. Non ha peso. 

Veramente? 

In questo pasticcio della Sony il Dipartimento di Giustizia deve rimanere in silenzio? Non può intervenire pubblicamente? Non può prendere in mano la situazione e gestirla da una situazione di forza? Allo stesso modo, anche il Dipartimento di Stato deve tenere la bocca chiusa?

Tutto quello che Obama può fare è un solo pubblico commento ("La Sony ha sbagliato" a non far uscire il film), giorni dopo i fatti? Anche il presidente si siede lontano dalle prime file durante lo scandalo?

Kim Zetter, scrivendo su Wired, lancia un masso pesante sulla narrativa del governo americano. 

"... nelle loro  dichiarazioni pubbliche iniziali, chiunque sia stato ad attaccare la Sony non ha citato la Corea del Nord né il film. E in una email inviata ai dirigenti della Sony dagli hacker, che si trova in documenti che sono trapelati, di nuovo non si fa menzione né della Corea del Nord né del film. L'email è stata inviata ai dirigenti della Sony il 21 novembre, alcuni giorni dopo che l'hackeraggio era diventato di pubblico dominio. Indirizzata al CEO di Sony Pictures Michael Lynton, alla presidente Amy Pascal e altri dirigenti, ha l'apparenza di un tentativo di estorsione, non di un'espressione di indignazione politica o di una minaccia di guerra.

"Vogliamo compensazione monetaria", si legge nella email. "Pagate i danni o l'intera Sony Picture sarà bombardata. Ci conoscete molto bene. Non facciamo mai aspettare molto. Comportatevi saggiamente."

"Le cose sono confuse, tuttavia, dal fatto che l'email non era firmata dai GOP o 'Guardians of Peace', che hanno rivendicato l'hackeraggio, bensì da 'God'sApstls', un riferimento che appare anche in uno dei file maligni usati per entrare nel sistema informatico della Sony."

"Una persona che afferma di essere un portavoce dei Guardians of Peace ha poi enfatizzato di nuovo, in un'intervista con CSO online pubblicata l'1 dicembre, che la loro è 'un'organizzazione internazionale .... non è sotto direttive da nessuno stato.' Tra i membri dei GOP sono inclusi, si legge nell'intervista, 'famose figure della politica e della società di diverse nazioni quali gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia.'

"La stessa persona ha detto inoltre che il film di Seth Rogers non è stato la causa dell'hackeraggio, ma che il film era comunque problematico per il fatto che esso esemplifica l'avidità della Sony e alimenta disordine politico nella regione: 

'Il nostro obiettivo non è verso il film The Interview come Sony Pictures insinua', la persona ha detto a CSO online. 'Ma in lungo e in largo i media parlano della nostra attività come se fosse legata a The Interview."'

Clooney è proprio sicuro, sicuro che l'hackeraggio della Sony è stato opera della Corea del Nord. Nella sua intervista su Dealine, lo dice perché ha scavato un po' sulla questione, tutti dovrebbero cogliere questo.

Ma la sua versione di indagini sembra sia una soffiata e un'assicurazione da qualcuno all'interno dell'Executive Branch della Casa Bianca, dove le bugie e le storie di copertura sono il pane quotidiano della vita.

Come ciliegina sulla torta, alcune email recentemente scoperte in seguito all'attacco alla Sony rivelano che la CIA ha sollecitato i dirigenti degli studio cinematografici ad aiutare nell'impegno contro l'ISIS. Questo sarebbe lo stesso ISIS che il governo americano appoggia in Siria.

Ma non preoccupatevi.  Se la Casa Bianca dice che la Corea del Nord ha attaccato la Sony, allora la Corea del Nord ha attaccato la Sony. Il governo americano la racconta giusta.

E io ho appartamenti da vendervi su Giove.


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Nota [MM]
La storia dell'attacco informatico alla Sony ha riempito i titoli in questi giorni; non conosco i dettagli ma non è il tema centrale dell'articolo. Piuttosto, questo evento fornisce uno spunto per una riflessione su come nascono le notizie che vediamo sui giornali e come personaggi famosi sono spesso usati come più o meno inconsapevoli veicoli di propaganda, facendo leva sul loro egocentrismo e sulla loro vanità.

I media riportano anche notizie "vere", fatti di cronaca e eventi naturali. Ma non è tutto così. Gran parte delle notizie riportate sui media sono in realtà messaggi mascherati ai lettori/spettatori per indirizzare la loro opinione. A me sembra che sia molto importante diventarne consapevoli, per saper distinguere le vere notizie dalla propaganda. Una volta avvisati, non dovrebbe essere difficile.

In realtà, a volte anche i "fatti di cronaca" non sono esattamente verissimi, e nascondono un messaggio a chi ascolta. Anche in questo caso, essere avvisati permette di ascoltare con attenzione e chiedersi se la storia che viene raccontata sta in piedi o ha dei buchi evidenti. Esaminare a fondo almeno una delle storie controverse è l'esercizio più utile per capire come funziona il tutto.

 

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